Se sei anziano e devi sostituire una lampadina o riparare la maniglia della porta a Portogruaro non devi più aspettare l’elettricista o un parente: una squadra di studenti è pronta ad intervenire nelle case dei nonni. D’ora in poi non ci sarà più un solo vecchio che resterà da solo nella città veneta. L’amministrazione comunale ha stretto un accordo con l’Isis “Da Vinci” e l’Ipsia “D’Alessi” per costruire un ponte generazionale attraverso un’esperienza concreta. Qualcuno potrebbe parlare di sfruttamento lavorativo dei ragazzi visto che non prenderanno un solo centesimo di euro ma l’ottica di questo progetto è un’altra: creare solidarietà sociale e dare la possibilità a dei ragazzi di essere utili agli altri.
L’idea che va sotto il nome di “Una mano amica” fa parte di un intervento più amplio che il Comune ha denominato “Nonno ti vengo a trovare”. Nella pratica le persone in situazione di disagio sociale che sono in contatto con i servizi sociali hanno la possibilità di avvalersi dell’aiuto degli studenti per dei lavori di piccola manutenzione elettrica, meccanica, termoidraulica o di sartoria. Agli anziani basterà chiamare gli uffici dei servizi sociali e segnalare il problema per far partire l’sos alla scuola. Dall’istituto un docente verificherà immediatamente il problema recandosi a casa dell’anziano per valutare poi se e chi far intervenire della squadra dei ragazzi. Il tutto a zero spesa per i nonni visto che gli allievi si metteranno a disposizione gratuitamente. Il Comune interverrà solo a coprire le spese vive tant’è che ha messo a disposizione 600 euro.
“Dobbiamo chiarire – spiega il sindaco Maria Teresa Senatore – che i ragazzi non metteranno mano agli impianti che sono di stretta competenza di chi è autorizzato. Si tratta di piccoli interventi: dal cambio di una lampadina alla sostituzione di una maniglia alla tinteggiatura di una parete alla pulizia di un rubinetto”. Ma non solo. Nella scuola “Da Vinci” – “D’Alessi” che è sotto la stessa direzione, c’è anche un qualificato corso di moda che si è messo a disposizione del progetto così che se un anziano ha bisogno di riparare una cerniera può trovare una mano. “Il progetto – prosegue il sindaco – è nato in uno spirito di vicinanza tra le persone anziane e la fascia giovanile. È un’opportunità per i ragazzi che si mettono al servizio di altre generazioni. Abbiamo creato un ponte tra due realtà che non sempre si parlano e si incontrano. Stiamo puntando molto su questo settore tant’è che proprio in questi giorni inaugureremo una nuova sede del servizio. La scuola in questo caso ha dimostrato di essere un alleato e ha compreso l’importanza di questa esperienza che sta dando i primi risultati”. Soddisfatto anche l’assessore ai servizi sociali Luigi Toffolo che ha seguito l’intero processo che ha portato alla definizione di questo progetto grazie agli uffici e alla disponibilità degli insegnanti che seguono i ragazzi nel lavoro che viene svolto a casa delle persone anziane che necessitano di una mano.