“Ho iniziato a vedere porno sul web quando avevo 13 anni. A scuola durante la ricreazione tutti i miei compagni parlavano di pratiche e termini sessuali di cui non avevo mai sentito parlare. Per questo sono andata a cercarli sui siti porno – ha spiegato la pornostar inglese nel documentario Jade, why I chose porn – È stata davvero la curiosità ad aprirmi un mondo. Siamo la generazione che è cresciuta con Internet e con la pornografia online"
“La carriera nel porno mi ha fatto maturare come donna”. Parola di Carly Rae Summers, inglese di Manchester, 25 anni, occhi azzurri, capelli biondi, e una ricca ed armoniosa quantità di piercing tra naso, orecchie e lingua. La studentessa Jade ligia e serissima, che aveva già in tasca la laurea universitaria per entrare nel magico mondo del fashion, ha improvvisamente cambiato idea. Blowjob, gonzo movie, qualche sculacciata, e soprattutto un canale privato personalissimo – House of Rae – dove Carly Rae soddisfa ogni possibile curiosità degli spettatori del porno contemporaneo. “Amo il mio lavoro, ha cambiato la mia vita in meglio”, ha spiegato la ragazza in una lunga intervista alla BBC che è poi diventata un documentario: Jade, why I chose porn.
E se la carriera di una giovane pornostar potrebbe risultae apparentemente lineare, il recente passato di Jade sembra essere uscito da un complesso scontro generazionale tutto in famiglia. “Mi sono ribellata ad un’educazione asfissiante e deprimente che mi era stata imposta dai miei genitori”, ricorda Jade/Carly. “I miei erano così severi su tutto ciò che facevo che la ribellione ad essi è stata naturale”. Eppure a sentire la bionda Jade emerge il curriculum vitae online di qualsiasi adolescente di oggi: “Ho iniziato a vedere porno sul web quando avevo 13 anni. A scuola durante la ricreazione tutti i miei compagni parlavano di pratiche e termini sessuali di cui non avevo mai sentito parlare. Per questo sono andata a cercarli sui siti porno – ha spiegato la pornostar inglese – È stata davvero la curiosità ad aprirmi un mondo. Siamo la generazione che è cresciuta con Internet e con la pornografia online. Per la nostra fascia d’età è un fatto ‘normale’ ”.
Meno normale l’aggressione sessuale subita a 16 anni, quando ancora non aveva avuto la prima esperienza anche solo nel baciare un ragazzo. Fatto che però porta ad uno strano cortocircuito psicologico. Carly Rae inizia così a covare per anni il desiderio di far parte dell’industria del prono. “Capita che i ragazzi eccedano oltre i limiti quando si tratta di sesso però, per quel che mi riguarda, dopo quell’episodio ho fatto sesso in quantità e ho pensato che ne è valsa la pena”. 2013, anno d’inizio della carriera con AssTraffic: Carly Rae. “Quando sono entrata in questo mondo c’erano persone che mi dicevano che ero bellissima. Questi complimenti mi hanno portato fuori dal mio guscio, mi hanno fatto credere di più in me stessa, più di quanto avessi mai fatto prima. Il porno mi ha dato indipendenza e autostima”. Infine, nelle immagini del documentario della BBC tra un appuntamento in webcam e un set fotografico Jade spiega un segreto dell’attuale firmamento delle star a luci rosse: “Sono l’ultima persona che uno pensa lavori nell’industria per adulti. Spesso però sono le ragazze che non ti aspetti a fare sesso per vivere, magari come una di quelle studentesse silenziose che vedevi sedute in biblioteca con un libro davanti agli occhi per arrivare alla laurea”.