di Federica Pistono*
Negli ultimi mesi, sul mercato editoriale italiano sono giunti alcuni romanzi siriani recentemente tradotti, la cui lettura rappresenta (per contenuti proposti) un’occasione immancabile per un serio tentativo di comprendere la complessità della situazione siriana.
Splendido è il romanzo Non ci sono coltelli nelle cucine di questa città di Khaled Khalifa (Bompiani, 2018, trad. M. Avino), già autore di Elogio dell’odio (Bompiani, 2011, trad. F. Prevedello).
Il testo conduce un’analisi approfondita dei fenomeni della paura e della disgregazione sociale in un Paese oppresso da una dittatura che in 50 anni ha devastato esistenze e seppellito speranze. La vita è possibile solo per chi accetti di scendere a patti con il Partito, cedendo in cambio la parte migliore di sé. I protagonisti sono figli di un’epoca in cui il confine tra sfera pubblica e privata è talmente sottile che il solo atto di parlare può mettere a repentaglio la sicurezza dei cittadini. La storia della decadenza morale di una famiglia di Aleppo è il pretesto per dipingere il ritratto di una società che, avendo perduto sogni e speranze, è pervasa da un senso di vergogna e di morte imminente. L’opera non tratta della rivoluzione e della guerra, la narrazione si ferma ai primi anni del nuovo millennio, ma dipinge un grande affresco della vita e della società siriana dall’ascesa del partito Baˤth (negli anni Sessanta) alla vigilia della rivoluzione.
Al tema della dittatura è dedicato I guardiani dell’aria di Rosa Yassin Hassan (Poiesis Editrice, 2017, trad. F. Pistono), un’opera che ci presenta l’immagine di una società in cui i sentimenti personali e gli ideali politici si dissolvono sotto la pressione devastante della prigionia e della mancanza di speranza.
Il romanzo narra la vicenda di una giovane interprete damascena il cui fidanzato – appartenente a un’organizzazione comunista clandestina – viene arrestato per poi scontare 15 anni di carcere per un reato di opinione. Mentre il giovane langue in prigione, la protagonista consuma l’intera giovinezza nell’attesa della liberazione del compagno. Quando questi viene finalmente scarcerato, i due protagonisti si sposano ma – dopo un breve sprazzo di felicità – non riescono a ritrovare l’intesa e la passione di un tempo. Dell’amore della giovinezza non resta che la cenere. Il libro è un’amara riflessione su come la dittatura riesca a insinuarsi nella sfera più intima della vita privata, giungendo a corrodere perfino sentimenti come l’amore e l’amicizia.
Alla tematica della rivoluzione è dedicato il romanzo I tamburi dell’amore di Maha Hassan (Poiesis Editrice, 2018, trad F. Pistono), che narra l’esordio della rivoluzione.
Rima, un’intellettuale siriana che vive a Parigi da 20 anni, conosce su Facebook Yussef, un avvocato e attivista siriano. Tra i due nasce un’amicizia che si trasforma in breve tempo in un amore virtuale. Quando scoppia la rivoluzione, Rima parte per la Siria, spinta dal desiderio di conoscere Yussef e di capire cosa accada nel suo Paese: cosa porterà la rivoluzione? Il regime è meglio o peggio di quello che verrà? Attraverso la voce di Rima, Maha Hassan offre al lettore un ventaglio di posizioni diverse: quelle degli attivisti, quelle di chi ha già perduto i suoi cari, quelle egli intellettuali. Il destino attende Rima ad Aleppo, dove si reca per incontrare Yussef.
Dedicata alla guerra e alle vite spezzate dei cittadini siriani è, infine, l’ultima opera di Samar Yazbek Passaggi in Siria (Sellerio, 2017, trad. A. Grechi).
Esiliata in Francia e tornata in Siria clandestinamente attraversando a piedi il confine turco, l’autrice osserva “dall’interno” gli orrori di una rivoluzione che si è trasformata in guerra civile, l’ascesa del jihadismo, l’afflusso crescente dei miliziani stranieri che vengono a rubare ai siriani la loro rivoluzione. Yazbek ci offre una testimonianza coraggiosa sulla condizione della gente comune che lotta per sopravvivere, ci comunica la sua urgenza di raccontare, realizzando decine di interviste, osservando le macerie accumularsi e l’odio divampare. Sbigottimento e desolazione accompagnano il lettore, mentre le visioni drammatiche descritte dall’autrice si sovrappongono, laceranti, ai ricordi di chi della Siria conservava l’immagine di un Paese meraviglioso, ricco di cultura, di arte, di senso dell’ospitalità.
