Non sarà uno degli anni più fortunati per i ponti e i “pontieri” di professione ma questo 2018 riserva alcune buone occasioni per inanellare strategicamente festività con alcuni giorni di ferie. Vi propongo cinque mete che ho scelto appositamente per voi lettori de Ilfattoquotidiano.it.
Gallipoli
Negli ultimi anni, grazie anche a scelte di marketing lungimiranti, Gallipoli è diventata la meta primaverile-estiva più cool del Salento. Consiglio spassionato: se decidete di andarci ma non sopportate la calca escludete il mese di agosto, eviterete di rovinarvi la vacanza. Approfittatene ora, godetevi le spiagge deserte e magari tentate anche il primo bagno della stagione. Spostatevi poi in città: imperdibili il porto antico con il via vai delle paranze, i pescherecci che ogni giorno riforniscono di pesce fresco; la città vecchia – dove avventurarsi negli intrichi di stradine fatte costruire dai Saraceni nel 900 d. C. – e il Castello angioino, il vero simbolo della Kalepolis, riaperto al pubblico dopo anni di chiusura forzata. Ricordate anche di “delocalizzarvi” e fare una capatina a Nardò e nel Parco regionale di Porto Selvaggio, dove troverete alcune tra le oasi marine più belle del Salento.
Castellaneta
Castellaneta – di cui vi parlerò meglio in un prossimo post – si trova sull’arco ionico occidentale della provincia di Taranto. Se non volete andare troppo in fondo nel tacco dello Stivale ma desiderate comunque godervi la Puglia, questo è il luogo ideale per una escursione primaverile. Il borgo antico – in cui vi ritroverete a passeggiare tra stradine strettissime e case a strapiombo sulla gravina – conserva ancora intatta la struttura urbanistica del 1700 ed è percorso da grotte, camminamenti, fogge e cisterne. Alcuni ipogei urbani sono stati ristrutturati per diventare ristoranti di buon livello come il Pepe Nero, aperto da un anno. Fate anche un salto a Castellaneta Marina, che vanta campi da golf, maneggi e strutture ricettive ben organizzate, tra cui il famoso 5 stelle Kalidria, buen retiro di Vasco Rossi. L’offerta è senz’altro più strutturata di quella salentina ma la bellezza del mare non è paragonabile.
Bologna
La città felsinea ha cambiato faccia negli ultimi anni, candidandosi a diventare una vera destinazione turistica internazionale, grazie ad afflussi di visitatori mai vista prima. La presenza in fiera di eventi come il Bologna children’s book fair e Cosmoprof, il numero crescente dei voli Ryanair, l’apertura di Fico (Fabbrica italiana contadina) e una strategia di comunicazione ben studiata da parte dell’amministrazione comunale hanno senz’altro contribuito in tal senso. Va anche detto che queste prove generali per entrare nell’Olimpo delle migliori destinazioni italiane non ha sempre conseguenze piacevoli per chi ci vive – prezzi troppo alti per una città che non ha ancora un’offerta turistica paragonabile a quella di Milano, Roma o Venezia – o per chi vorrebbe viverci: il numero di immobili dati in affitto su Airbnb sta aumentando costantemente, soprattutto all’interno delle porte cittadine. Il risultato è un centro storico in cui non trovano più posto lavoratori precari e famiglie ma che soddisfa senza problemi le richieste di turisti per sistemazioni brevi alternative agli hotel. Tip facile: se decidete di fare un salto in città non dimenticate di visitare il Pratello – storico rione popolare famoso per la sua vita notturna e la sua resistenza alla gentrificazione – che ha da poco concluso le celebrazioni per il 25 aprile.
Milano
Non siete stati al Salone del Mobile? Poco male. Anche in questi giorni Milano è una fucina di eventi, con il vantaggio che molti milanesi sono fuori città e le strade si sono svuotate dai fastidiosissimi blogger e Insta-qualcosa che hanno infestato il Fuorisalone. Se vi piace il design, non perdetevi le botteghe e i negozietti delle zone in “ascesa” come Isola (via Pastrengo) e Bovisa; godetevi anche un po’ di movida sui Navigli e in zona Tortona, che in questo periodo iniziano ad animarsi e a dare il meglio di sé.
