L’alpinista italiano Simone La Terra, 37 anni, è morto in Nepal mentre scalava il Dhaulagiri, una delle vette della catena dell’Himalaya che con i suoi 8.167 metri è la settima più alta al mondo. La Terra, originario di Castiglione delle Stiviere, in provincia di Mantova, era un alpinista con esperienza: arrivato in cima ad almeno cinque montagne di 8mila metri, aveva provato diverse altre scalate in Nepal, Pakistan e Tibet.
L’alpinista era disperso da domenica, quando una forte raffica di vento ha spazzato via la sua tenda, ma il corpo è stato ritrovato solo lunedì. Secondo i media locali si tratta della prima vittima della stagione primaverile delle scalate. Dambar Parajuli, una delle persone che avevano organizzato la spedizione, ha detto che La Terra si trovava all’interno di una tenda a 6.900 metri quando è stato spazzato via dal vento: “I suoi compagni di squadra lo hanno cercato a piedi, mentre un elicottero di soccorso cercava l’alpinista più ad alta quota. Il suo corpo è stato trovato stamattina 800 metri sotto” ha spiegato.
La Terra faceva parte di un team di scalatori composto da 15 membri e guidato dalla spagnola Catalina Quesada Castro. Nel 2013 aveva già provato a scalare il Dhaulagiri con Paweł Michalski, ma i due si erano fermati a quota 7.200 metri proprio per i fortissimi venti. Il Dhaulagiri è stata scalato fino in cima per la prima volta nel 1960 da una squadra svizzera-austriaca. Da allora è stato scalato 537 volte e vi sono morte 83 persone.