A chiederlo sono stati Moni Ovadia e Cosimo Damiano Damato, il regista di “Prima che il Gallo canti… Il vangelo secondo Andrea". Al documentario, incentrato sul rapporto tra Dio e la musica, hanno partecipato artisti e cantanti come Vasco Rossi, Francesco Guccini, Dario Fo, Roberto Vecchioni, Stefano Benni
Un appello a Papa Francesco per avviare il processo di beatificazione di Don Gallo, prete “angelicamente anarchico”, come si era definito lui stesso nell’omonima autobiografia. Lo hanno chiesto Moni Ovadia e Cosimo Damiano Damato, il regista di “Prima che il Gallo canti… Il vangelo secondo Andrea“, il docufilm sul prete di strada visibile in esclusiva sul sito e sulla app di TvLoft.
Prete, comunista, anarchico, no global, “il don“, come si faceva chiamare da tutti, era sempre dalla parte degli ultimi e degli emarginati. Nella sua comunità di San Benedetto al Porto venivano accolti transessuali, tossicodipendenti, alcolisti e malati psichici. Una vita di testimonianza, la sua, spesa per trasmettere l’idea di una chiesa “non separata dagli altri, che non sia sempre pronta a condannare, ma sia solidale, compagna“, come aveva scritto su Twitter poco prima di morire il 22 maggio 2013 nella sua Genova.
Per raccontare la vita e il pensiero del prete rivoluzionario il regista Cosimo Damiano Damato ha scritto e diretto il documentario “Prima che il gallo canti“, presentato al Festival del cinema europeo di Lecce. Fondamentali i contributi di Moni Ovadia, degli scrittori Stefano Benni e Erri De Luca, ma anche di Vauro, Dario Vergassola, Paolo Rossi, Claudio Bisio, Maurizio Landini, Don Luigi Ciotti. A fare da filo conduttore nel film, visibile in esclusiva sul sito e sulla app di TvLoft, le canzoni italiane d’autore che parlano del rapporto con Dio. Hanno quindi partecipato anche i cantanti Vasco Rossi, Francesco Guccini, Roberto Vecchioni, Caparezza, Piero Pelù, Raf, Gaetano Curreri, Fiorella Mannoia, Patty Pravo, Federico Zampaglione. Non ultima l’intensa testimonianza di Dario Fo, raccolta poco prima della sua morte.