Escluso il bis di Gentiloni, il capo dello Stato si prepara a scegliere il prossimo presidente del Consiglio. Oltre a Cottarelli, Zingales, Cassese, salgono le quotazioni di due donne: Lucrezia Reichlin ed Elisabetta Belloni. I loro profili hanno quel respiro europeo che aiuterebbe l'Italia durante i vertici di giugno, evocati nel discorso di lunedì. Nella rosa anche Salvatore Rossi e Dario Scannapieco, due nomi noti a Bruxelles
Lucrezia Reichlin in pole, Elisabetta Belloni che entra nella rosa, il bis di Paolo Gentiloni ufficialmente escluso. E poi due figure di chiaro stampo economico come Salvatore Rossi e Dario Scannapieco. Dopo aver tracciato la linea, Sergio Mattarella sfoglia i curriculum per scegliere il prossimo presidente del Consiglio che avrà il difficile compito di andare a cercare una maggioranza in Parlamento e dovrà condurre l’Italia alle elezioni, al massimo in primavera. Nella rosa valutata dal Quirinale che si restringe di ora in ora, visto che il capo dello Stato sceglierà entro mercoledì mattina a chi affidare l’incarico, prende sempre più quota l’idea di sparigliare le carte chiedendo a una donna di guidare il prossimo governo. Non è mai successo nella storia d’Italia.
E Mattarella spera che in qualche modo questo possa avere un impatto forte sull’opinione pubblica spingendo i partiti a non essere ostili nei confronti dell’esecutivo “neutrale”. Tra i nomi in cima alla lista – oltre ai profili già tracciati lunedì, da Cottarelli a Cartabia – c’è Lucrezia Reichlin. Economista, 64 anni, ex direttrice generale alla ricerca della Bce, fino allo scorso aprile membro del cda di Unicredit, Reichlin è figlia di Alfredo, ex partigiano e parlamentare del Pci, e Luciana Castellina, anche lei ex parlamentare del Pci.