*Traduttrice ed esperta di letteratura araba
Centro studi Unimed
Unione delle Università del Mediterraneo
Cultura - 27 Aprile 2018
Siria, consigli di lettura. Tra guerra, amore e vite spezzate
di Federica Pistono*
Negli ultimi mesi, sul mercato editoriale italiano sono giunti alcuni romanzi siriani recentemente tradotti, la cui lettura rappresenta (per contenuti proposti) un’occasione immancabile per un serio tentativo di comprendere la complessità della situazione siriana.
Splendido è il romanzo Non ci sono coltelli nelle cucine di questa città di Khaled Khalifa (Bompiani, 2018, trad. M. Avino), già autore di Elogio dell’odio (Bompiani, 2011, trad. F. Prevedello).
Non ci sono coltelli nelle cucine di questa città
Prezzo: 32€
Acquista su AmazonIl testo conduce un’analisi approfondita dei fenomeni della paura e della disgregazione sociale in un Paese oppresso da una dittatura che in 50 anni ha devastato esistenze e seppellito speranze. La vita è possibile solo per chi accetti di scendere a patti con il Partito, cedendo in cambio la parte migliore di sé. I protagonisti sono figli di un’epoca in cui il confine tra sfera pubblica e privata è talmente sottile che il solo atto di parlare può mettere a repentaglio la sicurezza dei cittadini. La storia della decadenza morale di una famiglia di Aleppo è il pretesto per dipingere il ritratto di una società che, avendo perduto sogni e speranze, è pervasa da un senso di vergogna e di morte imminente. L’opera non tratta della rivoluzione e della guerra, la narrazione si ferma ai primi anni del nuovo millennio, ma dipinge un grande affresco della vita e della società siriana dall’ascesa del partito Baˤth (negli anni Sessanta) alla vigilia della rivoluzione.
Al tema della dittatura è dedicato I guardiani dell’aria di Rosa Yassin Hassan (Poiesis Editrice, 2017, trad. F. Pistono), un’opera che ci presenta l’immagine di una società in cui i sentimenti personali e gli ideali politici si dissolvono sotto la pressione devastante della prigionia e della mancanza di speranza.
I guardiani dell'aria
Prezzo: 15.2€
Acquista su AmazonIl romanzo narra la vicenda di una giovane interprete damascena il cui fidanzato – appartenente a un’organizzazione comunista clandestina – viene arrestato per poi scontare 15 anni di carcere per un reato di opinione. Mentre il giovane langue in prigione, la protagonista consuma l’intera giovinezza nell’attesa della liberazione del compagno. Quando questi viene finalmente scarcerato, i due protagonisti si sposano ma – dopo un breve sprazzo di felicità – non riescono a ritrovare l’intesa e la passione di un tempo. Dell’amore della giovinezza non resta che la cenere. Il libro è un’amara riflessione su come la dittatura riesca a insinuarsi nella sfera più intima della vita privata, giungendo a corrodere perfino sentimenti come l’amore e l’amicizia.
Alla tematica della rivoluzione è dedicato il romanzo I tamburi dell’amore di Maha Hassan (Poiesis Editrice, 2018, trad F. Pistono), che narra l’esordio della rivoluzione.
I tamburi dell'amore
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Dedicata alla guerra e alle vite spezzate dei cittadini siriani è, infine, l’ultima opera di Samar Yazbek Passaggi in Siria (Sellerio, 2017, trad. A. Grechi).
Passaggi in Siria
Prezzo: 15.2€
Acquista su AmazonEsiliata in Francia e tornata in Siria clandestinamente attraversando a piedi il confine turco, l’autrice osserva “dall’interno” gli orrori di una rivoluzione che si è trasformata in guerra civile, l’ascesa del jihadismo, l’afflusso crescente dei miliziani stranieri che vengono a rubare ai siriani la loro rivoluzione. Yazbek ci offre una testimonianza coraggiosa sulla condizione della gente comune che lotta per sopravvivere, ci comunica la sua urgenza di raccontare, realizzando decine di interviste, osservando le macerie accumularsi e l’odio divampare. Sbigottimento e desolazione accompagnano il lettore, mentre le visioni drammatiche descritte dall’autrice si sovrappongono, laceranti, ai ricordi di chi della Siria conservava l’immagine di un Paese meraviglioso, ricco di cultura, di arte, di senso dell’ospitalità.
