Milano va a lezione d’aikido. Sconfiggere il bullismo imparando a respirare
Dalle cronache del bullismo al clima da guerra civile che ha accompagnato le ultime elezioni, il conflitto emerge come il tema centrale della nostra società, come un tratto distintivo, che connota sempre di più anche i comportamenti minimi quotidiani. A Milano, il bullismo contro professori, immigrati, gay è diventato un fenomeno talmente diffuso che l’assessore Pierfrancesco Majorino ha deciso di lanciare fra i giovani una vera e propria campagna di sensibilizzazione, specie contro il bullismo sui gay che viene “animato” sul web da alcune frange della destra fascista.
“Lavoravo in una agenzia di collocamento e ricevevo dei disoccupati – racconta Hélène – spesso arrivava gente molto nervosa e se ricevevano un rifiuto spesso reagivano con violenza. Tutti quelli che avevano svolto quel ruolo prima di me, avevano preso dei colpi telefono in faccia, dei pugni , degli schiaffi, dei vaffanculo. Così ho deciso di concentrarmi sulla gente e mi son detta ‘beh cercherò di sentire’, di utilizzare quello che mi ha insegnato Itsuo Tsuda‘. Quando arrivavano già aggressivi lo sentivo prima che entrassero, e gli andavo incontro. Ricordo un giovane molto alto, forte e grosso che nessuno dei miei colleghi voleva accogliere perché era minaccioso e già altre volte aveva scaraventato delle sedie attraverso l’ufficio. Appena arrivava, io ‘sentivo’ già tutto questo e cercavo di ‘assorbirlo’ con delle parole o dei gesti. Gli dicevo subito: ‘Lei è il prossimo. Ci occupiamo subito di lei’. Magari gli mostravo un nuovo prospetto, gli offrivo un caffè e gli dicevo: ‘Guardi sto parlando con un’altra persona ma fra due minuti sarò da lei’. Senza questo approccio, che Tsuda mi ha insegnato e che chiamava ‘inspirare l’attacco’ mi sarei presa anche io un telefono sulla testa”.
Hélène , che abita a Parigi, è un’allieva anziana di Itsuo Tsuda un “philosophe” (così si definiva) di origine giapponese che a Parigi tra il 1969 e i 1983 insegnò una forma di aikido che oggi può essere considerata “eretica” rispetto a quello che si pratica nella stragrande maggioranza delle palestre federali. Dozzine di corsi di arti marziali nascono con la promessa “Venite donne, vi insegnamo l’autodifesa”; bene, Tsuda spiegava che se al momento del bisogno ti si blocca il plesso (cioè il respiro) non c’è tecnica di autodifesa che aiuti. Anche se avesse una pistola nella borsetta, la vittima di una molestia o di un’aggressione non sarebbe in grado di usarla perché resterebbe paralizzata.
“È insito nella natura umana che la nostra attenzione si fissi quando ci si confronta con un pericolo imminente” scrive in uno dei libri tradotti in Italia da Giovanni Frova “la fissazione ci inchioda, ci paralizza e ci priva delle nostre risorse abituali. Ciò che infastidisce è che più si cerca di liberarsi dalla fissazione, più la fissazione diventa tenace. È una situazione assurda, in cui la volontà di non aver paura ci porta ad una fissazione sulla paura”.
Tsuda diceva che il suo aikido “non è né uno sport né un arte marziale”. “Sappiamo cosa sia uno sport; è un esercizio dei muscoli volontari. Ci si sottopone alle regole del gioco. La competizione ci stimola ad ottenere la vittoria, ma non mira alla distruzione o all’annientamento dell’avversario”. Tsuda compara le competizioni regolate dello sport con i duelli senza scampo dei samurai: “Immaginiamo per un attimo la presenza di questi uomini, che vivevano nella costante coscienza della morte. È vero che i rapporti tra loro erano ben regolamentati, cortesi. Ma ciò non impediva loro di battersi fino alla morte per diverse ragioni. Non potevano indietreggiare, senza disonorarsi, di fronte ad una sfida. Non potevano dare forfait come in uno sport. Le possibilità di imboscate non erano escluse, neanche nell’oscurità più completa. Un’esitazione di una frazione di secondo poteva essere fatale. La tensione in cui erano obbligati a vivere non si potrebbe immaginare ai giorni nostri”.
