L'economista: "Fare il ministro? Un onore, ma dipende a fare che cosa. Credo ci siano certe cose importanti per i conti pubblici, non sono certo la persona giusta se l'obiettivo è quello di aumentare il deficit pubblico. Casomai occorre ridurre deficit pubblico"
Un governo a trazione Lega-M5S non avrebbe alcun impatto sui titoli di debito dello Stato italiano. Parola di Carlo Cottarelli. L’ex mr. spending review ne ha parlato all’Intervista di Maria Latella su Sky Tg24: “I mercati sono in qualche modo narcotizzati dalla liquidità della Bce e dal fatto che c’è crescita. Finché c’è crescita ai mercati va bene”, ha detto. Per poi aggiungere che secondo lui il problema nascerebbe, se si verificasse uno shock tale da mandare l’Italia in recessione: “Quello sì farebbe ripartire lo spread”.
Secondo Cottarelli, attualmente direttore dell’Osservatorio sui Conti Pubblici dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, il prossimo governo non dovrebbe occuparsi dell’abolizione dell’articolo 18 ma piuttosto di lotta all’evasione fiscale e alla burocrazia. “Non sono mai stato un fan dell’abolizione dell’articolo 18 credo sia stata più che altro una battaglia di bandiera – ha detto -. Ci sono altre riforme molto più importanti in Italia: la lotta all’evasione fiscale e alla burocrazia è fondamentale. E i cosiddetti vincitori delle elezioni dovrebbero vedere favorevolmente, è una riforma a costo zero“.
Quanto al suo eventuale coinvolgimento nel futuro esecutivo, l’economista ha ribadito che fare un ministro in un governo italiano per un italiano sarebbe “un onore, ma dipende a fare che cosa. Credo ci siano certe cose importanti per i conti pubblici, non sono certo la persona giusta se l’obiettivo è quello di aumentare il deficit pubblico. Casomai occorre ridurre deficit pubblico”.