Merano
Dal 27 al 29 aprile la città altoatesina ospita la prima edizione del Merano Flower Festival, una tre giorni per celebrare tutta la bellezza della natura e per conoscere e sperimentare un saper vivere green e a chilometro zero. Potrete anche approfittarne per ammirare i Giardini di Castel Trauttmansdorff, uno spettacolare anfiteatro paesaggistico esotico e mediterraneo, con vista sullo scenario montano. Considerate che Merano è caldissima d’estate, quindi questo scorcio di primavera può davvero essere il periodo migliore per una visita.
Antonio Leggieri
Giornalista
Viaggi - 26 Aprile 2018
Cinque mete per approfittare dei ponti
Non sarà uno degli anni più fortunati per i ponti e i “pontieri” di professione ma questo 2018 riserva alcune buone occasioni per inanellare strategicamente festività con alcuni giorni di ferie. Vi propongo cinque mete che ho scelto appositamente per voi lettori de Ilfattoquotidiano.it.
Gallipoli
Negli ultimi anni, grazie anche a scelte di marketing lungimiranti, Gallipoli è diventata la meta primaverile-estiva più cool del Salento. Consiglio spassionato: se decidete di andarci ma non sopportate la calca escludete il mese di agosto, eviterete di rovinarvi la vacanza. Approfittatene ora, godetevi le spiagge deserte e magari tentate anche il primo bagno della stagione. Spostatevi poi in città: imperdibili il porto antico con il via vai delle paranze, i pescherecci che ogni giorno riforniscono di pesce fresco; la città vecchia – dove avventurarsi negli intrichi di stradine fatte costruire dai Saraceni nel 900 d. C. – e il Castello angioino, il vero simbolo della Kalepolis, riaperto al pubblico dopo anni di chiusura forzata. Ricordate anche di “delocalizzarvi” e fare una capatina a Nardò e nel Parco regionale di Porto Selvaggio, dove troverete alcune tra le oasi marine più belle del Salento.
Castellaneta
Castellaneta – di cui vi parlerò meglio in un prossimo post – si trova sull’arco ionico occidentale della provincia di Taranto. Se non volete andare troppo in fondo nel tacco dello Stivale ma desiderate comunque godervi la Puglia, questo è il luogo ideale per una escursione primaverile. Il borgo antico – in cui vi ritroverete a passeggiare tra stradine strettissime e case a strapiombo sulla gravina – conserva ancora intatta la struttura urbanistica del 1700 ed è percorso da grotte, camminamenti, fogge e cisterne. Alcuni ipogei urbani sono stati ristrutturati per diventare ristoranti di buon livello come il Pepe Nero, aperto da un anno. Fate anche un salto a Castellaneta Marina, che vanta campi da golf, maneggi e strutture ricettive ben organizzate, tra cui il famoso 5 stelle Kalidria, buen retiro di Vasco Rossi. L’offerta è senz’altro più strutturata di quella salentina ma la bellezza del mare non è paragonabile.
Bologna
La città felsinea ha cambiato faccia negli ultimi anni, candidandosi a diventare una vera destinazione turistica internazionale, grazie ad afflussi di visitatori mai vista prima. La presenza in fiera di eventi come il Bologna children’s book fair e Cosmoprof, il numero crescente dei voli Ryanair, l’apertura di Fico (Fabbrica italiana contadina) e una strategia di comunicazione ben studiata da parte dell’amministrazione comunale hanno senz’altro contribuito in tal senso. Va anche detto che queste prove generali per entrare nell’Olimpo delle migliori destinazioni italiane non ha sempre conseguenze piacevoli per chi ci vive – prezzi troppo alti per una città che non ha ancora un’offerta turistica paragonabile a quella di Milano, Roma o Venezia – o per chi vorrebbe viverci: il numero di immobili dati in affitto su Airbnb sta aumentando costantemente, soprattutto all’interno delle porte cittadine. Il risultato è un centro storico in cui non trovano più posto lavoratori precari e famiglie ma che soddisfa senza problemi le richieste di turisti per sistemazioni brevi alternative agli hotel. Tip facile: se decidete di fare un salto in città non dimenticate di visitare il Pratello – storico rione popolare famoso per la sua vita notturna e la sua resistenza alla gentrificazione – che ha da poco concluso le celebrazioni per il 25 aprile.