Tsuda parte da questa “tensione estrema” per chiedersi come facessero ad affrontarla e a uscirne personaggi come Mihamoto Musashi, che sopravvisse oltre 60 duelli mortali. “Mi è stato raccontato il caso di un acrobata provetto a cui era stato chiesto come aveva potuto evitare incidenti gravi” scrive ancora Tsuda “Ha risposto: ‘Quando manco la presa, mi lascio cadere come una vecchia calza sporca’. Ecco il segreto. È facile da capire. Però la messa in pratica è la cosa più difficile da fare perché le persone si irrigidiscono automaticamente per la paura. La contrazione involontaria si rinforza nella misura in cui l’immaginazione si riempie di paura. La paura non rimane soltanto nella testa. Paralizza tutto il corpo. Soprattutto i polsi perdono morbidezza e le braccia si desensibilizzano”.
Tsuda trova nel respiro, nella capacità di continuare a respirare, ciò che permette di affrontare una situazione di pericolo senza restare paralizzati dalla paura. È il respiro che consente di ritrovare quella spontaneità – che avevamo da bambini e che abbiamo perso per “difenderci” dalla società e dagli altri – che ti consente di spostarti in tempo se vedi una tegola che ti cade sulla testa.
Tsuda non eludeva il “problema” del conflitto ma cercava una via d’uscita, una soluzione che non fosse nel segno della competizione, dello scontro fra “vincitori” e “vinti” senza proporre un “movimento concordato” in cui entrambi i partner collaborano gentilmente come in una lezione di tango. Anche perché l’aikido di Tsuda si confronta continuamente con l’imprevisto. Gli attacchi sono attacchi (come quelli che ogni giorno ci propone la vita quotidiana) e se il suo aikido può essere definito una “filosofia pratica” è proprio perché insegna in qualche modo a “negoziare con l’imprevisto”, insomma ad accettare di perdere il controllo sul corso degli avvenimenti; come l’acrobata di cui sopra.
Tsuda diceva che continuava a praticare aikido da 30 anni per vuotarsi la testa e per mantenere una certa mobilità delle anche. Nel suo aikido non su usa la forza, non ci sono competizioni e non ci sono “dan” (cioè gradi) perché “non è possibile assegnare il 3° dan di vuoto mentale“. Mettendo da parte ogni ossessione marziale, ogni promessa di farvi diventare come Bruce Lee, questo filosophe che iniziò a praticare a 43 anni (l’età in cui si abbandonano molti sport) ha creato una pratica che permette innanzitutto di stabile una relazione (direi un “dialogo fisico”) con persone di tutte le età – dai 7 ai 77 anni e oltre – e di tutte le provenienze trovando un terreno comune. Quello che Tsudà chiama appunto “respirazione”.
In una società che venera i furbi e i vincenti, applaude (su Youtube) bulli e prevaricatori e celebra i palestrati dei reality, il pensiero di Tsuda può essere una boccata d’aria fresca. Di tutto ciò si parlerà giovedì 10 maggio all’Arci Bellezza di Milano con Giovanni Frova, che ha tradotto in italiano dieci libri di Tsuda per Luni Editore e dopo la proiezione di un filmato, sarà anche possibile provare sul tatami.
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico
La Redazione
Mosca, 19 feb. (Adnkronos) - "E' necessario ripulire l'eredità dell'amministrazione Biden, che ha fatto di tutto per distruggere anche i primi accenni alle fondamenta stesse di una partnership a lungo termine tra i nostri Paesi". Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov parlando alla Duma all'indomani dei colloqui di Riad, commentando la possibilità di una cooperazione strategica tra Russia e Stati Uniti e aggiungendo che potrebbero essere create le condizioni per colloqui sulla sicurezza e sulla stabilità strategica tra i Paesi.
