Alla fine ha prevalso la paura delle urne. Ed è arrivato il passo di lato, chiesto per quasi due mesi e mai concesso fino ad oggi. Nel giorno in cui doveva scadere l’ultimatum del Quirinale Silvio Berlusconi cede e annuncia che non si metterà di traverso a un governo formato dal Movimento 5 stelle e dalla Lega. Forza Italia non voterà la fiducia ma a questo punto Matteo Salvini e Luigi Di Maio potranno cominciare a trattare: la prima condizione posta dal capo politico del M5s al segretario del Carroccio, infatti, era tenere fuori dall’esecutivo proprio l’ex premier. Un vincolo ripetuto in giornata quando i due leader si sono visti a Montecitorio e hanno chiesto a Sergio Mattarella altre ventiquattro ore per riuscire a far partire un esecutivo politico ed evitarne uno neutrale indicato dal presidente della Repubblica. E allontanare, quindi, il quasi sicuro voto anticipato. Un’istanza arrivata al Colle quando il tempo per i partiti era quasi scaduto e conseguenza diretta dei “ragionamenti” che si sono maturati in queste ore in Forza Italia. La strada per un esecutivo politico, dunque, quell’esecutivo che sembrava archiviato dopo più di 50 giorni di mediazioni fallite, è tutt’altro che chiusa: anzi si riapre all’improvviso dopo la decisione Berlusconi.

Le conseguenze sono tutte nelle dichiarazioni dei prossimi alleati. Luigi Di Maio, ad esempio, dopo aver annullato tutti gli impegni delle prossime 24 ore in Emilia Romagna, ha annunciato le prossime mosse: “Mi fa piacere che abbia prevalso la responsabilità. È un momento importante. Domani ho intenzione di incontrare Matteo Salvini, iniziamo dai temi poi i nomi. La cosa importante è il contratto di governo, ci sono soluzioni che gli italiani aspettano da 30 anni” ha detto ai giornalisti a margine di una cena in un ristorante nel centro di Roma. Sulla stessa linea d’onda Matteo Salvini, che dopo aver ringraziato Silvio Berlusconi, ha sottolineato che “come promesso, stiamo lavorando fino all’ultima ora per far nascere un governo fedele al voto degli italiani. Tenuta salda per lealtà e coerenza l’unità del centrodestra, rimane da lavorare su programma, tempi, squadra e cose da fare. O si chiude veloce, o si vota“. Ma dopo quanto accaduto nelle ultime ore, le urne non sono mai sembrate così lontane.

video di Manolo Lanaro

 

Berlusconi: “Non votiamo fiducia ma via libera a governo Lega – M5s” – L’attesa posizione del leader di Forza Italia viene esplicitata con una nota diffusa poco dopo le 21. Il ragionamento di Berlusconi, dopo settimane di rifiuti, è il seguente: se la Lega intende assumersi la responsabilità di fare un governo con i 5 stelle, non “saremo certo noi porre veti o pregiudiziali”, ma non voteremo la fiducia. In pratica l’ex cavaliere dà il  via libera a un esecutivo giallo-verde con l’astensione responsabile dei suoi parlamentari. “In questo caso non potremo certamente votare la fiducia, ma valuteremo in modo sereno e senza pregiudizi l’operato del governo che eventualmente nascerà, sostenendo lealmente, come abbiamo sempre fatto, i provvedimenti che siano in linea con il programma del centrodestra”. In questo modo, quindi, l’ex premier prova a staccarsi l’etichetta di colpevole della stasi politica del Paese. “Se invece questo governo non potesse nascere – scrive infatti nella nota –  nessuno potrà usarci come alibi di fronte all’incapacità – o all’impossibilità oggettiva – di trovare accordi fra forze politiche molto diverse. Di più a noi non si può chiedere, anche in nome degli impegni che abbiamo preso con gli elettori”.