*Traduttrice ed esperta di letteratura araba
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Gaza, 9 gen. (Adnkronos) - Funzionari di Hamas a Gaza sostengono che gli attacchi israeliani di oggi hanno ucciso almeno 12 persone, tra cui tre ragazze. Secondo quanto riferito dall'agenzia di protezione civile della Striscia, tre ragazze e il loro padre sono rimasti uccisi quando un attacco aereo ha colpito la loro casa nel campo profughi di Nuseirat, nel centro di Gaza.
In un altro attacco, otto persone sono state uccise quando la loro casa è stata colpita nella città di Jabalia, nel nord di Gaza. Secondo l'agenzia di difesa civile, diverse altre sono rimaste ferite in quell'attacco.
Roma, 9 gen. (Adnkronos Salute) - Dopo otto anni in azienda come Vaccines Policy & Communication Director, Marina Panfilo entra nel Leadership Team di Msd Italia nel ruolo di Executive Director Policy, Communication & ESG Strategy. Nel corso dei suoi oltre 40 anni di carriera nell’industria farmaceutica multinazionale - si legge in una nota - Panfilo ha egregiamente ricoperto diversi ruoli direttivi a livello nazionale e internazionale, spaziando dal Business Development al Market Access, fino ad arrivare alla funzione Policy & Communication. Proprio di quest’ultima area ha volentieri accettato di prendere la guida, decidendo di ricoprire una posizione delicata e, al tempo stesso, strategica sulla quale Msd ripone da sempre una particolare attenzione, a partire dalla sua presidente e amministratrice delegata, Nicoletta Luppi.
Si tratta di un ruolo centrale che implica non solo la promozione di iniziative politiche a livello europeo, nazionale e regionale, ma che richiede anche la capacità di instaurare e mantenere un dialogo costruttivo con i principali stakeholder del sistema istituzionale e sanitario italiano. Grazie al prezioso lavoro di professioniste e professionisti in ambito policy, comunicazione e Esg, Msd si è distinta negli anni come azienda di valore, ottenendo importanti riconoscimenti quali ad esempio quello di ‘Best in Media Communication’ da parte di di Eikon/Fortune e, più recentemente, quello di ‘Campione di sostenibilità’ da parte di Forbes per il suo impegno nella Csr.
“La leadership di Marina sarà essenziale per garantire che la nostra voce venga ascoltata e rappresentata - commenta Luppi - Sono assolutamente convinta che l'esperienza consolidata e le competenze di Marina nel settore farmaceutico ci permetteranno di avanzare con determinazione verso il nostro obiettivo primario: tutelare e migliorare l'accesso dei Pazienti alle cure e alla medicina preventiva. La sua visione strategica e la sua passione per la materia saranno essenziali nel guidarci attraverso le sfide future”. Aggiunge Panfilo: “Sono orgogliosa di continuare a far parte della ‘famiglia Msd’ alla quale sono particolarmente affezionata e della quale faccio parte dal 2017. Msd è un’azienda che porta innovazione nella scienza per la salute delle persone, nella cultura aziendale, nella comunicazione, nelle strategie imprenditoriali e investe nella Ricerca & Sviluppo più di qualunque altra azienda del settore. Ma, a fare la differenza e a essere motivo di orgoglio è soprattutto una cultura che mette al centro il suo capitale umano e un grande impegno nel promuovere fattivamente i valori della diversità, dell’equità e dell’inclusione in cui da sempre crede. A rendere unica Msd - conclude - è il valore che genera per la società e l’economia italiana, nonché l’attenzione verso i dipendenti e le loro famiglie e io sono onorata di farne parte”.
Roma, 9 gen. (Adnkronos Salute) - Dopo otto anni in azienda come Vaccines Policy & Communication Director, Marina Panfilo entra nel Leadership Team di Msd Italia nel ruolo di Executive Director Policy, Communication & ESG Strategy. Nel corso dei suoi oltre 40 anni di carriera nell’industria farmaceutica multinazionale - si legge in una nota - Panfilo ha egregiamente ricoperto diversi ruoli direttivi a livello nazionale e internazionale, spaziando dal Business Development al Market Access, fino ad arrivare alla funzione Policy & Communication. Proprio di quest’ultima area ha volentieri accettato di prendere la guida, decidendo di ricoprire una posizione delicata e, al tempo stesso, strategica sulla quale Msd ripone da sempre una particolare attenzione, a partire dalla sua presidente e amministratrice delegata, Nicoletta Luppi.
Si tratta di un ruolo centrale che implica non solo la promozione di iniziative politiche a livello europeo, nazionale e regionale, ma che richiede anche la capacità di instaurare e mantenere un dialogo costruttivo con i principali stakeholder del sistema istituzionale e sanitario italiano. Grazie al prezioso lavoro di professioniste e professionisti in ambito policy, comunicazione e Esg, Msd si è distinta negli anni come azienda di valore, ottenendo importanti riconoscimenti quali ad esempio quello di ‘Best in Media Communication’ da parte di di Eikon/Fortune e, più recentemente, quello di ‘Campione di sostenibilità’ da parte di Forbes per il suo impegno nella Csr.
“La leadership di Marina sarà essenziale per garantire che la nostra voce venga ascoltata e rappresentata - commenta Luppi - Sono assolutamente convinta che l'esperienza consolidata e le competenze di Marina nel settore farmaceutico ci permetteranno di avanzare con determinazione verso il nostro obiettivo primario: tutelare e migliorare l'accesso dei Pazienti alle cure e alla medicina preventiva. La sua visione strategica e la sua passione per la materia saranno essenziali nel guidarci attraverso le sfide future”. Aggiunge Panfilo: “Sono orgogliosa di continuare a far parte della ‘famiglia Msd’ alla quale sono particolarmente affezionata e della quale faccio parte dal 2017. Msd è un’azienda che porta innovazione nella scienza per la salute delle persone, nella cultura aziendale, nella comunicazione, nelle strategie imprenditoriali e investe nella Ricerca & Sviluppo più di qualunque altra azienda del settore. Ma, a fare la differenza e a essere motivo di orgoglio è soprattutto una cultura che mette al centro il suo capitale umano e un grande impegno nel promuovere fattivamente i valori della diversità, dell’equità e dell’inclusione in cui da sempre crede. A rendere unica Msd - conclude - è il valore che genera per la società e l’economia italiana, nonché l’attenzione verso i dipendenti e le loro famiglie e io sono onorata di farne parte”.
Damasco, 9 gen. (Adnkronos/Afp) - Gli scontri tra gruppi sostenuti dalla Turchia e le forze guidate dai curdi hanno causato la morte di 37 persone nella regione settentrionale di Manbij, in Siria. Lo ha reso noto l'Osservatorio siriano per i diritti umani, con sede in Gran Bretagna, che ha parlato di "feroci battaglie, nelle ultime ore, nella zona di Manbij, tra le Forze democratiche siriane (guidate dai curdi) e le fazioni dell'Esercito nazionale (sostenute dalla Turchia), che combattono con copertura aerea turca". L'osservatorio ha affermato che gli attacchi "hanno ucciso 37 persone in un bilancio preliminare", per lo più combattenti sostenuti dalla Turchia.
Roma, 9 gen. (Adnkronos) - "Europa e Usa sono due facce della stessa medaglia, l’Occidente. Hanno comuni interessi e devono avere comuni obiettivi se non vogliamo indebolirci: lavoreremo bene con l’amministrazione Trump. Europa e America devono rimanere alleate: è il nostro destino, è la nostra forza". Così, in un'intervista al Corriere della Sera, il ministro degli Esteri Antonio Tajani, riferendosi alle ingerenze di Musk nelle politiche interne dei Paesi europei. "A oggi Musk - sottolinea - è un privato cittadino e un grandissimo imprenditore, quando sarà al governo è ovvio che dovrà misurare le sue dichiarazioni".
"Poi, per quanto riguarda il sistema di comunicazioni satellitari della sua azienda - aggiunge Tajani - è un altro discorso, una scelta tecnologica che deve fare lo Stato italiano. Io non ho preclusioni a prescindere, una cosa è Musk, altra la sua azienda. Se è in grado di fornire i migliori servizi, perché dire no a priori? Vedremo, ci saranno valutazioni, si sceglierà il meglio per garantire i servizi necessari alle nostre amministrazioni".