Roma, 19 feb. (Adnkronos) - "Il partito di Giorgia Meloni é nei guai fino al collo e la maggioranza spaccata platealmente come dimostra la dissociazione di Forza Italia dalla conferenza stampa dei suoi alleati. Dagli assetti europei alla guerra in Ucraina allo spionaggio con Paragon, dalle parti di Fratelli d’Italia non sanno dove girarsi e allora attaccano l’ex presidente Conte. Era evidente fin dall’inizio l’intento da parte della destra di usare a fini politici la commissione parlamentare sul Covid, ora il re è nudo”. Così Luana Zanella, capogruppo di Avs alla Camera.
Roma, 19 feb. (Adnkronos) - “Stamane alcuni ragazzi sulle scale di Montecitorio hanno gettato dei sacchetti con del cibo che la Gdo cestina ogni giorno per richiamare la nostra attenzione sul Giusto Prezzo e sul fatto che il cibo di qualità sia un privilegio per pochi, al contrario di quello che il Ministro dell’agricoltura Lollobrigida sostiene". Così il capogruppo Pd in commissione Agricoltura e segretario di Presidenza della Camera
"Mentre solo pochi giorni fa dichiaravano sullo spreco alimentare e sull’importanza di evitarlo, oggi che fanno i Presidenti di Camera e Senato? Fontana li accusa di atti vandalici e La Russa lo ha definito un atto vile. Ma ci rendiamo conto? Questi sarebbero atti vili e vandalici? E cosa facciamo noi per alleviare le sofferenze di quei produttori che nonostante l’inflazione e il caro prezzi non ricevono soldi in più? Cosa facciamo per quei consumatori costretti a rinunciare a proteine e carboidrati, al cibo sano e sostenibile perché troppo costoso? E soprattutto cosa diciamo a dei ragazzi che ci richiamano con parole pulite e striscioni corretti a dare delle risposte concrete senza offendere nessuno?".
"La maggioranza e il governo, il ministro Lollobrigida che oggi attendiamo in Aula dovrebbero rispondere su questo non offendere dei giovani innocenti che si preoccupano giustamente del nostro e loro futuro!”.
Roma, 19 feb. (Adnkronos) - "Picierno è una signora che ogni mattina si sveglia pensando a una sciocchezza da dire sul Movimento 5 Stelle. Picierno è un'infiltrata dei fascisti nella sinistra. Chiede più guerra, più armi, più povertà, più morti: non ha nulla a che vedere con la sinistra. E' un'infiltrata dei fascisti. Cosa ha in comune con la sinistra chi chiede più armi e più povertà? Picierno lo chiede in ogni situazione". Lo ha detto l'eurodeputato M5S, Gaetano Pedullà, a L'Aria che Tira su La7.
Palermo, 19 feb. (Adnkronos) - E' stato solo momentaneo lo stop della colata lavica di ieri pomeriggio sull'Etna. Come conferma all'Adnkronos Giuseppe Salerno, dell'Osservatorio etneo dell'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia, "la colata lavica è attiva" e prosegue, "e attualmente c'è una eruzione in corso". La colata lavica continua così ad avanzare lentamente lungo il fianco occidentale dell'Etna in direzione Sud-Ovest, attestandosi intorno a 1.800 metri di quota.
Intanto, sui paesini intorno al vulcano continua a 'piovere' cenere lavica. È l'effetto dell'eruzione sommitale in corso sul vulcano attivo più alto d'Europa con una bocca effusiva che si è aperta, l'8 febbraio scorso, a quota 3.050 metri, alla base del cratere Bocca Nuova.
Roma, 19 feb. (Adnkronos) - "Non so se è chiara la gravità di quello che sta accadendo, ma temo proprio di no. Provo a mettere brevemente in fila i fatti per spiegarlo". Lo scrive Matteo Orfini del Pd sui social.
"Come noto, un software spia (Graphite, prodotto dalla azienda Paragon) è stato utilizzato per spiare attivisti politici e giornalisti come il direttore di Fanpage, Francesco Cancellato. Quando è emersa la notizia il governo ha negato ogni responsabilità. Ul Guardian ha scritto che a causa dell'uso improprio l'azienda Paragon aveva sospeso il contratto col nostro paese. Il ministro Ciriani ha detto in parlamento che non era vero, e che il software era ancora pienamente operativo. Due giorni dopo le dichiarazioni di Ciriani una nota del governo comunicava la sospensione dell'uso del software stabilita d'intesa con la società che lo produce per consentire approfondimenti sulle violazioni. In realtà a quanto pare la sospensione è stata voluta dalla società produttrice a fronte di un uso improprio del software (quindi Ciriani aveva mentito al Parlamento)".
