Ci siamo quasi. Come da facile pronostico la farsa sta per terminare. Il Partito di Di Maio si prepara alla svolta finale: andare al governo con il centrodestra.
Era già tutto ampiamente previsto e scritto.
Il segno intangibile era il canale di comunicazione privilegiato fra Matteo Salvini e Luigi Di Maio per le elezioni dei presidenti delle Camere. Hanno provato a spaccare il Pd (con la solita minoranza che non vedeva l’ora) e a trovare ogni giustificazione possibile ma alla fine il Presidente della Repubblica ha tolto il velo al giochino 5Stelle-Lega.
Le elezioni anticipate in realtà non le voleva nessuno e tantomeno i neo eletti 5stelle e leghisti. Figurarsi Silvio Berlusconi.
Alla fine il governo centrodestra-Di Maio si farà con l’accordo non tanto sotterraneo di Berlusconi.
La formula sarà facile: appoggio esterno o addirittura formale. Finalmente la campagna elettorale snervante ed irritante della Lega e del Partito 5telle finirà.
Memorabili rimarranno le contraddizioni di Di Maio in questi due mesi e mezzo: accuse e elogi alle stesse persone, e agli stessi partiti, in tempi record. La base grillina non riesce neanche più a stare al passo del suo capo politico. Un giorno partono con le accuse a Salvini e il giorno dopo sono costretti a tornare indietro; ora anche Berlusconi sarà riabilitato come uomo responsabile. Il cerchio inesorabilmente si chiude, con buona pace di certa sinistra che votava 5Stelle per lottare contro il centrodestra.
Assisteremo alla spartizione delle poltrone di governo e sottogoverno. Una buona fetta al centrodestra e una minima parte ai 5Stelle. Tranquilli non ci sarà nessuna legge sul conflitto d’interesse e sulla corruzione e/o norme che potranno danneggiare in alcun caso le aziende berlusconiane. Non ci sarà nessun reddito di cittadinanza e nessuna flat tax. Vedremo quanti immigrati rimarranno in Italia e quante tasse verranno cancellate.
Ci sarà finalmente un governo populista alla prova. E francamente è una grande liberazione.
Sentire per altri mesi e altri giorni i soliti opinionisti, i soliti invitati, i soliti giornalisti, i soliti politici parlare solo e sempre del Pd e di Renzi sarebbe stato insopportabile anche per i più pazienti.
Ora un bel governo a trazione leghista con l’appoggio di Di Maio è servito. Non ci saranno più problemi in un solo clic, verrà cambiato tutto il vocabolario politico italiano: mi immagino già le trasmissioni su La7 e Rai 3 diventare improvvisamente filogovernative. Sarà fantastico vedere il cambio delle priorità e delle promesse elettorali.
Che lo spettacolo abbia inizio. Tanto la colpa sarà dei governi precedenti.
Avanti popolo!