di Gianluca Avagnina
Il sindaco di Londra, Sadiq Kahn, ha recentemente annunciato un piano che prevede di installare 20 nuove fontane pubbliche nella capitale, con il chiaro obiettivo di ridurre il consumo di bottigliette di plastica.
Nel mondo, ogni anno 150 miliardi di bottigliette vengono gettate via e – nonostante possano essere riciclate – una grande maggioranza finisce a inquinare nelle discariche o ancora peggio nei nostri oceani. Una nuova indagine rivela che nel Regno Unito le vendite di acqua in bottiglia sono previste addirittura in aumento in futuro, un trend che preoccupa autorità locali e impianti di riciclo che si trovano già oggi in difficoltà nel gestire lo smaltimento della plastica.
Da questo dato appare ancora più chiara la necessità – condivisa dagli attivisti londinesi che si battono per più punti di accesso all’acqua pubblica – di garantire un futuro “plastic-free”. Uno di loro, Guy Jeremiah – imprenditore e ambientalista che ha creato un’app per mappare tutte le fontane pubbliche di Londra – ci ha detto che un ulteriore sforzo è indispensabile: “Pensate che, se allineassimo i 150 miliardi di bottigliette buttate via, potremmo fare il giro del mondo mille volte ogni anno o andare e tornare dalla Terra alla luna almeno 50 volte. Per affrontare il problema alla radice, l’ideale sarebbe avere una fontana pubblica nel raggio di cinque minuti da dovunque uno si trovi a Londra. Fontane nelle stazioni, nei parchi, nei centri commerciali, lungo tutta Oxford street. Quello per me è il vero obiettivo.”
Jeremiah ci spiega anche che le persone non comprano acqua in bottiglia perché la trovano di migliore qualità, ma nella maggior parte dei casi solo perché è “di facile accesso, comoda, fresca. Sono sicuro che se rendessimo l’acqua pubblica accessibile e fresca allo stesso modo, ridurremmo drasticamente il consumo di plastica.” Le fontane erano un tempo molto diffuse nella capitale, ma (secondo i dati più recenti) al momento a Londra troviamo solo una fontana pubblica ogni 100mila abitanti. Alcune fontane, tra l’altro, non sono funzionanti o vengono disattivate durante i mesi invernali.
Le conseguenze sull’ambiente del consumo di plastica non sono da sottovalutare, come sottolinea Seth Gustafson, ecologista e docente universitario alla University College London: “La plastica è ovunque, è abbastanza impossibile fare la spesa in qualsiasi negozio e riuscire a evitarla. La persistenza della plastica nell’ecosistema solleva serie domande sull’impatto che può avere sul mondo e la nostra salute e non so se è qualcosa che riusciremo a fermare o con cui dovremmo arrenderci a convivere in futuro.”
La mossa di Londra arriva dopo che la stessa regina Elisabetta ha dichiarato la propria guerra personale alla plastica vietando l’uso di cannucce e bottiglie in tutte i palazzi e proprietà della corona. L’Unione europa, dal canto suo, a inizio anno ha chiesto a tutti i governi nazionali di garantire un più facile accesso alle fontane pubbliche e di incoraggiare i servizi di ristorazione a offrire acqua gratuitamente, nell’ambito della propria strategia che mira a ridurre i rifiuti prodotti dalla plastica e migliorare così la salute dei propri cittadini.
Da una capitale europea a un’altra, a Roma, invece, dove si era interrotta l’erogazione di acqua dai “nasoni” durante la crisi idrica della scorsa estate, sembra che molte delle storiche fontanelle pubbliche non siano ancora state riaperte. Un fatto che preoccupa, considerando che, secondo una ricerca condotta dalla European federation of bottled waters (Efbw), l’Italia detiene il primato in Europa in termini di consumo di acqua in bottiglia, seguita da Germania, Belgio, Ungheria e Spagna.
FQ Londra
Cittadini del mondo
Mondo - 25 Aprile 2018
Londra, più fontane pubbliche per una capitale ‘plastic-free’
di Gianluca Avagnina
Il sindaco di Londra, Sadiq Kahn, ha recentemente annunciato un piano che prevede di installare 20 nuove fontane pubbliche nella capitale, con il chiaro obiettivo di ridurre il consumo di bottigliette di plastica.
Nel mondo, ogni anno 150 miliardi di bottigliette vengono gettate via e – nonostante possano essere riciclate – una grande maggioranza finisce a inquinare nelle discariche o ancora peggio nei nostri oceani. Una nuova indagine rivela che nel Regno Unito le vendite di acqua in bottiglia sono previste addirittura in aumento in futuro, un trend che preoccupa autorità locali e impianti di riciclo che si trovano già oggi in difficoltà nel gestire lo smaltimento della plastica.
