L'ad Antonello torna sull'arbitraggio della gara di San Siro, vinta in rimonta dai bianconeri: "Rabbia smaltita? Assolutamente no. Usati due pesi e due misure". E anche il sindaco di Napoli entra nella polemica: "Noi amiamo, loro rubano"
È la partita che potrebbe aver deciso il campionato a favore della Juventus, dopo lo scivolone del Napoli a Firenze. Ma è anche l’eterna sfida tra due grandi del calcio italiano, con un passato a dir poco burrascoso fatto non solo di campo ma anche di tribunali, con tanto di scudetti revocati. Per questo le polemiche scatenate dall’arbitraggio di Orsato nel match di San Siro tra Inter e Juventus, vinto 3 a 2 in rimonta dalla squadra di Allegri, fanno ancora più rumore e non sembrano fermarsi.
“Alcune cose non cambiano mai” – L’Inter protesta (in ritardo) e fa un velato riferimento a storiche questioni extracalcistiche: “Alcune cose non cambiano mai”, ha detto l’ad nerazzuro Alessandro Antonello, cavalcando l’altra polemica di sabato notte, quella nata dai video circolati in rete in cui si vede l’allenatore della Juventus Allegri scambiare una battuta con il quarto uomo Paolo Tagliavento in zona mista e quello dello stesso arbitro durante la partita al momento di segnalare il recupero. “Adesso nel recupero vinciamo”, è stato interpretato erroneamente sul web il labiale di Tagliavento. La Procura federale ha acquisito e visionato la immagini per correttezza ma non ha aperto alcuna indagine, come invece riportato da alcune testate.
Furia Inter – “Rabbia smaltita? Assolutamente no”. Ha aspettato 38 ore l’ad dei nerazzurri prima di commentare, ma il messaggio è ancora più duro dell’iniziale reazione della società, affidata al figlio del proprietario, il 26enne Steven Zhang, che aveva preferito glissare: “Non parliamo dell’arbitro, siamo l’Inter”. Ma la tifoseria, fin da sabato notte, aveva lamentato l’assenza del del club in una vicenda di cui sta parlando tutta l’Italia del calcio. E allora la dirigenza ha deciso di tornare sui fatti di sabato sera: “Il mister ha chiesto alla squadra di essere ferocissima in campo e i ragazzi lo sono stati. Sono successe cose inaccettabili e inspiegabili, non siamo arrabbiati ma arrabbiatissimi“, ha detto Antonello in un’intervista a Inter Tv. “Meritiamo rispetto, il club merita rispetto così come i nostri tifosi. Quello che è successo – ha aggiunto – è sotto gli occhi di tutti, è stato visto da 80mila persone allo stadio, da 170 paesi collegati e 700 milioni di persone. Sicuramente non è stato uno spot positivo per il calcio italiano. Anzi, forse è stata una eurofiguraccia“. Poi quella che sembra una stoccata ai bianconeri: “Abbiamo rivisto tutti gli episodi e non riusciamo a spiegarci come mai nel corso della stessa partita siano stati usati due pesi e due misure – ha concluso – Nel mondo del calcio molte cose stanno cambiando ma sembra che alcune di queste rimangano invariate. Noi comunque siamo orgogliosi della nostra storia”.
L’attacco di De Magistris – Se la partita di San Siro rende nervosa l’Inter, che ora vede quasi impossibile raggiungere il quarto posto utile per la Champions, i tre punti della Juve scatenano anche il Napoli, sconfitto 3-0 dalla Fiorentina. Con tre partite da giocare e un solo appuntamento difficile per i bianconeri, quello all’Olimpico con la Roma, i partenopei sentono di aver perso il treno scudetto. E ad entrare nella polemiche sull’arbitraggio di Orsato in Inter-Juve è il sindaco in prima persona: “Sono orgogliosamente napoletano sempre, nella gioia e nel dolore, con i nostri difetti ed i nostri pregi. La nostra Città e il popolo napoletano sono stanchi delle ingiustizie. Ci riprenderemo tutto quello che ci avete levato, conquisteremo quello che ci spetta. Nulla di più di ciò di cui abbiamo diritto”, ha scritto su Facebook Luigi De Magistris.
“Sete di giustizia” – Poi un attacco diretto alla Juventus: “La differenza tra noi e quelli che usurpano i nostri diritti è che noi comunque viviamo perché amiamo ed abbiamo un cuore grande e profonda umanità loro invece si sentono forti e potenti rubando, con furti di Stato o di Calcio”, ha scritto il sindaco. “Il maltolto ce lo riprenderemo tutto, senza lamentele e senza cappello in mano, con la schiena dritta e con la lotta. La nostra dignità non ha prezzo, la nostra sete di giustizia è vasta e profonda. Uniti si vince, abbattendo i palazzi dei poteri corrotti, conquistando i nostri traguardi. W Napoli”, ha concluso.