Milano
Non siete stati al Salone del Mobile? Poco male. Anche in questi giorni Milano è una fucina di eventi, con il vantaggio che molti milanesi sono fuori città e le strade si sono svuotate dai fastidiosissimi blogger e Insta-qualcosa che hanno infestato il Fuorisalone. Se vi piace il design, non perdetevi le botteghe e i negozietti delle zone in “ascesa” come Isola (via Pastrengo) e Bovisa; godetevi anche un po’ di movida sui Navigli e in zona Tortona, che in questo periodo iniziano ad animarsi e a dare il meglio di sé.
Merano
Dal 27 al 29 aprile la città altoatesina ospita la prima edizione del Merano Flower Festival, una tre giorni per celebrare tutta la bellezza della natura e per conoscere e sperimentare un saper vivere green e a chilometro zero. Potrete anche approfittarne per ammirare i Giardini di Castel Trauttmansdorff, uno spettacolare anfiteatro paesaggistico esotico e mediterraneo, con vista sullo scenario montano. Considerate che Merano è caldissima d’estate, quindi questo scorcio di primavera può davvero essere il periodo migliore per una visita.
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Reportage: viaggio alle Galàpagos, l’incantato laboratorio di Darwin
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Giorni della merla, ecco come difendere e curare la pelle nel periodo più freddo dell’anno: la routine in 5 step da provare
Sanremo 2025, “Vasco rifiutò l’asta del microfono e finì per generare un botto clamoroso. Cavallo pazzo? Mi buttai sul palco per fermarlo, gli misi la mano davanti la bocca e beccai una lunga serie di cazzotti”: il Festival raccontato da Pippo Balistreri
Roma, 2 feb. (Adnkronos) - “Siamo vicini ad Antonio Tajani, alla sua famiglia e soprattutto a suo figlio Filippo, vittima di un malore durante una partita di calcio. Gli auguriamo una pronta guarigione, e che possa tornare presto in campo”. Lo dichiarano i capigruppo della Lega alla Camera e al Senato, Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo.
Roma, 2 feb. (Adnkronos) - "Esprimo il mio più profondo riconoscimento alla Brigata Sassari per il coraggio, la dedizione e l’alto senso del dovere dimostrato durante tutta la missione Unifil. Ringrazio il generale Messina, con il quale sono sempre rimasta in contatto per essere costantemente informata sullo stato del contingente. I nostri soldati hanno affrontato sfide complesse e delicate, portando avanti il nome dell’Italia con grande professionalità. Il loro impegno ha garantito la stabilità in una regione così fragile, e sono fiera di come abbiano rappresentato la nostra Nazione". Lo ha affermato la deputata di Fratelli d'Italia Barbara Polo, componente della commissione Difesa, al rientro del contingente della Brigata Sassari.
"Da sarda, -ha aggiunto- non posso che essere estremamente orgogliosa nel vedere i miei concittadini impegnati con tanto valore nelle operazioni internazionali. La Brigata Sassari è il fiore all’occhiello del nostro esercito, una realtà che continua a distinguersi per preparazione e coraggio”.
Roma, 2 feb. (Adnkronos) - "Ci mancavano i sedicenti comitati civici che spalleggiano gli occupanti abusivi di immobili a rendere sempre più invivibile il quartiere Esquilino, uno dei più belli di Roma da tempo in mano ad immigrati clandestini e bande criminali. Ne ha fatto le spese un bravo giornalista come Luca Telese aggredito per aver difeso i presidi di legalità che dopo le denunce della Lega le istituzioni stanno predisponendo. Telese chiamato ad un’assemblea pubblica da un sedicente Polo Civico ha avuto l'ardire di affermare che cancellate di protezione dei luoghi di socialità non sono poi da demonizzare. Per difendere la possibilità di vivere in pace e nella legalità all'Esquilino di Roma, come in tutte le periferie d'Italia, è necessario che venga subito definitivamente approvato il ddl sicurezza”. Lo afferma il deputato della Lega ed ex magistrato Simonetta Matone.
