È arrivato a bordo di un cellulare della polizia penitenziaria, protetto dagli agenti per evitare che venisse fotografato e ripreso all’entrata della chiesa. Una volta dentro, Massimo Bossetti, condannato in appello all’ergastolo per l’omicidio di Yara Gambirasio, non ha solo preso parte ai funerali di Ester Arzuffi, ma ha anche parlato dal pulpito della chiesa della Dorotina, un quartiere di Mozzo, nel Bergamasco.
Il particolare del saluto alla madre, scomparsa sabato dopo una lunga malattia, è riportato dal sito del Corriere della Sera: il presunto assassino della ragazzina di Brembate, scomparsa nel novembre 2010, avrebbe concluso il suo discorso con un “grazie mamma”.
Alle esequie hanno preso parte anche la moglie Marita Comi e la sorella dell’uomo, Laura Letizia Bossetti, che sia all’arrivo che alla fine della cerimonia funebre hanno lasciato la chiesa evitando di parlare con i giornalisti. C’è stato anche qualche momento di tensione tra un’amico della famiglia e una troupe televisiva perché l’uomo, che ha usato anche parole minacciose, non voleva che si riprendesse l’uscita del feretro e dei presenti.
La volontà della famiglia sono state affidata a don Giulio Albani che mezz’ora prima della messa si è avvicinato a giornalisti, fotografi e cameramen per comunicare che il funerale si sarebbe svolto “a porte chiuse, riservato ai familiari”. Bossetti, nel 2015, aveva preso parte anche ai funerali del padre Giovanni, scomparso nel giorno di Natale. In quell’occasione aveva detto: “Senza genitori non si è nessuno”.