Da questo dato appare ancora più chiara la necessità – condivisa dagli attivisti londinesi che si battono per più punti di accesso all’acqua pubblica – di garantire un futuro “plastic-free”. Uno di loro, Guy Jeremiah – imprenditore e ambientalista che ha creato un’app per mappare tutte le fontane pubbliche di Londra – ci ha detto che un ulteriore sforzo è indispensabile: “Pensate che, se allineassimo i 150 miliardi di bottigliette buttate via, potremmo fare il giro del mondo mille volte ogni anno o andare e tornare dalla Terra alla luna almeno 50 volte. Per affrontare il problema alla radice, l’ideale sarebbe avere una fontana pubblica nel raggio di cinque minuti da dovunque uno si trovi a Londra. Fontane nelle stazioni, nei parchi, nei centri commerciali, lungo tutta Oxford street. Quello per me è il vero obiettivo.”
Jeremiah ci spiega anche che le persone non comprano acqua in bottiglia perché la trovano di migliore qualità, ma nella maggior parte dei casi solo perché è “di facile accesso, comoda, fresca. Sono sicuro che se rendessimo l’acqua pubblica accessibile e fresca allo stesso modo, ridurremmo drasticamente il consumo di plastica.” Le fontane erano un tempo molto diffuse nella capitale, ma (secondo i dati più recenti) al momento a Londra troviamo solo una fontana pubblica ogni 100mila abitanti. Alcune fontane, tra l’altro, non sono funzionanti o vengono disattivate durante i mesi invernali.
Le conseguenze sull’ambiente del consumo di plastica non sono da sottovalutare, come sottolinea Seth Gustafson, ecologista e docente universitario alla University College London: “La plastica è ovunque, è abbastanza impossibile fare la spesa in qualsiasi negozio e riuscire a evitarla. La persistenza della plastica nell’ecosistema solleva serie domande sull’impatto che può avere sul mondo e la nostra salute e non so se è qualcosa che riusciremo a fermare o con cui dovremmo arrenderci a convivere in futuro.”
La mossa di Londra arriva dopo che la stessa regina Elisabetta ha dichiarato la propria guerra personale alla plastica vietando l’uso di cannucce e bottiglie in tutte i palazzi e proprietà della corona. L’Unione europa, dal canto suo, a inizio anno ha chiesto a tutti i governi nazionali di garantire un più facile accesso alle fontane pubbliche e di incoraggiare i servizi di ristorazione a offrire acqua gratuitamente, nell’ambito della propria strategia che mira a ridurre i rifiuti prodotti dalla plastica e migliorare così la salute dei propri cittadini.
Da una capitale europea a un’altra, a Roma, invece, dove si era interrotta l’erogazione di acqua dai “nasoni” durante la crisi idrica della scorsa estate, sembra che molte delle storiche fontanelle pubbliche non siano ancora state riaperte. Un fatto che preoccupa, considerando che, secondo una ricerca condotta dalla European federation of bottled waters (Efbw), l’Italia detiene il primato in Europa in termini di consumo di acqua in bottiglia, seguita da Germania, Belgio, Ungheria e Spagna.
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Roma, 13 feb. (Adnkronos) - Il Milleproroghe è un provvedimento routinario, in teoria nell'esame tutto doveva andare liscio. Invece l'iter di questo provvedimento è stato un disastro, la maggioranza l'ha gestito in modo circense, dando prova di dilettantismo sconcertante". Lo ha detto la senatrice Alessandra Maiorino, vice presidente del gruppo M5S al Senato, nella dichiarazione di voto sul Milleproroghe.
"Già con l'arrivo degli emendamenti abbiamo visto il panico nel centrodestra. Poi è arrivata la serie di emendamenti dei relatori, o meglio del governo sotto mentite spoglie, a partire da quelli celebri sulla rottamazione delle cartelle. Ovviamente l'unica preoccupazione della maggioranza, a fronte di 100 miliardi di cartelle non pagate, è stata solo quella di aiutare chi non paga. Esattamente come hanno fatto a favore dei no vax, sbeffeggiando chi sotto il Covid ha rispettato le regole. In corso d'opera abbiamo capito che l'idea di mettere tre relatori, uno per ogni partito di maggioranza, serviva a consentire loro di marcarsi a vicenda, di bloccare gli uni gli sgambetti degli altri. Uno scenario surreale! Finale della farsa poi è stato il voto di un emendamento di maggioranza ignoto ai relatori e una ignobile gazzarra notturna scoppiata tra i partiti di maggioranza. Non avevamo mai visto tanto dilettantismo in Parlamento".