Roma, 2 feb. (Adnkronos) - “Nella loro foga alla ricerca del complotto, di qualcuno su cui scaricare le proprie responsabilità, di uno spauracchio a cui assegnare colpe per nascondere le inadeguatezze del governo Meloni, i colleghi di Fratelli d’Italia hanno nuovamente toccato inesplorate vette di contraddizione. L’ultimo attacco frontale è stato riservato a Gimbe e al suo presidente Cartabellotta, colpevole di aver detto con dati inequivocabili che il decreto dell’Esecutivo sulle liste d’attesa è fermo al palo e che solo uno dei sei decreti attuativi è stato già approvato". Lo afferma Andrea Quartini, capogruppo del Movimento 5 Stelle in commissione Affari sociali della Camera e coordinatore del Comitato politico salute e inclusione sociale del M5S.
"Oltre a usare parole estremamente gravi nei confronti di chi porta avanti con serietà e professionalità un preziosissimo lavoro scientifico a tutela della sanità, il senatore Zaffini -aggiunge l'esponente pentastellato- ha però di fatto confermato i ritardi denunciati da Cartabellotta, sebbene secondo lui siano in realtà tempi record. Una contraddizione decisamente bizzarra. E nel frattempo, i medici di medicina generale operano come meglio credono e la proposta di Forza Italia in merito è ancora ben lontana dal concretizzarsi".
"Al presidente Cartabellotta -conclude Quartini- va tutta la mia solidarietà, visto che ultimamente è stato identificato come avversario politico, alla stregua di una forza di opposizione, come persino Bruno Vespa aveva avuto l’indecenza di dire. Questo attacco scomposto, in ogni caso, non fa che confermare la linea di questa maggioranza: è sempre colpa degli altri. Dai magistrati, a coloro che distribuiscono la benzina, fino a Gimbe”.
Roma, 2 feb. (Adnkronos) - "Il nemico del giorno del governo è la Fondazione Gimbe e in particolare il suo presidente Nino Cartabellotta, accusato da esponenti di maggioranza di essere un bugiardo che falsifica i dati perché ‘cavalier servente’ e comunista. Affermazioni di una gravità inaudita contro un organismo indipendente e autorevole come Gimbe, che fa un grande lavoro di raccolta e verifica dei dati sanitari. La colpa di Cartabellotta? Aver fatto notare che a sei mesi dall’approvazione del decreto liste d’attesa mancano ancora cinque dei sei decreti attuativi, cosa tra l’altro confermata dalla stessa maggioranza". Lo afferma Mariolina Castellone, senatrice M5S e vicepresidente del Senato.
"Ancora una volta, questa destra cerca di trasferire su altri le colpe della propria incapacità e si produce in un costante bullismo contro professionisti che fanno il proprio lavoro, cercando di intimorirli. Per fortuna -conclude l'esponente pentastellata- ci sono i numeri a parlare e a smentire la propaganda di governo. E ci siamo noi a tutelare le voci libere e indipendenti”.
Roma, 2 feb. (Adnkronos) - “Quello delle liste di attesa è un tema che riguarda non solo la salute ma anche la dignità della persona. Un tema che richiede senso di responsabilità e che non riscontro nelle dichiarazioni sparate a raffica da esponenti di Pd, 5 stelle e sinistra. Gli stessi che ci hanno consegnato un Servizio sanitario nazionale allo sfascio e per il quale ci stiamo adoperando per rimetterlo in sesto. Il collega Cartabellotta e la Fondazione Gimbe meritano rispetto, in quanto sono giustificati per la mancata conoscenza del lavoro che il Governo ha messo in campo sui decreti attuativi. Non posso al contrario giustificare i colleghi senatori che siedono nella commissione Sanità del Senato presieduta dal presidente Zaffini o i presidenti di Regione che prendono parte alla Conferenza Stato-Regioni". Lo afferma il senatore Ignazio Zullo, capogruppo di Fratelli d'Italia in commissione Sanità in Senato.
