Il garante del Movimento 5 stelle, intervistato dal mensile francese Putsch, è tornato a parlare della consultazione da fare tra i cittadini per decidere il ruolo dell'Italia nell'Unione europea. Il capo politico ha replicato dicendo che non ci sono novità e i grillini continuano sulla stessa posizione: "Cambiare tutto"
“Ho proposto un referendum per la zona Euro. Voglio che il popolo italiano si esprima. Il popolo è d’accordo? C’è un piano B? Bisogna uscire o no dall’Europa?” Beppe Grillo, intervistato dal mensile Putsch, è tornato a parlare di consultazioni tra i cittadini per decidere il ruolo dell’Italia nell’Unione europea. E se il primo ad attaccarlo è stato Matteo Renzi (“M5s fa le capriole“), poco dopo è intervenuto anche Luigi Di Maio ribadendo che la linea politica sul tema non cambia: “Grillo è uno spirito libero“, ha detto. Mentre gli occhi sono puntati sul Colle in attesa delle prossime evoluzioni e per capire se e quando si tornerà al voto, il garante M5s è tornato a rilasciare interviste dal tema politico.
L’idea del referendum sull’Euro è stata in passato una delle proposte del Movimento, ma negli ultimi tempi Di Maio l’ha definita “extrema ratio” e abbandonato l’ipotesi. “Grillo è uno spirito libero e lo conosciamo tutti: ma la linea sull’Europa e sull’euro resta sempre quella: cambiare tutto”, ha detto arrivando a Montecitorio. E ha aggiunto: “Per cambiare ce lo devono far fare. Escludere M5s dal governo significa escludere i cittadini dalle decisioni e non solo su l’Europa e sull’euro ma su chi deve governare. Insomma non si deve tradire il voto degli italiani”. La linea più atlantica ed europeista è stata ribadita anche al termine del primo giro di consultazioni, proprio in funzione di dare segnali rassicuranti a Sergio Mattarella. Ma ha anche avuto evoluzioni a Bruxelles, dove la delegazione M5s sta valutando di iniziare un dialogo per formare il gruppo nel 2019 con En Marche del francese Emmanuel Macron.
Grillo nell’intervista al giornale francese ha rispiegato la sua visione della questione, ribadendo la necessità di chiedere l’opinione dei cittadini. “Tutti i trattati che sono stati firmati erano giusti”, ha detto Grillo intervistato dal giornale francese Putsch, “ma sono stati deformati dai regolamenti. In seno al Movimento 5 stelle abbiamo riflettuto su 7 punti come il Patto di bilancio europeo, l’eurobond, l’euro-obbligazione o la condivisione del debito. Se siamo un’unione di Paesi, dobbiamo condividere. Perché ci sono due economie, quella del nord e quella del sud. E noi, gli italiani, siamo nel sud”.
Nel colloquio pubblicato online, Grillo ha anche parlato di un colpo di Stato in Italia. “La legge elettorale è stata decisa attorno a un tavolo per impedirci di governare”, ha detto. “Allora che cos’è la democrazia? Io non lo so, ma la democrazia dovrebbe consentire a chi raccoglie la maggioranza dei voti di governare. Oggi siamo in post-democrazia. C’è stato un colpo di stato alla rovescia. Si è usata la democrazia per distruggerla. Di fatto, a causa di una legge elettorale ci siamo ritrovati – già lo sapevamo – in un’impasse”.