"Ma chi è in possesso del software? I servizi segreti e le varie polizie giudiziarie che operano per conto delle procure. I servizi hanno smentito risolutamente di aver utilizzato illegalmente il software per spiare giornalisti. Le procure possono utilizzarlo solo per reati gravissimi e onestamente pare assai poco realistico che il direttore di Fanpage sia sotto indagine per terrorismo internazionale. Resta dunque una sola ipotesi, ovvero che sia stato utilizzato illegalmente e autonomamente da un corpo di polizia giudiziaria. Ma quale? Praticamente tutti i corpi di polizia hanno smentito di aver utilizzato lo spyware per intercettare giornalisti e attivisti. A parte uno: la polizia penitenziaria".
"Le opposizioni hanno chiesto chiarimenti al governo che non ha risposto. Oggi alla Camera era previsto il question time, ovvero la sessione in cui i gruppi parlamentari interrogano il governo e i ministri hanno l'obbligo di rispondere. Pd e Iv avevano previsto di chiedere se la polizia penitenziaria avesse accesso o meno allo spyware in questione. Il quesito era stato ritenuto ammissibile dalla presidenza della Camera. Ieri il governo ha fatto sapere che non intende rispondere perché le informazioni sono "classificate", ovvero non divulgabili".
"E' falso -prosegue Orfini-, perché non c'è nulla di classificato nel rispondere si o no a una domanda semplice e trasparente come quella che abbiamo fatto. Sapere se la penitenziaria ha in dotazione il software è una domanda lecita a cui basta rispondere si o no. La polizia penitenziaria dipende dal ministero di giustizia di Nordio. E la delega specifica la ha Delmastro. Voi capite che visti i precedenti dei due la vicenda diventa ancora più inquietante. Un software in dotazione al governo è stato utilizzato illegalmente per spiare giornalisti e attivisti".
"Il governo invece di fare chiarezza e difendere chi è stato spiato illegalmente, sta utilizzando tutti gli strumenti possibili per insabbiare questa vicenda gravissima. E per evitare di rispondere. Il che, in tutta onestà, non fa che aumentare i dubbi e i sospetti. Ah, ovviamente la Meloni è sparita anche in questo caso".
Seul, 19 feb. (Adnkronos/Dpa/Europa Press) - Le autorità di Seul si sono dette disponibili ad accogliere i soldati nordcoreani che sono stati catturati sul territorio ucraino mentre combattevano assieme alle truppe russe e che intendono disertare. Lo ha annunciato il ministero degli Esteri della Corea del Sud in un comunicato in cui precisa che "i soldati nordcoreani sono cittadini sudcoreani secondo la Costituzione. Rispettare la volontà di questi individui è conforme al diritto internazionale".
Secondo le ultime informazioni, numerosi soldati nordcoreani sono rimasti feriti durante il conflitto, dopo essere stati schierati a sostegno della Russia nel quadro dell’accordo di difesa strategica raggiunto l’anno scorso tra il presidente russo Vladimir Putin e il leader nordcoreano Kim Jong Un. Le autorità ucraine hanno annunciato la cattura di due soldati nordcoreani che combattevano a fianco delle truppe russe nella provincia russa di Kursk, dove Kiev ha lanciato un'operazione militare l'estate scorsa. Il governo di Kiev ha proposto di restituirli alla Corea del Nord nel caso Pyongyang fosse disposta a facilitare uno scambio con i soldati ucraini attualmente detenuti in Russia.
Da parte sua, il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, ha stimato che circa 4.000 soldati nordcoreani siano stati uccisi o feriti a Kursk, anche se il numero non è stato verificato. L'annuncio del governo sudcoreano arriva dopo che un soldato ha dichiarato in un'intervista al quotidiano 'Chosun Ilbo' l'intenzione di chiedere asilo alla Corea del Sud. Il ministero sostiene adesso che "non dovrebbero essere rimandati in un luogo dove potrebbero essere perseguitati".