Il passo di lato – Quello di Berlusconi è dunque un passo di lato: da una parte dà il suo via libera a Salvini per formare un governo con i 5 stelle senza il suo sostegno attivo, come chiesto più volte da Di Maio. Dall’altra non rompe l’alleanza con la Lega. “Tutto ciò – recita sempre la nota del leader di Forza Italia – non segna la fine dell’alleanza di centrodestra: rimangono le tante collaborazioni nei governi regionali e locali, rimane una storia comune, rimane il comune impegno preso con gli elettori. Continuiamo a lavorare per tornare a vincere, ma soprattutto perché torni a vincere l’Italia”.

video di Alberto Sofia

I tre step della nuova trattativa M5s – Lega – A questo punto potranno andare avanti, dunque, le trattative tra Di Maio e Salvini. Il Quirinale, infatti, ha fatto sapere di aver ricevuto la richiesta formale di ritardare la convocazione del premier tecnico – prevista in origine per oggi alle 17 – e le 24 ore richieste sono state concesse. Nessun nome al momento sul tavolo. Per i 5 stelle il dialogo con la Lega si dovrà sviluppare in tre step. Nel faccia a faccia di oggi, Di Maio ha ribadito a Salvini di non volere avere nulla a che fare con Berlusconi: istanza esaudita poche ore dopo con la nota dell’ex cavaliere. Solo a questo punto il capo politico del M5s si era detto pronto a sedersi a un tavolo per stilare l’ormai noto contratto di governo. Quindi, a intesa raggiunta sui temi, si parlerà di nomi. Una partita a scacchi che va avanti da giorni e che mai come ora potrebbe dare sorprese. La prima, in fondo, l’ha già data: il passo di lato di B. a più di due mesi dal 4 marzo.

video di Manolo Lanaro

LA CRONACA DELLA GIORNATA POLITICA 

21.40 – Di Maio annulla gli appuntamenti di domani, 10 maggio, a Parma e Imola

21.14 – Berlusconi: “Se intesa Lega M5s fallisce noi non saremo alibi”
Se un governo Lega-M5S “non potesse nascere, nessuno potrà usarci come alibi di fronte all’incapacità – o all’impossibilità oggettiva – di trovare accordi fra forze politiche molto diverse”. Lo afferma Silvio Berlusconi in una nota.

21.12 – Berlusconi: “Prendo atto no Colle a governo centrodestra”
“Il paese da mesi attende un governo. Continuo a credere che la soluzione della crisi più naturale, più logica, più coerente con il mandato degli elettori sarebbe quella di un governo di Centro-Destra, la coalizione che ha prevalso nelle elezioni, guidato da un esponente indicato dalla Lega, governo che avrebbe certamente trovato in Parlamento i voti necessari per governare. Questa strada non è stata considerata praticabile dal Capo dello Stato. Ne prendo atto”. Così Silvio Berlusconi in una nota.

21.10 – Berlusconi: “Governo Lega – M5s non è fine alleanza centrodestra”
Il governo Lega-M5S “non segna la fine dell’alleanza di centro-destra: rimangono le tante collaborazioni nei governi regionali e locali, rimane una storia comune, rimane il comune impegno preso con gli elettori”. Così in una nota Silvio Berlusconi.

21.07 – Berlusconi: “No veti. Fi non vota fiducia ma ok a governo Lefa – M5s”
“Se un’altra forza politica della coalizione di centro-destra ritiene di assumersi la responsabilità di creare un governo con i cinque stelle, prendiamo atto con rispetto della scelta. Non sta certo a noi porre veti o pregiudiziali. In questo caso non potremo certamente votare la fiducia. Di più a noi non si può chiedere, anche in nome degli impegni che abbiamo preso con gli elettori”. Lo afferma Silvio Berlusconi in una nota.

19.09 – Toti: “Governo? Se va bene ci asterremo. Se va male opposizione”
Se va bene ci asterremo, se va male voteremo all’opposizione”. Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti intervistato da Bianca Berlinguer a #cartabianca su Rai 3 sintetizza come si muoverà Forza Italia in vista della possibile nascita del primo Governo M5S-Lega. “Ho detto al presidente Berlusconi il mio punto di vista: che essere accusati secondo la vulgata di non far partire un governo per colpa di un veto di Forza Italia, un governo in cui non abbiamo ministri, non abbiamo partecipato alla trattativa, non partecipiamo al programma, mi sembra prendere una responsabilità che non ci compete”, sottolinea.

