Dove sono finiti i “cittadini” nel documento che il Movimento 5 Stelle propone a Lega e Partito democratico per governare? Relegati al confine, meno importanti delle “politiche”, del “governo”, delle “forze”. Ma anche dietro a un possibile “accordo” tra le “parti”, alle “convergenze” e alle “imprese”. Niente di scientifico, sia chiaro. Solo il tentativo di vedere quale posto occupino oggi le parole chiave che il Movimento 5 Stelle ha utilizzato dalla sua nascita fino all’ultima campagna elettorale.
E l’ecologia? Come nei migliori racconti, il colpo di scena appare quando meno te l’aspetti. Ho letto tutte le 13 pagine del documento “Un accordo per il governo dell’Italia”, redatto dal professor Giacinto della Cananea su mandato di Luigi Di Maio.
Ma per trovare il punto relativo all’ambiente, sono dovuto arrivare a pagina dieci, dopo aver letto più dei tre quarti delle proposte. Possibile? – mi sono chiesto. Devo essermi sbagliato, mi sono detto. E giù a rileggere il documento.
In realtà, il testo integrale consta di quattro parti. Le prime tre pagine sono la lettera accompagnatoria del relatore, le successive sette pagine sono le “Convergenze tra i programmi delle forze politiche”: in entrambe non si parla né di ambiente, né di cambiamenti climatici.
La terza parte è una tabella sinottica dove, al nono su dieci punti, finalmente si confrontano i programmi di M5S, Lega e Pd su come “Proteggere dai rischi e salvaguardare l’ambiente”.
Punti che vengono esplicitati, come dicevamo, a pagina dieci della quarta parte del documento. E solo qui si citano il cambiamenti climatici (prima e unica volta). Ma, “L’ambiente prima di tutto” non doveva essere il “mantra inderogabile per il MoVimento 5 Stelle“?
https://www.youtube.com/watch?v=P2QCEsp8Z_A
Cittadini, onestà, vitalizi e ambiente, per ora rimangono parole perdute che probabilmente “aspettano in silenzio un giorno migliore”, come nella bella canzone di Fiorella Mannoia.