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Biotestamento, Associazione Coscioni in piazza per la piena applicazione del fine vita – La guida per capire come fare

Sabato 21 aprile in 120 piazze italiane una doppia raccolta firme: la prima per l'immediata calendarizzazione della proposta di legge di iniziativa popolare per la legalizzazione dell’eutanasia, la seconda sul testamento biologico, legge ancora sconosciuta e non rispettata a pieno. Nei gazebo la guida per capire come muoversi - DA LEGGERE NELLA FOTOGALLERY
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Una mobilitazione nazionale per la campagna a favore dell’eutanasia e per la piena applicazione del testamento biologico. Sabato 21 aprile l’Associazione Luca Coscioni sarà in 120 piazze italiane per una doppia raccolta firme. La prima chiede una immediata calendarizzazione della proposta di legge di iniziativa popolare per la legalizzazione dell’eutanasia. La seconda invece riguarda le Disposizioni anticipate di trattamento (Dat), una battaglia già vinta sulla carta ma non ancora nella pratica. Il biotestamento è infatti diventato legge, ma rimane secondo i promotori una norma ancora sconosciuta e non rispettata nel suo massimo potenziale. Per questo l’associazione chiede di poter consentire ai cittadini di inserire le volontà sul fine vita nel fascicolo sanitario elettronico. E chiede alle regioni di regolamentare con un proprio atto la raccolta di copia delle Dat. Inoltre, nei gazebo presenti nelle piazze italiane verrà distribuito un vademecum di aiuto per muoversi nella tematica dei diritti nel fine vita.

Le mobilitazioni, convocate dall’Associazione Coscioni insieme a Radicali Italiani, UAAR e Chiesa Pastafariana Italiana sul fine vita in nome di Fabo e Davide Trentini, vogliono sostenere “l’azione di Marco Cappato – si legge nel comunicato stampa – reduce da una recente doppia svolta nella battaglia condotta insieme ad Associazione Luca Coscioni a tutela di un diritto umano imprescindibile, quello di esser liberi di scegliere e di poter morire in linea col il personale concetto di dignità: il processo ad una legge fascista del 1930 si è infatti rafforzato grazie alla recente ufficializzazione di una nuova richiesta di rinvio a giudizio nei suoi confronti, questa volta per l’assistenza al suicidio fornito anche a Davide Trentini (insieme a Mina Welby, udienza Gup il prossimo 31 maggio). Notizia che ha fatto seguito alla comunicazione della data dell’udienza in Corte Costituzionale, prevista invece il prossimo 23 ottobre, per la verifica di costituzionalità di un divieto che lo vede imputato per aver assistito Dj Fabo“.

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