La marcia era stata organizzata per protestare contro il movimento Generation Identitaire, che ieri a Nevache, vicino al Colle della Scala, aveva piazzato delle reti anti-profughi. "Andiamo a liberare il confine" hanno scritto su Facebook i militanti No Tav dopo l'iniziativa dei militanti di estrema destra
Scontri al confine alpino tra Italia e Francia a Claviere, dove un gruppo di manifestanti antifascisti ha superato la frontiera e sfondato i cordoni della Gendarmerie, bloccando la statale del Monginevro. La marcia era stata organizzata per protestare contro il movimento Generation Identitaire, che ieri a Nevache, vicino al Colle della Scala, aveva piazzato delle reti anti-profughi. “Andiamo a liberare il confine” hanno scritto su Facebook i militanti dopo l’iniziativa dei militanti di estrema destra.
La mobilitazione, lanciata sabato 21 aprile dal Movimento No Tav, è partita domenica mattina intorno 11 a Bussoleno e ha fatto tappa a Claviere, nella chiesa in cui da settimane i volontari danno assistenza ai migranti di passaggio. Il corteo, formato da 300-400 attivisti, è poi ripartito per Nevache, ma si è trovato la strada sbarrata dal cordone della Gendarmeria e della Polizia francese. Dopo qualche frizione a Monginevro, i manifestanti, ai quali si sarebbero aggiunti alcuni migranti, hanno ripreso il loro cammino attraverso i sentieri ancora innevati, in direzione di Briancon.
“Un gruppo di neonazisti francesi e italiani – scrive il movimento No Tav – presidia il Colle della Scala. Tutto questo è inaccettabile ed è urgente dare una prima risposta, senza attendere. Le nostre valli ci appartengono e non possiamo lasciare a dei fascisti la libertà di circolare a pochi giorni dal 25 aprile. I partigiani che su queste montagne hanno dato tutto, anche la vita, si rivoltano nella tomba” dicono i manifestanti”. I militanti di Generation Identitaire hanno lasciato in tarda mattinata il presidio di Nevache.