Roma, 9 gen. (Adnkronos) - "Sono stati giorni difficili, abbiamo lavorato di continuo, li abbiamo trascorsi dedicando al caso ogni sforzo. Oggi possiamo dire che c’è stato un lavoro di squadra fra governo, intelligence, diplomazia e anche con la famiglia che è stata bravissima a gestire la situazione e il silenzio stampa. E c’è stato un intervento diretto della premier, che ha partecipato a tutte le riunioni. Poi la situazione si è sbloccata per davvero l’ultima notte. La discrezione, il lavoro incessante portano risultati". Lo ha detto al Corriere della Sera il ministro degli Esteri Antonio Tajani parlando del ritorno in Italia, dopo la detenzione in Iran, di Cecilia Sala, spiegando che gli stessi sforzi, "massimi", riguardano "ogni cittadino italiano. E se è possibile anche i risultati, come in Iran si vide nel caso Piperno. La Farnesina si impegna per ogni italiano all’estero in difficoltà, questo era un caso particolarmente delicato".
"Conosco il papà di Cecilia, è chiaro che ho condiviso la sua preoccupazione di padre, ma ripeto: per noi tutti gli italiani che hanno bisogno di aiuto sono uguali - prosegue il vice premier - C’è stato un dialogo continuo, e ripeto, la nostra intelligence, la diplomazia, il governo hanno fatto il massimo. Essere un Paese come il nostro che ha rapporti con tutti i Paesi dell’area del Medio Oriente, anche con quelli di cui non condivide politiche e azioni, rende possibile agire con efficacia anche di fronte a grandi difficoltà. Non a caso noi abbiamo tenuto aperti i rapporti politici con l’Iran, abbiamo tenuto aperta l’ambasciata in Siria, dove andrò domani dopo che si sarà riunito il Quintetto. Ribadirò alle nuove autorità siriane l’importanza di un processo politico inclusivo che garantisca le libertà fondamentali di tutti i siriani e riconosca e valorizzi il ruolo dei cristiani come cittadini con pienezza di diritti, e annuncerò anche il primo pacchetto di aiuti per la cooperazione".
Quanto a un eventuale promessa di "scambio" per la liberazione dell’ingegnere iraniano Abedini, Tajani ribadisce che "sono due cose separate, lo hanno spiegato anche le autorità iraniane. Il caso Abedini è trattato dalle autorità giudiziarie italiane, vedremo cosa succederà. Poi, eventualmente, sarà di competenza del ministro della Giustizia. Cecilia Sala era invece una cittadina italiana accusata di aver violato le leggi locali, e su quello abbiamo lavorato. Abbiamo visto un’opposizione responsabile. Ovviamente abbiamo tenuto aperti canali di informazione, e il sottosegretario Mantovano ha riferito al Copasir. Ma sì, ciascuno ha fatto la propria parte".
Riguardo l'influenza sulla liberazione della Sala della visita lampo della premier Giorgia Meloni da Trump, il 4 gennaio, Tajani dichiara che "ha avuto un effetto politico che è stato affiancato dal lavoro politico, generale, costruito per far capire che l’Italia parlava con gli Stati Uniti, ma non c’è stata una conseguenza diretta sulla liberazione di Sala. È possibile che l’accelerazione per la liberazione della giornalista sia anche avvenuta in questi giorni prima dell’insediamento ufficiale di Trump, che la tempistica sia stata favorevole. Quella era una missione della premier. Io andrò negli Usa quando la nuova amministrazione si sarà insediata, incontrerò il mio omologo Rubio, lavorerò ai miei dossier. Se sarò al giuramento di Trump? Quella è una cosa interna americana, non di governo. Ci sarà tempo, tratteremo tutti i dossier aperti a tempo debito a partire da quello sui dazi".
Londra, 9 gen. (Adnkronos) - Il miliardario Elon Musk ha tenuto colloqui privati con gli alleati sulla rimozione del primo ministro britannico Keir Starmer dal suo incarico prima delle prossime elezioni generali. Lo scrive il Financial Times, che cita fonti secondo cui il proprietario di X stia sostenendo movimenti politici britannici alternativi per forzare un cambio di governo. "Secondo Musk, la civiltà occidentale stessa è minacciata", avrebbe dichiarato una delle fonti citate dal Ft.