18.30 – Fdi: “Orientati per opposizione”
“Governo nasce in grande confusione”. Sarebbe questa la valutazione emersa dalla lunga assemblea dei parlamentari di Fratelli d’Italia alla Camera, con la leader Giorgia Meloni. L’orientamento, allo stato, secondo quanto apprende l’Adnkronos, sarebbe quello di stare all’opposizione.

18.26 – Schifani: “Da Berlusconi responsabilità”
“Il presidente Berlusconi e Forza Italia hanno sempre improntato la loro azione politica al senso di responsabilità, anteponendo agli interessi di partito quelli del Paese. Ma non ci si può chiedere di votare la fiducia ad un governo e nello stesso tempo non farne parte. Continueremo a lavorare per dare governabilità al Paese, ma senza veti e preclusioni. Ed un ricorso alle urne estivo sarebbe il peggior danno che potessero subire gli italiani. Ciascuno si assuma le proprie responsabilità”. Lo dichiara al Tg1 il senatore di Forza Italia, Renato Schifani.

17.55 – M5s: “Prematuro ragionare sul premier al momento”
Il M5S precisa che “nessun nome per la premiership” è sul tavolo della trattativa tra Lega e 5 Stelle. Il dialogo “è fermo a un primo step”, dunque “è prematuro ogni ragionamento in tal senso”.

16.50 – Centinaio: “Premier tecnico? Per noi meglio un politico”
“Sono molto ottimista. L’importante è che ci sia un accordo politico tra Salvini e Berlusconi e che entrambi decidano che posizione devono tenere i gruppi”. Lo afferma il capogruppo della Lega al Senato Gian Marco Centinaio. E il senatore leghista sulla scelta del profilo per la premiership sottolinea che la scelta spetta a Salvini e va concordata con il M5S. Un premier tecnico? “Per noi sarebbe meglio un politico”, spiega.

16.45 – Il leghista Centinaio: “Ora Berlusconi dica parole chiare”
“Ora aspettiamo che Silvio Berlusconi dica parole chiare entro 24 ore: Di Maio s’è già espresso e non possiamo chiedergli molto di più”. Lo afferma Gianmarco Centinaio, capogruppo Lega al Senato, conversando con i giornalisti a Montecitorio. “Ora – aggiunge – dobbiamo fare un passo alla volta e il prossimo è aspettare entro 24 ore l’intervento del Cavaliere”.

16.35 – Fonti M5s: “Nome Di Maio ancora sul tavolo”
Il veto su Fi e Silvio Berlusconi resta: “Accetteremmo solo l’appoggio esterno, nient’altro”. È quanto filtra dai vertici del M5s, mentre si apre uno spiraglio per un governo 5 Stelle-Lega. L’incontro di oggi tra i due leader, raccontano, è stato limitato ai due. Nonostante la richiesta di 24 ore aggiuntive arrivata al Quirinale, “siamo ancora al primo step”, dunque il boccino resta nella mani di Silvio Berlusconi e di un eventuale passo di lato. Sui nomi per un’eventuale premiership è “tutto ancora prematuro”, ma sembrerebbe esserci una novità di non poco conto: il nome di Di Maio sarebbe ancora sul tavolo.

16.30 – Fonti Lega: “Ora FI prenda posizione”
Ora tocca a Forza Italia prendere pubblicamente una posizione definitiva sulla possibilità che un esecutivo politico con il Movimento 5 Stelle veda la luce. E’ quanto trapela da fonti autorevoli della Lega. In ogni caso, precisano le stesse fonti, l’alleanza di centrodestra non si rompe.