Mimmo Lombezzi
Giornalista, vignettista
Cultura - 6 Maggio 2018
Milano va a lezione d’aikido. Sconfiggere il bullismo imparando a respirare
Dalle cronache del bullismo al clima da guerra civile che ha accompagnato le ultime elezioni, il conflitto emerge come il tema centrale della nostra società, come un tratto distintivo, che connota sempre di più anche i comportamenti minimi quotidiani. A Milano, il bullismo contro professori, immigrati, gay è diventato un fenomeno talmente diffuso che l’assessore Pierfrancesco Majorino ha deciso di lanciare fra i giovani una vera e propria campagna di sensibilizzazione, specie contro il bullismo sui gay che viene “animato” sul web da alcune frange della destra fascista.
“Lavoravo in una agenzia di collocamento e ricevevo dei disoccupati – racconta Hélène – spesso arrivava gente molto nervosa e se ricevevano un rifiuto spesso reagivano con violenza. Tutti quelli che avevano svolto quel ruolo prima di me, avevano preso dei colpi telefono in faccia, dei pugni , degli schiaffi, dei vaffanculo. Così ho deciso di concentrarmi sulla gente e mi son detta ‘beh cercherò di sentire’, di utilizzare quello che mi ha insegnato Itsuo Tsuda‘. Quando arrivavano già aggressivi lo sentivo prima che entrassero, e gli andavo incontro. Ricordo un giovane molto alto, forte e grosso che nessuno dei miei colleghi voleva accogliere perché era minaccioso e già altre volte aveva scaraventato delle sedie attraverso l’ufficio. Appena arrivava, io ‘sentivo’ già tutto questo e cercavo di ‘assorbirlo’ con delle parole o dei gesti. Gli dicevo subito: ‘Lei è il prossimo. Ci occupiamo subito di lei’. Magari gli mostravo un nuovo prospetto, gli offrivo un caffè e gli dicevo: ‘Guardi sto parlando con un’altra persona ma fra due minuti sarò da lei’. Senza questo approccio, che Tsuda mi ha insegnato e che chiamava ‘inspirare l’attacco’ mi sarei presa anche io un telefono sulla testa”.
Hélène , che abita a Parigi, è un’allieva anziana di Itsuo Tsuda un “philosophe” (così si definiva) di origine giapponese che a Parigi tra il 1969 e i 1983 insegnò una forma di aikido che oggi può essere considerata “eretica” rispetto a quello che si pratica nella stragrande maggioranza delle palestre federali. Dozzine di corsi di arti marziali nascono con la promessa “Venite donne, vi insegnamo l’autodifesa”; bene, Tsuda spiegava che se al momento del bisogno ti si blocca il plesso (cioè il respiro) non c’è tecnica di autodifesa che aiuti. Anche se avesse una pistola nella borsetta, la vittima di una molestia o di un’aggressione non sarebbe in grado di usarla perché resterebbe paralizzata.
“È insito nella natura umana che la nostra attenzione si fissi quando ci si confronta con un pericolo imminente” scrive in uno dei libri tradotti in Italia da Giovanni Frova “la fissazione ci inchioda, ci paralizza e ci priva delle nostre risorse abituali. Ciò che infastidisce è che più si cerca di liberarsi dalla fissazione, più la fissazione diventa tenace. È una situazione assurda, in cui la volontà di non aver paura ci porta ad una fissazione sulla paura”.
Tsuda diceva che il suo aikido “non è né uno sport né un arte marziale”. “Sappiamo cosa sia uno sport; è un esercizio dei muscoli volontari. Ci si sottopone alle regole del gioco. La competizione ci stimola ad ottenere la vittoria, ma non mira alla distruzione o all’annientamento dell’avversario”. Tsuda compara le competizioni regolate dello sport con i duelli senza scampo dei samurai: “Immaginiamo per un attimo la presenza di questi uomini, che vivevano nella costante coscienza della morte. È vero che i rapporti tra loro erano ben regolamentati, cortesi. Ma ciò non impediva loro di battersi fino alla morte per diverse ragioni. Non potevano indietreggiare, senza disonorarsi, di fronte ad una sfida. Non potevano dare forfait come in uno sport. Le possibilità di imboscate non erano escluse, neanche nell’oscurità più completa. Un’esitazione di una frazione di secondo poteva essere fatale. La tensione in cui erano obbligati a vivere non si potrebbe immaginare ai giorni nostri”.
