Il 44enne romano, dopo la colluttazione con i poliziotti, è stato denunciato per maltrattamenti su animali e resistenza a pubblico ufficiale. E' stato immobilizzato a fatica, anche dopo l'uso dello spray al peperoncino
Ha lanciato la cagnolina del figlio quindicenne dal settimo piano. Poi è sceso in strada, ha visto che i poliziotti stavano confortando il ragazzino in lacrime e ha iniziato a colpire gli agenti con calci e pugni. “Tutte ‘ste pagliacciate… E’ solo un cane”, ha urlato in preda alla rabbia. L’uomo è stato poi immobilizzato a fatica, anche con l’aiuto dello spray al peperoncino, e denunciato per maltrattamenti su animali e resistenza a pubblico ufficiale.
E’ accaduto a Roma, vicino al parco di Tor Carbone. Il 44enne, ancora per cause da chiarire, ha preso per il collo il cagnolino del figlio, un esemplare femmina di Jack Russell, e lo ha buttato giù dalla finestra facendolo volare nel vuoto per oltre venti metri. Tutto davanti agli occhi del ragazzino.
A chiamare i poliziotti sono stati alcuni vicini di casa che hanno sentito le urla disperate del ragazzino e lo hanno visto in strada mentre teneva in braccio il Jack Russell ormai esanime. Ma mentre gli agenti tentavano di consolarlo, il padre è uscito dal palazzo ed è andato ancora di più in escandescenze. Ha iniziato a insultare i poliziotti e a colpirli con calci e pugni. Nemmeno lo spray al peperoncino utilizzato da un agente è riuscito a fermarlo: l’uomo ha danneggiato le auto delle forze dell’ordine e, una volta arrivato in commissariato, ha cercato di ferirsi. Alla fine è stato denunciato dagli agenti del Reparto volanti e del commissariato di Tor Carbone.