L’ipotesi è che abbia voluto togliersi la vita. Certo è che il professor Francesco Parillo, docente di Anatomia alla facoltà di Veterinaria di Camerino è morto ieri dopo aver ingerito un cocktail di farmaci  che gli hanno provocato un arresto cardiaco. Il docente era stato condannato  il 23 aprile scorso dal Tribunale di Macerata a tre anni di reclusione per violenza sessuale su sei dei suoi studenti.

Parillo non rispondeva al telefono da un giorno. Sono stati i suoi difensori a chiamare i soccorsi. I vigili del fuoco e i carabinieri sono riusciti a entrare in casa lo hanno trovato pricvo di conoscenza su una poltrona di casa a Esanatoglia, in provincia di Macerata. Trasferito immediatamente all’ospedale di Camerino i medici hanno rilevato l’assunzione di farmaci. L’uomo è morto poco prima di mezzanotte.

Gli episodi di cui doveva rispondere sarebbero avvenuti nel 2011 nella sede di Matelica del corso di laurea, ed erano emersi dopo la denuncia di un ragazzo romano, che aveva registrato la conversazione con il professore. Era stato assolto, invece, dall’accusa di tentata concussione “perché il fatto non sussiste”. Tre gli studenti che si erano costituiti parte civile per cui il Tribunale ha stabilito una provvisionale di tremila euro ciascuno. Il pm Luigi Ortenzi aveva chiesto la condanna a due anni e 4 mesi per violenza sessuale e l’assoluzione per la tentata concussione. I difensori Alessandro Mariani e Stefano Mengucci, subito dopo il verdetto, avevano annunciato ricorso in appello.

Durante il processo alcuni dei ragazzi erano stati sentiti in aula, e tutti avevano confermato le accuse al docente, riferendo delle carezze. Parrillo, che aveva sempre respinto tutti gli addebiti, aveva reso dichiarazioni spontanee spiegando che gli incontri nella sua stanza avvenivano sempre per aiutare ad approfondire le materie di esame specialmente quelle più difficili. Anche l’Universita’ di Camerino si era costituita parte civile.

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