“Governo Pd-M5s? Non ho la sensazione che stiamo alla vigilia di un matrimonio di questo tipo, ma sono favorevole a un dialogo Pd-M5s. Credo che non ci debbano essere posizioni di chiusura pregiudiziale, ma non possiamo prendere in giro gli italiani. Ci vuole una operazione verità”. Sono le parole del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nel suo consueto appuntamento settimanale su Lira Tv. “Ci deve essere un presupposto per questo dialogo” – spiega – “e cioè che il M5S accetti in maniera esplicita l’idea che ci sia una piena dignità e onorabilità di tutte le forze politiche. Altrimenti, per quello che mi riguarda, non si parla neanche. Abbiamo alle spalle anni e anni di offese, aggressioni verbali, banalizzazioni dei problemi. Anni e anni in cui il M5S ha presentato gli altri interlocutori politici come una banda di ladri, delinquenti, farabutti, assassini. Oggi gli esponenti del M5S hanno deciso di mettersi giacca e cravatta e questo mi fa piacere. Però devono spiegare agli italiani se quelli che prima chiamavano ‘delinquenti, ladri, assassini’ sono effettivamente delinquenti, ladri, assassini”. E aggiunge: “Dopo aver accettato questo presupposto, bisogna lavorare sui programmi. Ci sono scelte programmatiche profondamente diverse tra Pd e M5S e non si possono fare papocchi. Se si apre il dialogo, come mi pare che si sia aperto, il primo punto deve essere l’accettazione della obbligatorietà delle vaccinazioni, perché in questi anni c’è chi ha giocato con la demagogia. Allora, chiedo al M5S? Vaccinazioni sì o no? Sulle grandi infrastrutture che facciamo?” – prosegue – “i 5 Stelle sono d’accordo col gasdotto in Puglia, che porterà energia pulita, o fanno il comitato No Tap – No Pip? E sul piano per il lavoro? Io sono per un progetto che dia lavoro a 200mila disoccupati del Sud. Bisogna fare una operazione verità e lo dico a quelli che hanno votato il M5S non per convinzione o per adesione a un programma che non esiste, ma perché disgustati dal comportamento di tanti pezzi del Pd”. E puntualizza: “Dobbiamo anche ragionare sul candidato presidente del Consiglio. Io sono per accantonare i leader politici e cercare una figura di garanzia che rispetti tutte le forze politiche che danno vita a una coalizione. Sarei anche per mettere una postilla nell’accordo di programma. Innanzitutto, il M5S non parli più di “contratto di governo”. I contratti si fanno nelle operazioni commerciali. Questa è un’altra scienziateria marca 5 Stelle. La smettano con questa demagogia che mi è diventata insopportabile. E la smettano con le camminate a piedi. C’è bisogno proprio di prendere in giro gli italiani in continuazione? Si dovrà consumare questa fase di demagogia e di cialtronate”