16.10 – Salvini: “L’alleanza non si romperà, è un prerequisito”
“Qualunque cosa accada l’alleanza del centrodestra non si romperà, è un prerequisito”. Così Matteo Salvini ai cronisti aggiungendo che “oggi riparlerà con Di Maio e Berlusconi”.  “Devo parlare con entrambi e finora non c’è una risposta definitiva da nessuno”. Ma basteranno 24 ore? Il leader leghista è sicuro: “Assolutamente sì”.

16.05 – Di Maio: “Io non ho disdetto la campagna elettorale”
“Io non ho disdetto la campagna elettorale. Salvini mi ha chiesto altre 24 ore e insieme le abbiamo chieste al Colle, ma io resto in campagna elettorale”. Così il capo politico del M5s Luigi Di Maio risponde ai giornalisti che lo interpellano all’uscita dagli uffici del gruppo a Montecitorio.

16 – Gelmini: “Pieno mandato al presidente Berlusconi”
“Pieno mandato al presidente Berlusconi per scegliere la strada da intraprendere, contro i veti, contro le invettive, contro gli insulti. Siamo certi che il nostro leader prenderà, come ha sempre fatto, la decisione migliore per Forza Italia e per il Paese”. Lo ha detto la presidente dei deputati Fi Mariastella Gelmini nel corso dell’assemblea del gruppo azzurro.

15.30 – Brunetta: “Lega e M5s facciano il governo”
Se Lega e M5S “vogliono fare il governo, lo facciano. Del resto anche nel 2011 e nel 2013, la Lega non votò il governo Monti e poi Letta ma l’alleanza rimase. Per noi l’alleanza rimane. E un grande valore. Nessuno però ci può chiedere di più”. Lo dice Renato Brunetta ai cronisti alla Camera.

15.15 – Romani: “Forse vale la pena sperimentare un governo giallo-verde”
“Forse vale la pena che si sperimenti un governo giallo-verde, vediamo cosa può offrire…”. Così Paolo Romani, senatore di Forza Italia, subito dopo l’incontro tra i senatori azzurri a Palazzo Madama. Su eventuali astensioni di Forza Italia il senatore afferma: “Vedremo poi – risponde – di sicuro ci sono precedenti illustri come col governo Letta e Monti, quando all’interno del centrodestra si erano assunte posizioni diverse senza rompere la coalizione”. “E’ tutto un po’ prematuro – si affretta a chiarire Romani – perché tocca vedere nelle prossime ora cosa accade. Aspettiamo che ci sia un accordo politico tra Di Maio e Salvini, penso che sia questo il problema, hanno appena chiesto 24 ore in più…”.

Ore 15 – Gelmini: “No veti o teatrino come appoggio esterno”
“Molti parlano a sproposito di coerenza. Dal 5 marzo la nostra posizione è granitica: abbiamo chiesto da subito che venisse affidato al centrodestra unito, vincitore delle elezioni, l’incarico per formare il governo”. Lo afferma Mariastella Gelmini, capogruppo di Fi alla Camera nel corso della riunione dei gruppi che quanto raccontano si è aperta con un applauso a Berlusconi per come “sta conducendo questa fase” e per “la linearità della sua azione politica”. “Non avendo voti sufficienti – prosegue – abbiamo ovviamente aperto la porta al Movimento 5 stelle: lor signori neanche hanno aperto quella porta, anzi l’hanno sbattuta con la violenza che sapete. E’ iniziata la manfrina dei veti al nostro Presidente Silvio Berlusconi e a Forza Italia, veti totali e parziali a seconda della giornata che non meritano neppure un cenno tanto sono gratuiti e offensivi. Noi di Forza Italia abbiamo sempre ribadito di non poter accettare un veto che umiliava cinque milioni di elettori e disconosceva in radice i valori, le idee e la storia di un movimento di popolo che riscuote la fiducia degli italiani da 25 anni. E ancora ieri il nostro presidente ha dovuto escludere con forza alchimie e compromessi da teatrino della politica come il fantomatico appoggio esterno di Forza Italia”.

Ore 14.45 – Salvini: “Entro 24 ore conto di avere qualcosa da dire”
“Entro 24 ore conto di avere qualcosa da dire”. Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini ai cronisti uscendo da Montecitorio. A chi gli chiede se abbia sentito Silvio Berlusconi Salvini replica: “no”.