Tsuda parte da questa “tensione estrema” per chiedersi come facessero ad affrontarla e a uscirne personaggi come Mihamoto Musashi, che sopravvisse oltre 60 duelli mortali. “Mi è stato raccontato il caso di un acrobata provetto a cui era stato chiesto come aveva potuto evitare incidenti gravi” scrive ancora Tsuda “Ha risposto: ‘Quando manco la presa, mi lascio cadere come una vecchia calza sporca’. Ecco il segreto. È facile da capire. Però la messa in pratica è la cosa più difficile da fare perché le persone si irrigidiscono automaticamente per la paura. La contrazione involontaria si rinforza nella misura in cui l’immaginazione si riempie di paura. La paura non rimane soltanto nella testa. Paralizza tutto il corpo. Soprattutto i polsi perdono morbidezza e le braccia si desensibilizzano”.
Tsuda trova nel respiro, nella capacità di continuare a respirare, ciò che permette di affrontare una situazione di pericolo senza restare paralizzati dalla paura. È il respiro che consente di ritrovare quella spontaneità – che avevamo da bambini e che abbiamo perso per “difenderci” dalla società e dagli altri – che ti consente di spostarti in tempo se vedi una tegola che ti cade sulla testa.
Tsuda non eludeva il “problema” del conflitto ma cercava una via d’uscita, una soluzione che non fosse nel segno della competizione, dello scontro fra “vincitori” e “vinti” senza proporre un “movimento concordato” in cui entrambi i partner collaborano gentilmente come in una lezione di tango. Anche perché l’aikido di Tsuda si confronta continuamente con l’imprevisto. Gli attacchi sono attacchi (come quelli che ogni giorno ci propone la vita quotidiana) e se il suo aikido può essere definito una “filosofia pratica” è proprio perché insegna in qualche modo a “negoziare con l’imprevisto”, insomma ad accettare di perdere il controllo sul corso degli avvenimenti; come l’acrobata di cui sopra.
Tsuda diceva che continuava a praticare aikido da 30 anni per vuotarsi la testa e per mantenere una certa mobilità delle anche. Nel suo aikido non su usa la forza, non ci sono competizioni e non ci sono “dan” (cioè gradi) perché “non è possibile assegnare il 3° dan di vuoto mentale“. Mettendo da parte ogni ossessione marziale, ogni promessa di farvi diventare come Bruce Lee, questo filosophe che iniziò a praticare a 43 anni (l’età in cui si abbandonano molti sport) ha creato una pratica che permette innanzitutto di stabile una relazione (direi un “dialogo fisico”) con persone di tutte le età – dai 7 ai 77 anni e oltre – e di tutte le provenienze trovando un terreno comune. Quello che Tsudà chiama appunto “respirazione”.
In una società che venera i furbi e i vincenti, applaude (su Youtube) bulli e prevaricatori e celebra i palestrati dei reality, il pensiero di Tsuda può essere una boccata d’aria fresca. Di tutto ciò si parlerà giovedì 10 maggio all’Arci Bellezza di Milano con Giovanni Frova, che ha tradotto in italiano dieci libri di Tsuda per Luni Editore e dopo la proiezione di un filmato, sarà anche possibile provare sul tatami.
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Mosca, 19 feb. (Adnkronos) - "E' necessario ripulire l'eredità dell'amministrazione Biden, che ha fatto di tutto per distruggere anche i primi accenni alle fondamenta stesse di una partnership a lungo termine tra i nostri Paesi". Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov parlando alla Duma all'indomani dei colloqui di Riad, commentando la possibilità di una cooperazione strategica tra Russia e Stati Uniti e aggiungendo che potrebbero essere create le condizioni per colloqui sulla sicurezza e sulla stabilità strategica tra i Paesi.
