Botta e risposta vivace a Otto e Mezzo (La7) tra il giornalista de Il Fatto Quotidiano, Andrea Scanzi, e Gianrico Carofiglio, ex senatore Pd e scrittore. Quest’ultimo, commentando l’intervento di Scanzi, osserva: “Qui il tema è: sì o no a un governo istituzionale per fare alcune cose per un breve periodo?”. “Ma il governo neutrale esiste? Di quale governo si parla?”, chiede il giornalista. Carofiglio continua, concedendosi una battuta sul capogruppo M5S al Senato, Danilo Toninelli: “Lo sgarbo del M5s nei confronti di Mattarella è vistoso, come ha dimostrato il “costituzionalista” Toninelli col suo no detto 30 secondi dopo la fine del discorso del presidente della Repubblica. E’ stato un gesto di cattiva educazione”. “E’ un atto maleducato dal punto di vista della tempistica, ma legittimo sotto il profilo politico” – ribatte Scanzi – “Stai parlando di un governo neutrale, che in realtà sarebbe un governo tecnico e al tempo stesso politico. Chi voterà alla fine questo governo? Se un governo tecnico con un Cassese venisse appoggiato dal centrodestra e dal Pd, quale convenienza avrebbe il M5S? Lega e M5s sono due forze anti-sistema e, se vanno a votare tra due mesi, hanno un match point grosso quanto una casa per fare del male a Berlusconi e a Renzi. Chi glielo fa fare a votare un governicchio? Tu lo faresti per far piacere a Mattarella? Io non ci credo”. Carofiglio ironizza sulla volontà di Di Maio e di Salvini di andare subito al voto, Scanzi osserva: “L’Iva aumenterà anche per i governi precedenti, non perché non si fa il governo. Adesso non facciamo passare che l’Iva aumenta se non si mettono d’accordo Di Maio e Salvini, perché saremmo all’apoteosi”. “No, ma c’è un concorso di cause” – replica l’ex magistrato – “Di fronte all’emergenza il non fronteggiarla, praticando la tecnica del giocatore di baccarà, porta il Paese a sbattere contro il muro. E questo è pericoloso”. “Il rischio c’è” – commenta Scanzi – “ma il problema, secondo me, è che stiamo in una situazione tale per cui qualsiasi decisione è un male. Si tratta di scegliere il male minore. Anche il governo tecnico o neutrale tirerebbe comunque a campare. Basterebbero 5 o 6 persone col raffreddore e cadrebbe il governo”