Il progetto del Consorzio VialedeiMille, che si inaugura lunedì 7 maggio, prevede un laboratorio per imparare a fare il pane e la pizza con un detenuto come insegnante e una tavola rotonda su economia carceraria, welfare e lavoro. Collabora l'Associazione italiana food blogger
Una maratona non-stop gratuita di degustazioni, ricette create dai membri dell’Associazione italiana food blogger e laboratori gratuiti con prodotti fatti dentro e fuori dal carcere da persone che si stanno guadagnando un futuro migliore. Produzioni che raccontano storie di vite legate al cibo ma puntano soprattutto a ridurre i tassi di recidiva e promuovere il riscatto sociale. Si tratta del progetto “Il buono del carcere: cibo, gusto e cultura”, creato dal Consorzio VialedeiMille, che si svolgerà in occasione della Milano Food City (7-12 maggio).
“La valorizzazione del cibo italiano – spiegano a Ilfattoquotidiano.it gli organizzatori del Consorzio costituito da cooperative sociali che lavorano nei penitenziari della Lombardia – passa anche dal carcere. Da tempo nelle case di reclusione si lavora per dare un futuro, e un presente, a chi ha sbagliato e si trova a pagare una pena; molte attività, inoltre, permettono alla persona detenuta di compiere anche un percorso di reinserimento sociale, alternativo al carcere. E molte di queste sono incentrate sul cibo”.
L’inaugurazione dell’evento si tiene presso la sede del Consorzio in Viale dei Mille 1 lunedì 7 maggio dalle 16 con l’appuntamento chiamato A scuola di cucina con le Food Blogger. Altri due appuntamenti in programma si terranno martedì 8 maggio (ore 16-18) con il Laboratorio per imparare a fare il pane e la pizza, dove a insegnare ci sarà un detenuto, e il 9 maggio (a partire dalle 18), sempre presso la sede milanese del Consorzio, si terrà la tavola rotonda dal titolo I frutti del carcere sono maturi: economia carceraria, welfare, lavoro e buona volontà. “Abbiamo pane buono e fresco tutti i giorni, e tutti i giorni anche con una fragranza diversa, che preparano i panettieri del carcere di Opera”, aggiungono i promotori dell’iniziativa.
Si possono trovare anche i biscotti bio della Banda Biscotti di Verbania, il vino eroico, le marmellate e la grappa de Il Gabbiano che crea percorsi di sviluppo in Valtellina insegnando a coltivare terreni terrazzati a chi a vissuto il carcere e sta iniziando una nuova vita, c’è anche la cioccolata di Dolci Libertà e di Calimero, così come birra, grembiuli gourmet, winebag, cartoline d’auguri, abbigliamento e tanto di più. Il Consorzio VialedeiMille offre una selezione di “eccellenze enogastronomiche, alto artigianato e servizi per privati e imprese realizzati all’interno delle più dinamiche carceri italiane, così come fuori, durante percorsi innovativi di reinserimento sociale”.