Roma, 19 feb. (Adnkronos) - "Il partito di Giorgia Meloni é nei guai fino al collo e la maggioranza spaccata platealmente come dimostra la dissociazione di Forza Italia dalla conferenza stampa dei suoi alleati. Dagli assetti europei alla guerra in Ucraina allo spionaggio con Paragon, dalle parti di Fratelli d’Italia non sanno dove girarsi e allora attaccano l’ex presidente Conte. Era evidente fin dall’inizio l’intento da parte della destra di usare a fini politici la commissione parlamentare sul Covid, ora il re è nudo”. Così Luana Zanella, capogruppo di Avs alla Camera.
Roma, 19 feb. (Adnkronos) - “Stamane alcuni ragazzi sulle scale di Montecitorio hanno gettato dei sacchetti con del cibo che la Gdo cestina ogni giorno per richiamare la nostra attenzione sul Giusto Prezzo e sul fatto che il cibo di qualità sia un privilegio per pochi, al contrario di quello che il Ministro dell’agricoltura Lollobrigida sostiene". Così il capogruppo Pd in commissione Agricoltura e segretario di Presidenza della Camera
"Mentre solo pochi giorni fa dichiaravano sullo spreco alimentare e sull’importanza di evitarlo, oggi che fanno i Presidenti di Camera e Senato? Fontana li accusa di atti vandalici e La Russa lo ha definito un atto vile. Ma ci rendiamo conto? Questi sarebbero atti vili e vandalici? E cosa facciamo noi per alleviare le sofferenze di quei produttori che nonostante l’inflazione e il caro prezzi non ricevono soldi in più? Cosa facciamo per quei consumatori costretti a rinunciare a proteine e carboidrati, al cibo sano e sostenibile perché troppo costoso? E soprattutto cosa diciamo a dei ragazzi che ci richiamano con parole pulite e striscioni corretti a dare delle risposte concrete senza offendere nessuno?".
"La maggioranza e il governo, il ministro Lollobrigida che oggi attendiamo in Aula dovrebbero rispondere su questo non offendere dei giovani innocenti che si preoccupano giustamente del nostro e loro futuro!”.
Roma, 19 feb. (Adnkronos) - "Picierno è una signora che ogni mattina si sveglia pensando a una sciocchezza da dire sul Movimento 5 Stelle. Picierno è un'infiltrata dei fascisti nella sinistra. Chiede più guerra, più armi, più povertà, più morti: non ha nulla a che vedere con la sinistra. E' un'infiltrata dei fascisti. Cosa ha in comune con la sinistra chi chiede più armi e più povertà? Picierno lo chiede in ogni situazione". Lo ha detto l'eurodeputato M5S, Gaetano Pedullà, a L'Aria che Tira su La7.
Palermo, 19 feb. (Adnkronos) - E' stato solo momentaneo lo stop della colata lavica di ieri pomeriggio sull'Etna. Come conferma all'Adnkronos Giuseppe Salerno, dell'Osservatorio etneo dell'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia, "la colata lavica è attiva" e prosegue, "e attualmente c'è una eruzione in corso". La colata lavica continua così ad avanzare lentamente lungo il fianco occidentale dell'Etna in direzione Sud-Ovest, attestandosi intorno a 1.800 metri di quota.
Intanto, sui paesini intorno al vulcano continua a 'piovere' cenere lavica. È l'effetto dell'eruzione sommitale in corso sul vulcano attivo più alto d'Europa con una bocca effusiva che si è aperta, l'8 febbraio scorso, a quota 3.050 metri, alla base del cratere Bocca Nuova.
Roma, 19 feb. (Adnkronos) - "Non so se è chiara la gravità di quello che sta accadendo, ma temo proprio di no. Provo a mettere brevemente in fila i fatti per spiegarlo". Lo scrive Matteo Orfini del Pd sui social.
"Come noto, un software spia (Graphite, prodotto dalla azienda Paragon) è stato utilizzato per spiare attivisti politici e giornalisti come il direttore di Fanpage, Francesco Cancellato. Quando è emersa la notizia il governo ha negato ogni responsabilità. Ul Guardian ha scritto che a causa dell'uso improprio l'azienda Paragon aveva sospeso il contratto col nostro paese. Il ministro Ciriani ha detto in parlamento che non era vero, e che il software era ancora pienamente operativo. Due giorni dopo le dichiarazioni di Ciriani una nota del governo comunicava la sospensione dell'uso del software stabilita d'intesa con la società che lo produce per consentire approfondimenti sulle violazioni. In realtà a quanto pare la sospensione è stata voluta dalla società produttrice a fronte di un uso improprio del software (quindi Ciriani aveva mentito al Parlamento)".
