Giornata di celebrazioni istituzionali e di manifestazioni organizzate in tutta Italia per il 73esimo anniversario della Festa della Liberazione. Il 25 aprile si è aperto a Roma, dove le più alte cariche dello Stato hanno visitato l’Altare della Patria. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è poi spostato in Abruzzo: “Le tante insurrezioni, da Napoli a Matera, da Nola a Capua, alle tante avvenute in Abruzzo, attestano la percezione da parte degli italiani della posta in gioco – ha detto il capo dello Stato nel suo discorso a Casoli, in provincia di Chieti -: da una parte i massacratori, gli aguzzini, i persecutori di ebrei; dall’altra la civiltà, la libertà, il rispetto dei diritti inviolabili di ogni persona”.
Ma il 25 aprile è stata anche occasione di contestazioni. Durante la manifestazione di Milano un gruppo di militanti dei movimenti filopalestinesi ha gridato e fischiato al passaggio degli ex deportati nei campi di concentramento nazisti. A Roma l’Anpi, assieme ad altre associazioni, ha organizzato un corteo unitario a cui ha preso parte anche una rappresentanza palestinese, scatenando le polemiche della comunità ebraica che ha deciso di non partecipare alla manifestazione. Fischi per la sindaca Virginia Raggi durante il discorso, così come a Risiera di San Sabba, unico lager nazista in Italia, sono stati fischiati il rabbino e il sindaco. A Firenze sono stati arrestati quattro manifestanti antifascisti che hanno cercato di disturbare la cerimonia tenuta dal sindaco Pd Dario Nardella.
La giornata di Mattarella – Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha scelto l’Abruzzo per celebrare il 73esimo anniversario della Festa della Liberazione. Il capo dello Stato ha visitato in mattinata il Sacrario della Brigata Maiella a Taranta Peligna, in provincia di Chieti, dove ha trovato ad accoglierlo tantissime persone e studenti che hanno intonato l’Inno d’Italia e il canto partigiano ‘Bella Ciao’.
Mattarella ha quindi proseguito verso la città di Casoli, dove ha tenuto un discorso celebrativo nel teatro comunale, ricordando in particolare la Resistenza in Abruzzo: “In questa Regione, così bella e così fiera, si svolsero, tra il 1943 e il 1944, alcuni degli episodi più drammatici e decisivi della lunga e sanguinosa guerra per liberare l’Italia dal nazifascismo. Non era, quella fascista, la Patria che aveva meritato il sacrificio eroico di tanti soldati italiani” ha aggiunto. “La Patria, che rinasceva dalle ceneri della guerra, si ricollegava direttamente al Risorgimento, ai suoi ideali di libertà, umanità, civiltà e fratellanza”.
Il 25 aprile del capo dello Stato era iniziato questa mattina a Roma con la cerimonia all’Altare della Patria di Piazza Venezia, dove Mattarella ha deposto una corona di fiori accompagnato da entrambi i presidenti delle Camere, Elisabetta Casellati e Roberto Fico, il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni e la ministra della Difesa, Roberta Pinotti.
I commenti della politica – Tra i primi a ricordare il 25 aprile è stato proprio il premier Gentiloni: “Fu il giorno del riscatto dell’Italia ed è dovere di tutti ricordare chi ha combattuto per la nostra libertà contro gli orrori della dittatura” ha scritto su Twitter, rivolgendo anche un pensiero al presidente emerito Giorgio Napolitano, operato d’urgenza nella notte: “Un pensiero speciale oggi a Giorgio Napolitano, protagonista della Repubblica. Forza Presidente!”.
Sui social tante le reazioni dei leader politici: “73 anni fa donne e uomini di idee diverse sconfissero insieme la dittatura nazifascista – ha scritto il capo politico dei Cinquestelle Luigi di Maio – e costruirono per l’Italia un futuro di pace e democrazia. Furono le madri e i padri della nostra Costituzione, faro di ogni nostra scelta politica”. L’ex segretario del Pd Matteo Renzi ha invitato a una “giornata di riflessione, di memoria e di festa”, mentre il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi parla di sguardo al futuro: “Il 25 aprile si cominciò a guardare al futuro, superando tutte le discordie. Smettiamola di guardarci di sbieco, l’uno contro l’altro. Deve esserci rispetto per tutti, la democrazia è anche questo”. Sempre su Twitter il commento del segretario della Lega Matteo Salvini: “Liberazione da chi avvilisce, impoverisce e TRADISCE, da chi ci svende all’Europa, da chi ci vuole servi. Riprendiamoci il nostro Paese, la nostra Libertà, il nostro Futuro. I morti non hanno colore” ha scritto Salvini.
#25Aprile Fu il giorno del riscatto dell’Italia. E’ dovere di tutti ricordare chi ha combattuto per la nostra libertà contro gli orrori della dittatura. Un pensiero speciale oggi a Giorgio #Napolitano, protagonista della Repubblica. Forza Presidente!
— Paolo Gentiloni (@PaoloGentiloni) 25 aprile 2018
Buon #25aprile a tutti! 73 anni fa donne e uomini di idee diverse sconfissero insieme la dittatura nazifascista e costruirono per l’Italia un futuro di pace e democrazia. Furono le madri e i padri della nostra Costituzione, faro di ogni nostra scelta politica.
— Luigi Di Maio (@luigidimaio) April 25, 2018
#25aprile. Che sia giornata di riflessione, di memoria e di festa. Senza polemiche. Viva la libertà, viva la Liberazione. La festeggio in piazza nella mia #Firenzepic.twitter.com/m7XQx3oR1k
— Matteo Renzi (@matteorenzi) April 25, 2018
Liberazione da chi avvilisce, impoverisce e TRADISCE, da chi ci svende all’Europa, da chi ci vuole servi.
Riprendiamoci il nostro Paese, la nostra Libertà, il nostro Futuro.
I morti non hanno colore.#primagliitaliani#25aprile #Liberazione pic.twitter.com/waqNPi1CFU— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) 25 aprile 2018