La giunta per le Elezioni ha dichiarato che per procedere si deve aspettare "la convalida degli eletti" da parte dell'organo corrispettivo di Palazzo Madama. L'incompatibilità delle due poltrone è stabilita dall'articolo 122 della Costituzione
Il governatore Pd Luciano D’Alfonso può continuare, almeno per un altro po’ di tempo, ad avere la doppia carica di presidente della Regione Abruzzo e di senatore dei democratici. A deciderlo questa sera è stata la giunta per le elezioni del consiglio regionale, che ha stabilito, a maggioranza dei capigruppo consiliari, che “non sussistono al momento cause di incompatibilità in capo a Luciano D’Alfonso”. Queste, è stato infatti specificato, si verificheranno “quando ci sarà la convalida degli eletti da parte della giunta delle elezioni del Senato”. Infatti il Parlamento non ha ancora proceduto con la convalida definitiva di tutti gli eletti. E fino a quel momento, l’organo regionale ha deciso di non procedere con la dichiarazione di incompatibilità, nonostante questa sia prevista dalla Costituzione (art.122).
La decisione sul procedere o meno alla contestazione dell’incompatibilità – ha deliberato ancora la Giunta – spetterà al Consiglio Regionale che si riunirà giovedì 3 maggio. Contro la decisione sono insorte le opposizioni che hanno accusato la maggioranza di voler prendere tempo. “Atteggiamento di prepotenza istituzionale paradossale e in spregio della democrazia“, hanno detto i consiglieri M5s. Mentre Fi ha dichiarato: “D’Alfonso antepone vergognosamente i propri interessi personali al regolare funzionamento dell’Assemblea regionale”.