“Gli insulti di Berlusconi agli elettori del M5s? Non credo che siano necessariamente frasi calcolate. Secondo me ci sono due spiegazioni: una anagrafica e l’altra politica”. Così a Otto e Mezzo (La7) il giornalista de Il Fatto Quotidiano, Andrea Scanzi, spiega le ultime sortite dell’ex Cavaliere. E spiega: “La motivazione anagrafica che nelle ultime settimane Berlusconi non è stato lucidissimo in alcune sue uscite. In campagna elettorale è arrivato a parlare di “curva di laser”, forse perché aveva in mente Mazinga e non la curva di Laffer. Quindi, faceva tante gafe e ci sta che in qualche modo non è stato lucido. Ma c’è un elemento politico” – continua – “per la prima volta, dopo 24 anni di politica, Berlusconi teme seriamente di non essere più l’ago della bilancia e al centro dell’agorà e dell’agone politico. E quando sei un dominus, sei forte, e sei abituato a comandare e cominci a sentire la terra che ti frana sotto i piedi, un po’ di nervosismo ce l’hai, anche se ti chiami Silvio Berlusconi”. Scanzi analizza la situazione nel centrodestra: “E’ difficile capire quanto ancora riusciranno a sopportarsi in quella coalizione. Il centrodestra è un accrocco che fatica a stare insieme. Ha finto di stare unito per fare il Rosatellum, si era detto che era finito quando Salvini tirò fuori il nome della Bernini come candidata presidente del Senato, poi la mattina successiva riuscirono ad appiccicare quei tanti cocci col nome della Casellati. Adesso mi sembra che sono molto vicini allo strappo definitivo”. E aggiunge: “Berlusconi va in Molise e insulta chiunque abbia votato il M5S, Salvini invece guarda anzitutto a Di Maio per fare un governo. A questo punto io non riesco a capire come Salvini possa continuare a stare attaccato a Berlusconi, a meno che non abbiano ragione i tanti, compreso il mio giornale, secondo cui Salvini non può strappare perché in qualche modo è vittima di una sorta di ricatto o di un dossieraggio, come è successo a Fini e a tanti altri ex alleati, che, non appena hanno provato a camminare da soli, sono stati gambizzati, neanche troppo metaforicamente, dai berlusconiani. Se non c’è un dossieraggio, Salvini è un pazzo a continuare a stare attaccato a Berlusconi perché più cade Berlusconi, più Salvini rischia di farsi buttare giù”