Delirante, allucinante, pazzesco. Il mostruoso traffico di persone e mezzi nel capoluogo lombardo durante le giornate del Salone del Mobile 2018 e del Fuorisalone è sotto gli occhi di tutti. “C’è troppa gente, un’invasione di cinesi che senza il minimo rispetto fotografano di tutto per copiare, una marea di studenti, e ancora mamme con passeggini. Impossibile per un professionista visitare il Design Week in tranquillità e senza arrabbiarsi”, spiega al FQMagazine l’architetto belga Patrck Genard del noto studio di architettura a Barcellona Patrick Genard & Asociates. “È un bell’esempio di quella che in spagnolo viene definita ‘morte per il troppo successo’ ”, continua Genard. “Vivo e lavoro con il design e ho grande rispetto per i designer. Vengo qui da anni per vedere tutto ciò che viene esposto, ma questo anno non riesci a vedere granché. Un pomeriggio a Brera nel weekend e sembra di essere all’uscita di un match di Champions o di un concerto di una rockstar”. “Siamo in un paese libero per carità – prosegue – ma il principio della fiera dentro la città provoca sia un senso di ammirazione ma anche un grande senso di fastidio”. La fiera evento che Vogue ha già definito l’Oscar del design mondiale sembra davvero scoppiare di presenze. Nelle ultime ore si è parlato già di nuovi record ben oltre le 400mila presenze.
“Certo, nella settimana del design, si deve realizzare un equilibrio difficile in città. È abbastanza difficile girare in macchina per Milano in questi giorni, stiamo chiedendo un sacrificio ai milanesi”, ha spiegato alla radio il sindaco di Milano Giuseppe Sala. “Ma è stato anche innescato un processo di crescita che si costruisce anno dopo anno. In questo caso, nulla vale di più della costanza. Mai mollare. Anche perché questo modello funziona: lavorano tutti di più, ristoranti, hotel, i negozi in questi giorni fanno il pieno: c’è molto lavoro in più per tutti. C’è sicuramente qualche sacrificio da sopportare ma siamo in una situazione invidiabile”.
“Ogni fenomeno umano nasce, cresce, tocca il suo apice, e poi ha la sua decadenza – conclude Genard – come per l’impero romano, come per le colonie inglese, come per una squadra di calcio. Ad ogni modo tra le tante meraviglie consiglio lo spazio di Viabizzuno in Via Solferino, esempio supremo di bellezza e creatività. Sempre si riesca ad avvicinarsi”.