ESCOBAR – IL FASCINO DEL MALE di Fernando León de Aranoa. Un film con Javier Bardem, Penélope Cruz, Peter Sarsgaard. Spagna/Bulgaria 2017. Durata: 123’ Voto: 2/5 (DT)
Virginia Vallejo, giornalista e anchorwoman colombiana chiede asilo politico agli Stati Uniti. Anni addietro, con l’ambizione dello scoop e attirata dalle gesta dello spregiudicato criminale e trafficante di cocaina Pablo Escobar, se n’era innamorata e l’aveva frequentato, sospendendone il giudizio morale ed anzi appoggiando l’efferato delinquente nel suo excursus politico. Ora però la protezione della DEA è diventata l’unica strada per la sopravvivenza. L’idea della Vallejo che funge da specchio sentimentale e versione parziale del dietro le quinte del regno del terrore di Escobar naufraga immediatamente nella concitata rincorsa di un senso generale da gangster movie scorsesiano con shock sanguinolenti depalmiani. Il regista spagnolo di solito stilisticamente poco esuberante qui sembra stonare ad ogni minimo acuto in cui l’accelerazione spettacolare degli eventi criminali diventa l’unico divertito obiettivo dell’intero progetto. Bardem, un Escobar deliberatamente sanguinario e allo stesso tempo guascone, trasformato con panzone platealmente di plastica, finisce in una sequenza scult quando corre in mezzo alla foresta tutto nudo e con il mitra in mano. C’è chi l’ha definito, addirittura, una “parodia” della serie Narcos.