“Una cosa è cambiata in questi anni: che ci sono sette colleghi in meno”. Nella mattinata di dibattiti prima del concertone del pomeriggio a Taranto per l’Uno Maggio Libero e Pensante, la testimonianza di Mirko, operaio all’Ilva. “Morti sul lavoro in un impianto che era sotto sequestro: ci hanno detto che si chiamano morti bianche perché non c’è una mano che uccide direttamente. Io continuo ad andare a funerali di colleghi che muoiono di tumore. Gli impianti ci crollano in testa ma bisogna continuare a produrre. Noi lo sappiamo chi passa sui cadaveri degli operai. È lo Stato”
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione