È accaduto sabato in un teatro di Cairo Montenotte, nel Savonese, durante un convegno sul dialogo interreligioso. Il restauratore dell'opera: "Mi hanno chiesto anche di spostare un quadro raffigurante una donna con la schiena scoperta". Le associazioni che avevano affittato la sala si difendono: "Stonava con l'ambientazione marocchina. Il nostro Islam è moderato"
Hanno coperto la statua nuda di Epaminonda e chiesto di spostare un quadro raffigurante una donna con la schiena scoperta perché era previsto un convegno organizzato dalla Confederazione islamica italiana. Un caso che ricorda da vicino quello delle statue ‘impacchettate’ durante la visita ufficiale di Hassan Rouhani nel 2016, ma con uno sviluppo diverso.
“Nessuna censura”, ha replicato Chams Eddine Lahcen, presidente della comunità musulmana valbormidese e della federazione islamica della Liguria. “Ho coperto io la statua, ma soltanto per esigenze cerimoniali e per poche ore – ha spiegato negando di aver chiesto la rimozione del quadro – Stonava con l’ambientazione marocchina. Il nostro Islam è moderato questa polemica ci ferisce. Abbiamo organizzato un dialogo interreligioso per avvicinare tutti. Non ci permettiamo di coprire statue per motivi culturali“. Della polemica ha parlato anche il sindaco di Cairo Montenotte, Paolo Lambertini, minimizzando l’accaduto e derubricandolo a “malinteso”: “La comunità islamica – ha osservato – ha affittato una sala per un evento volto a favorire l’integrazione”.