“Quella di Calenda è una tesi curiosa. La proposta non può spettare a chi ha preso il 18%, è stato bocciato dagli italiani ed è sconfitto alle elezioni. A noi spetta il posto che abbiamo detto di voler occupare dall’inizio: opposizione responsabile e propositiva, ma pur sempre opposizione”. Così Matteo Orfini, presidente del Pd, boccia l’ipotesi lanciata dal Ministro Calenda. “Lo stallo è creato dall’atteggiamento delle forze che hanno vinto le elezioni, che stanno facendo prevalere egoismi di partito e personalismi. Si assumano loro la responsabilità di sbloccare il quadro e cambino loro fase anche di fronte all’aggravarsi della situazione internazionale. Spero che questo sussulto di responsabilità ci sia. A Calenda vengono meglio i tweet che le interviste”. Alle telecamere del Fatto.it, Orfini esclude un qualunque rientro nei giochi per il governo da parte dei democratici, anche di fronte all’ipotesi di un governessimo avanzata dal presidente della Repubblica: “Le maggiori forze politiche, non il Pd, hanno già detto di no a questa del governo di tutti e questo ancor di più comporta ancor di più che la smettano con la tattica e dian oun governo a questo paese. Al governo che nascerà – ribadisce Orfini – parteciperemo da opposizione”. Orfini poi difende la decisione di rinviare l’Assemblea nazionale già fissata per il 21 aprile. Anche di fronte alle ipotesi sempre più insistenti di un reincarico o mandato esplorativo a uno dei due Presidenti delle Camere, Casellati o Roberto Fico, le cui sono quotazioni sono salite nelle ultime ore, Orfini rimarca la sua contrarietà: “Non li abbiamo votati né come presidente della Camera né come presidente del Senato, figuriamoci se potremmo avere un atteggiamento differente in un quadro politico. Io penso che l’atteggiamento del Pd non dovrebbe cambiare in quel caso. Spetta agli altri l’onere di governare e lo stallo si potrà superare se in chi ha vinto prevarrà il senso di responsabilità”
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