Il 14 aprile 2018 all’interno dell’area recintata lungo via Mario Musolesi compresa tra via Libia e via Scipione dal Ferro c’erano tutti.
C’era Franco Bonini, il vincitore del premio “Umarell San Lazzaro di Savena 2015” che raccontava alle telecamere di essere un umarell dal 2002 e che forse preferiva la vita di prima, quella da “non famoso”.
C’era Duilio Pizzocchi che diceva ai giornalisti di aver capito di essere diventato un umarell quando a Cervia vide passare due belle ragazze e un camion dei lavori stradali e il suo sguardo si diresse verso il camion.
C’era Danilo Masotti (IO) che raccontava di aver visto il primo umarell una mattina di febbraio del 2005 nel parcheggio di un cinema a Rastignano. Masotti stava scattando delle foto e l’umarell a spasso con un cane gli chiese “Scusi lei, cosa sta fotografando?”. Fu lì che Masotti ebbe l’illuminazione e, stravolgendo il dialetto bolognese classico, sdoganò il termine umarell. Da quel giorno la sua vita non fu stata più la stessa e due anni fa raccolse firme e propose al comune l’intitolazione di una piazza agli umarells.
C’era il presidente del quartiere San Donato Simone Borsari che nonostante la giovane età (ha poi 39 anni) è già un super umarell e c’era l’assessore turismo e promozione della città Matteo Lepore che ha detto che gli umarells sono dei gran fighi e che sarà bene anche inaugurare una piazza alle zdaure, the dark side of the umarells, le reggitrici della casa e soprattutto degli umarells che senza zdaure sarebbero allo sbando.
E infine c’erano i contestatori del comitato civico A TAL DEGH, un gruppo di cittadini contrari a questa iniziativa e capitanati dall’attore Riccardo Paccosi che col megafono ha gridato “Vergogna! Il plurale di umarèl in dialetto bolognese è umarì” (è vero). “Il libro Umarells lo avrei potuto scrivere io e meglio” ha inveito contro Masotti l’attrice Daniela Airoldi, attivista del comitato, che con sdegno ha abbandonato l’inaugurazione di “Piazzetta degli Umarells”. Motivo? Non c’era niente da bere e da mangiare, non c’era un buffet. Poi tutti a farsi le foto e a postarle sui social con hashtag #piazzettadegliumarells #volanodelturismo.
E’ stato bellissimo.
Grazie Bologna.