A quasi due mesi dal 4 marzo, Lega e 5 stelle, che hanno vinto le elezioni, mantengono in carica il governo Gentiloni che continua nelle politiche precedenti. In particolare, per l’anno in corso, ha approvato il Documento Economico e Finanziario che conferma le politiche già definite e prevede l’aumento dell’Iva per fine anno.
La seconda cosa che hanno fatto Lega e 5 stelle è di mantenere in vita la legge Fornero. In Parlamento esiste una chiara maggioranza di parlamentari eletti su un programma che aboliva la riforma Fornero: perché non l’hanno fatto? Nessuno impediva ai deputati di Lega e 5 stelle di presentare una proposta di legge per l’abolizione della Fornero: non pervenuto.
Adesso, aspettando la direzione del Pd che vedremo se ci riserva qualche colpo di scena, si è aperta la partita vera, che non sono le elezioni. Quella delle elezioni pare essere una bufala, visto che anche Matteo Salvini, se da un lato chiede le elezioni, dall’altra dice che bisogna riformare la legge elettorale. E’ evidente che per rifare la legge elettorale serve del tempo e quindi la richiesta di elezioni subito è finta.
La cosa più probabile è quindi che si vada ad un qualche governicchio (che continui Gentiloni o ce ne sia uno nuovo poco importa) che abbia il compito di garantire il percorso delle riforme. Ma Renzi ha già detto che un sistema maggioritario si può fare solo se c’è una Camera sola perché altrimenti il rischio di avere maggioranze diverse in Camera e Senato diventa consistente. Questo significa che oltre a proseguire le stesse politiche economiche che stanno massacrando il popolo italiano, nelle prossime settimane rientrerà dalla finestra la discussione sulla manomissione della Costituzione che era uscita dalla porta con la vittoria dei NO nel referendum del 4 dicembre 2016, quello clamorosamente perso da Renzi.
Il risultato delle elezioni vinte da Salvini e 5 stelle rischia quindi di essere la riproposizione della manomissione della Costituzione bocciata dal popolo italiano oltre che la prosecuzione delle politiche economiche liberiste odiate dal popolo italiano.
Siamo al paradosso: gli italiani hanno votato malissimo ma hanno votato per cambiare. Il risultato è che la palese malafede dei vincitori – Salvini e 5 stelle – e le loro promesse prive di fondamento, rischiano di produrre le riforme costituzionali antidemocratiche che volevano coloro che dalle urne sono stati sconfitti: Renzi e Berlusconi.
Vedremo. Noi di Rifondazione Comunista e di Potere al Popolo intanto lavoriamo affinché le istanze sociali condivise dalla maggioranza degli italiani possano entrare nel Parlamento, visto che non le hanno portate i leghisti e i grillini: abolizione immediata della legge Fornero e tassa sulle grandi ricchezze per dar vita ad un bel reddito minimo per tutti coloro che non hanno i soldi per vivere.