IL TUTTOFARE di Valerio Attanasio. Con Sergio Castellitto, Elena Sofia Ricci, Guglielmo Poggi. Italia 2018. Durata: 96’ Voto 2,5/5 (DT)
Il principe del foro romano, nonché esimio docente di diritto, Toti Bellastella, tiranneggia uno stuolo di assistenti e praticanti sia all’università che nello studio legale di proprietà della ricca e strafottente consorte. Tra questi sottoposti emerge l’implume ed onesto Antonio Bonocore: quinto su migliaia all’esame di stato, vive con 300 euro al mese e dorme in cucina nella casa del padre, e più che fare pratica in tribunale prepara gli spaghetti a Bellastella supportandone le finte strategie di disimpegno in aula o facendogli da compare per finti matrimoni. Fino a quando lo scaltro Bellastella non pesta i piedi ai mafiosi che ricambiano mettendo in mezzo Bonocore. Apparentemente una farsa di un settore professionale pomposo e risibile che si presta al dileggio con un Castellitto su di giri (a noi è sembrato Vittorio De Sica in Altri tempi di Blasetti) e il comunque sincero e pulito recitare del giovane Poggi, il regista Attanasio (ha sceneggiato Smetto quando voglio) sembra però voler veleggiare più alto tra un satireggiare grottesco e il romanzo picaresco. In questa indecisione di passo, con lo spunto tematico dello scontro generazionale che sembra cruciale e poi scompare, con l’uscita di scena di Castellitto che spegne la luce al film, la commedia degli equivoci non accumula energia e non graffia oltre i primi venti-trenta minuti. Ed è un sincero peccato.