Ore 14 e 40 – Berlusconi applaudito ad assemblea Fi
Al via l’assemblea dei deputati di Forza Italia alla Camera. La riunione si è aperta con applauso al presidente Silvio Berlusconi, per come sta conducendo questa fase e per la linearità della sua azione politica

Ore 14 e 38 – Centinaio (Lega): “Può succedere di tutto”
“Ci sono altre 24 ore, può succedere davvero di tutto”. Così il capogruppo della Lega a Montecitorio, Gian Marco Centinaio, risponde ai cronisti che gli chiedono novità sulle trattative Lega-M5S in corso.

Ore 14 e 30 – Crosetto propone a Fdi appoggio esterno a governo M5s – Lega
Alla riunione dei gruppi parlamentari di Fdi, Guido Crosetto ha proposto di concedere l’appoggio esterno a un governo M5s-Lega. E’ quanto si apprende da partecipanti alla riunione, secondo i quali Edmondo Cirielli vorrebbe l’ingresso del partito in quel governo. Le proposte verranno votate dall’assemblea dei gruppi.

Ore 14 e 21 – Schifani: “Impossibile che Fi voti fiducia a governo senza farne parte”
“Il presidente Berlusconi e Forza Italia hanno sempre improntato la loro azione politica al senso di responsabilità, anteponendo agli interessi di partito quelli del Paese. Ma non ci si può chiedere di votare la fiducia ad un governo e nello stesso tempo non farne parte. Continueremo a lavorare per dare governabilità al Paese, ma senza veti e preclusioni. Ed un ricorso alle urne estivo sarebbe il peggior danno che potessero subire gli italiani. Ciascuno si assuma le proprie responsabilità”. Lo dichiara al Tg1 il senatore di Forza Italia, Renato Schifani.

Ore 14 – Senatori Fi si rimettono alle decisioni di Berlusconi
Su proposta della capogruppo Bernini tutti i senatori di Forza Italia sono compatti e si rimettono alle decisioni di Silvio Berlusconi per sbloccare lo stallo governativo. E’ quanto si apprende a margine della riunione del gruppo azzurro di palazzo Madama.

Ore 13 e 50 – Carelli (M5s): “Se sono ottimista? Sì”
“Se sono ottimista? Sì”. Lo dice il deputato M5S Emilio Carelli uscendo dal palazzo dei gruppi si Montecitorio, a proposito di una possibile soluzione dello stallo politico.

Ore 13 e 50 – Rosato: “A me arrivano notizie interessanti”
A me arrivano notizie interessanti ma devono dirle loro”. Così Ettore Rosato, vicepresidente della Camera, rivolgendosi, durante l’assemblea annuale di Rete Imprese, a Guido Guidesi (Lega) e Lorenzo Fioramonti (M5S) presenti sul palco.

Ore 13 e 46 – Quirinale informato della richiesta Lega – M5s
M5s e Lega hanno informato la presidenza della Repubblica che è in corso un confronto per pervenire ad un possibile accordo di governo e che per sviluppare questo confronto hanno bisogno di 24 ore. E’ quanto informa l’ufficio stampa del Quirinale.

Ore 13 e 43 – Lega vede accordo con M5s: “Siamo al 75%”
Sembrerebbe vicino l’accordo di governo tra il M5S e la Lega. Secondo quanto riferito all’Adnkronos da autorevoli fonti del Carroccio, l’intesa sarebbe a un passo, “la diamo al 75%”, spiega un autorevole fonte leghista. Dal M5S filtra solo un “stiamo trattando”.

Ore 13 e 36 – Lega e M5s chiedono tempo al Quirinale
Lega e Movimento 5 stelle chiedono tempo al Quirinale prima che affidi l’incarico al premier tecnico. Almeno altre 24 ore.

Ore 13 e 20 – Incontro Di Maio-Salvini in corso a Montecitorio
E’ in corso a Montecitorio, secondo quanto si apprende, un colloquio tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio.

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