Le immagini erano state inviate tempo dalla vittima al fidanzatino quando erano entrambi alle medie. Il filmato era stato diffuso una prima volta, ma i genitori non avevano denunciato. Però era rispuntato e il responsabile dell'istituto ha convinto i genitori dell'allora 13enne a denunciare
Aveva mandato un video al fidanzatino dell’epoca. Poi dopo un intervento tra i genitori di lei e i genitori di lui quella storia di immagini di una ragazzina senza vestiti sembra chiusa lì senza altre conseguenze. A distanza di tempo però quel filmato è apparso in una chat di studenti di un liceo scientifico di Milano. La ragazzina, che all’epoca aveva 13 anni, è andata in crisi. Il preside dell’istituto ha convinto i genitori a denunciare. E così dodici studenti sono stati sospesi per dieci giorni in cui svolgeranno lavori socialmente utili come ripulire cortili, aule e biblioteche.
La notizia è riportata dal Corriere della Sera in un articolo che racconta che il video era stato mandato dalla ragazza a un suo ex fidanzato quando erano addirittura alle scuole medie, quindi quando avevano meno di 14 anni. L’adolescente l’aveva fatto già circolare tra i ragazzi con cui giocava a calcio e i genitori della giovane, cercando di proteggerla, non avevano denunciato l’episodio, parlandone solo con i genitori dell’amico.
Il video, però, è rispuntato. “La pena più severa che si ricordi da vent’anni a questa parte”, commenta un docente mentre il pm dei minori Annamaria Fiorillo, già nota per il caso Ruby. La magistrata spiega che sul tavolo dei pm che si occupano di reati commessi da under 18 “ci capitano un paio di storie al mese di questo tipo e l’indagine è particolarmente complessa perché il materiale di fronte alla legge è a tutti gli effetti pedopornografico, ma spesso il procedimento resta a carico di minori di 14 anni, quindi non imputabili”.