Due riconoscimenti per il New York Times: il primo, insieme all'altra testata della Grande mela, per lo scandalo del magnate di Hollywood; il secondo, in concorso con il Washington Post, per le inchieste sulle influenze della Russia nella campagna elettorale americana
New Yorker, New York Times e Washington Post ancora una volta nell’Olimpo del giornalismo. Le due testate newyorkesi hanno vinto il premio Pulitzer nella categoria “servizio pubblico” grazie agli scoop sul caso Harvey Weinstein. Al Nytimes anche il premio per la politica interna, conquistato insieme al Washington Post, per le inchieste sul Russiagate.
I vincitori del più prestigioso premio giornalistico del mondo sono stati annunciati alla Columbia University. Tutte testate che “mostrano la forza giornalismo statunitense durante un periodo di crescenti attacchi”, ha dichiarato Dana Harvey, la nuova amministratrice dell’ambito riconoscimento.
Il New York Times e il New Yorker hanno svelato nel 2017 i comportamenti sessualmente abusivi del magnate di Hollywood Harvey Weinstein, raccontando le testimonianze di attrici molestate o stuprate dal produttore nel corso di tre decenni. Uno scandalo che ha portato alla nascita del movimento #MeToo contro gli abusi e le molestie sul luogo di lavoro. Il Washington Post, invece, è stato premiato insieme al New York Times per il lavoro d’inchiesta sulle influenze della Russia nella campagna elettorale americana e le sue ripercussioni sull’elezione di Donald Trump.