Mafie

Mafie nel Lazio, Don Ciotti: “Inutile gridare se poi le leggi sono compromessi. Grande responsabilità di politica e amministratori”

“La verità è che c’è chi ha frenato tutto questo, chi ha lavorato per far sottovalutare e non far prendere coscienza vino in fondo”. Don Luigi Ciotti, presidente di Libera, commenta così al Fatto.it, quanto emerso oggi dal Terzo Rapporto “Mafie nel Lazio” curato dall’Osservatorio per la sicurezza e la legalità della Regione Lazio e presentato oggi a Roma. “Ci sono responsabilità di politica, amministratori e governatori”, dice Ciotti a margine della presentazione. “Dobbiamo chiedere uno scatto: l’eroina è tornata alla grande, il gioco d’azzardo è un problema enorme che nessuno affronta. Ci vogliono risposte chiare”. Sul gioco d’azzardo, ad esempio, “ci sono 23 proposte della commissione antimafia votate all’unanimità da tutte le lotte politiche: allora adesso qualcuno le prenda in mano e le tradita. Questo vuol dire lotta alla mafia, alla corruzione e all’illegalità”