"Se non sanno -aggiunge- devo purtroppo arguire che dormono mentre se, come penso, sanno e attaccano il presidente Zaffini, che ha solo voluto puntualizzare il lavoro del Governo in risposta alle valutazioni della Fondazione Gimbe, è grave perché si tratta di un comportamento in grave mala fede. Si può anche non conoscere quanto si stia facendo sul tema, ma il senso di responsabilità vuole che prima di sparare a salve ci si informi e ci si documenti . In questo modo si prenderebbe facilmente atto che quanto annunciato dalla Fondazione Gimbe non è proprio puntuale perché -e lo ha spiegato bene il presidente Zaffini- la situazione riguardo ai decreti attuativi è la seguente: Criteri di funzionamento della piattaforma nazionale e regionali delle liste d’attesa: Il decreto è stato trasmesso alla Conferenza Stato-Regioni. In attesa del parere della Conferenza Stato Regioni alla quale è stato inviato il 13 settembre 2024".
"Funzionamento della piattaforma nazionale di monitoraggio in coerenza con il modello di classificazione e stratificazione della popolazione, risulta ‘fatto’. Poteri sostitutivi del ministero della Salute in caso di inottemperanza delle Regioni e il rispetto agli obiettivi della legge: decreto trasmesso in Conferenza Stato-Regioni il 6 novembre 2024. Linee di indirizzo per l’attivazione dei sistemi di disdetta da parte dei Cup: il decreto è in fase di definizione da attuare con il Piano nazionale delle liste d’attesa in lavorazione predisposto dalla Direzione generale della Programmazione sanitaria già condiviso con Regioni e Mef. Metodologia per la definizione del fabbisogno di personale del Ssn (superamento tetti di spesa): il decreto è in via di ultimazione. Il Piano di azione per rafforzare i servizi sanitari e sociosanitari (nelle Regioni del Sud destinatarie dei fondi del Piano nazionale Equità e salute): decreto trasmesso alla conferenza Stato-Regioni il giorno 8 gennaio 2025".
"In questo confronto tra Zaffini e i nostri avversari politici -conclude Zullo- si può cogliere la differenza tra noi e loro: noi lavoriamo per mettere riparo agli sfasci che ci hanno lasciato in eredità, loro non sanno andare oltre l’irresponsabile e deleteria polemica sterile, dannosa dell’immagine del nostro Servizio sanitario nazionale”.
Roma, 2 feb. (Adnkronos) - "La Fondazione Gimbe è un ente autonomo e indipendente che ormai da decenni studia e documenta i dati più importanti del nostro Servizio sanitario nazionale. Il suo presidente non ha mai fatto sconti a nessun Governo e a nessuna parte politica come dimostrano chiaramente i Rapporti che annualmente la Fondazione offre al dibattito e ai decisori politici. Ma forse dà fastidio a chi oggi è al governo che proprio dai rapporti Gimbe emerga ciò che la maggioranza si ostina a negare: cioè che stiamo riducendo le risorse per finanziare il Ssn in proporzione al Pil e che non si stanno dando risposte adeguate alla gravità della crisi che attraversa la sanità pubblica in Italia". Lo afferma Marina Sereni, responsabile Salute e sanità nella segreteria nazionale Pd.
"Cercare di minare la credibilità di un professionista serio e stimato ovunque perché non piacciono i numeri -peraltro tratti tutti da fonti ufficiali- su cui fa le analisi -aggiunge- è tipico di una destra illiberale e arrogante. Per questo voglio esprimere al presidente Cartabellotta la mia solidarietà e confermare la stima e l’apprezzamento nei confronti del lavoro prezioso della Fondazione Gimbe".