Roma, 13 feb. (Adnkronos) - "Il decreto Milleproroghe rappresenta una sfida importante, un provvedimento cui abbiamo dato un significato politico, un’anima. L’azione di questo governo punta a mettere in campo riforme e norme strutturali ma esistono anche pilastri meno visibili che hanno comunque l’obiettivo finale della crescita delle imprese e della nostra economia, di sostenere il sistema Italia nel suo complesso. Ecco perché col decreto Milleproroghe abbiamo provveduto ad estendere o a sospendere l’efficacia di alcuni provvedimenti con lo scopo di semplificare e rendere più snella la nostra burocrazia, sempre con l’obiettivo dichiarato della crescita. Fra questi norme sulle Forze dell’ordine e sui Vigili del Fuoco, sostegno ai Comuni e all’edilizia, nel campo sociale e sanitario come in quello dell’industria e della pesca e sul contrasto all’evasione fiscale. Più di 300 emendamenti approvati, tra cui anche quelli dell’opposizione, al fine di perseguire, con questo esecutivo, la finalità di fornire alla nostra Nazione gli strumenti per crescere e per questo il voto di Fratelli d’Italia è convintamente a favore”. Lo dichiara in aula il senatore di Fratelli d’Italia Andrea De Priamo.
Roma, 13 feb. (Adnkronos) - "Dico al ministro Crosetto che l’aumento delle spese per armamenti, addirittura fino al 3%, ruba il futuro ai nostri figli. Ruba risorse alla sanità, alla scuola, ai trasporti. L’aumento delle spese per le armi non ci renderà più sicuri, ma alimenterà conflitti e guerre, come la storia dimostra”. Così Angelo Bonelli, deputato di AVS e co-portavoce di Europa Verde, in merito alle dichiarazioni di Crosetto sull'aumento delle spese militari.
Palermo, 13 feb. (Adnkronos) - "Il problema della situazione carceraria nel Paese è un problema che ogni giorno ci tocca da vicino, stiamo gia' predisponendo le dovute soluzioni. Abbiamo gia' definito il piano carceri e il commissario straordinario". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, intervenendo in video collegamento di ritorno dalla Turchia alla "Giornata dell'Orgoglio dell'appartenenza all'avvocatura e dell'accoglienza dei giovani" istituita dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Palermo.
Palermo, 13 feb. (Adnkronos) - "Criticità nel disegno di legge costituzionale non ve ne sono tali da alterare il testo, ma sarà seguito da una serie di leggi ordinarie. Per esempio, manca nella disegno di legge costituzionale la riserva per le quote cosiddette rosa, ma questo lo metteremo nelle leggi di attuazione che saranno leggi ordinarie. Anche il sistema del sorteggio potrà essere meglio definito. Ma una cosa e' certa: questa legge costituzionale non si modifica". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, intervenendo in video collegamento di ritorno dalla Turchia alla "Giornata dell'Orgoglio dell'appartenenza all'avvocatura e dell'accoglienza dei giovani" istituita dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Palermo, parlando delle dichiarazioni del vicepresidente del Csm Fabio Pinelli che ieri, aveva parlato dei "punti di criticità della riforma del Csm" sui quali si e' appuntata anche l'attenzione della Commissione Ue, aveva sottolineato la necessita' di "un'approfondita riflessione.
Palermo, 13 feb. (Adnkronos) - "Oggi in Turchia, parlando con il mio omologo, il ministro di giustizia turco, quando ho detto che probabilmente i magistrati italiani faranno uno sciopero, lui è rimasto sorpreso e mi ha domandato 'ma è legale?'. Se i magistrati vogliono fare lo sciopero che lo facciano, ma quello che è certo e che, senza alcun dubbio, noi andremo avanti perché e' un nostro impegno verso gli elettori". Lo ha detto il ministro della Giustizia Carlo Nordio intervenendo in vdieocollegamento di ritorno dalla Turchia alla Giornata dell'orgoglio dell'appartenenza degli avvocati a Palermo.
Palermo, 13 feb. (Adnkronos) - La separazione delle carriere dei magistrati "è un dovere verso elettorato perché lo avevamo promesso nel nostro programma e questo faremo. Il nostro e' un vincolo politico verso l'elettorato". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, intervenendo in video collegamento, di ritorno dalla Turchia, alla "Giornata dell'Orgoglio dell'appartenenza all'avvocatura e dell'accoglienza dei giovani" istituita dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Palermo. "Io sto girando un po' dappertutto per redigere protocolli - ha proseguito il ministro -, e ogni qualvolta parliamo di separazione carriere ci guardano con un occhio perplesso perché in tutti gli ordinamenti del mondo questo è normale".