"Ma chi è in possesso del software? I servizi segreti e le varie polizie giudiziarie che operano per conto delle procure. I servizi hanno smentito risolutamente di aver utilizzato illegalmente il software per spiare giornalisti. Le procure possono utilizzarlo solo per reati gravissimi e onestamente pare assai poco realistico che il direttore di Fanpage sia sotto indagine per terrorismo internazionale. Resta dunque una sola ipotesi, ovvero che sia stato utilizzato illegalmente e autonomamente da un corpo di polizia giudiziaria. Ma quale? Praticamente tutti i corpi di polizia hanno smentito di aver utilizzato lo spyware per intercettare giornalisti e attivisti. A parte uno: la polizia penitenziaria".
"Le opposizioni hanno chiesto chiarimenti al governo che non ha risposto. Oggi alla Camera era previsto il question time, ovvero la sessione in cui i gruppi parlamentari interrogano il governo e i ministri hanno l'obbligo di rispondere. Pd e Iv avevano previsto di chiedere se la polizia penitenziaria avesse accesso o meno allo spyware in questione. Il quesito era stato ritenuto ammissibile dalla presidenza della Camera. Ieri il governo ha fatto sapere che non intende rispondere perché le informazioni sono "classificate", ovvero non divulgabili".
"E' falso -prosegue Orfini-, perché non c'è nulla di classificato nel rispondere si o no a una domanda semplice e trasparente come quella che abbiamo fatto. Sapere se la penitenziaria ha in dotazione il software è una domanda lecita a cui basta rispondere si o no. La polizia penitenziaria dipende dal ministero di giustizia di Nordio. E la delega specifica la ha Delmastro. Voi capite che visti i precedenti dei due la vicenda diventa ancora più inquietante. Un software in dotazione al governo è stato utilizzato illegalmente per spiare giornalisti e attivisti".
"Il governo invece di fare chiarezza e difendere chi è stato spiato illegalmente, sta utilizzando tutti gli strumenti possibili per insabbiare questa vicenda gravissima. E per evitare di rispondere. Il che, in tutta onestà, non fa che aumentare i dubbi e i sospetti. Ah, ovviamente la Meloni è sparita anche in questo caso".
Seul, 19 feb. (Adnkronos/Dpa/Europa Press) - Le autorità di Seul si sono dette disponibili ad accogliere i soldati nordcoreani che sono stati catturati sul territorio ucraino mentre combattevano assieme alle truppe russe e che intendono disertare. Lo ha annunciato il ministero degli Esteri della Corea del Sud in un comunicato in cui precisa che "i soldati nordcoreani sono cittadini sudcoreani secondo la Costituzione. Rispettare la volontà di questi individui è conforme al diritto internazionale".
Secondo le ultime informazioni, numerosi soldati nordcoreani sono rimasti feriti durante il conflitto, dopo essere stati schierati a sostegno della Russia nel quadro dell’accordo di difesa strategica raggiunto l’anno scorso tra il presidente russo Vladimir Putin e il leader nordcoreano Kim Jong Un. Le autorità ucraine hanno annunciato la cattura di due soldati nordcoreani che combattevano a fianco delle truppe russe nella provincia russa di Kursk, dove Kiev ha lanciato un'operazione militare l'estate scorsa. Il governo di Kiev ha proposto di restituirli alla Corea del Nord nel caso Pyongyang fosse disposta a facilitare uno scambio con i soldati ucraini attualmente detenuti in Russia.
Da parte sua, il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, ha stimato che circa 4.000 soldati nordcoreani siano stati uccisi o feriti a Kursk, anche se il numero non è stato verificato. L'annuncio del governo sudcoreano arriva dopo che un soldato ha dichiarato in un'intervista al quotidiano 'Chosun Ilbo' l'intenzione di chiedere asilo alla Corea del Sud. Il ministero sostiene adesso che "non dovrebbero essere rimandati in un luogo dove potrebbero essere perseguitati".