L’attacco ha colpito “quasi tutte le infrastrutture iraniane“. Sono le parole con cui il ministro della difesa Avigdor Lieberman ha tracciato il bilancio dei raid compiuti la scorsa notte dall’aviazione in Siria. Israele ha colpito decine di obiettivi militari in territorio siriano, dopo aver accusato la forza iraniana Al-Quds di avere lanciato circa 20 razzi dal Golan verso postazioni israeliane. I raid hanno ucciso almeno 23 persone, secondo quanto afferma l’Osservatorio nazionale per i diritti umani, ong che ha sede in Gran Bretagna.
Secondo i militari si tratta di una delle più imponenti operazioni militari israeliane degli ultimi anni e del più grande attacco contro obiettivi iraniani. “Spero che questo capitolo sia chiuso e che ognuno abbia avuto il suo messaggio”, ha sottolineato Lieberman, aggiungendo che “nessuno dei razzi di Teheran” è riuscito a colpire il territorio ebraico. “Quella della scorsa notte è stata la nostra operazione aerea maggiore negli ultimi anni”, ha aggiunto il portavoce militare israeliano Jonathan Conricus. “Il nostro intento non era di provocare vittime, ma di colpire infrastrutture“. Secondo Conricus i danni inflitti “sono molto significativi” e all’Iran occorreranno mesi per ripararli.
Secondo il ministero della Difesa di Mosca, alleata di Teheran, l’Israel Defense Force ha lanciato circa 70 missili. “Nell’attacco sono stati usati 28 jet israeliani F15 ed F16, che hanno lanciato contro diverse zone della Siria circa 60 missili aria-terra, inoltre – sempre secondo il Cremlino – dal territorio israeliano sono stati lanciati oltre dieci missili tattici terra-terra”. I raid – ha proseguito il ministero della Difesa russo – hanno preso di mira luoghi dove sono dislocate truppe iraniane nonché posizioni con mezzi di difesa antiaerea della Siria vicino Damasco. “Le unità siriane di difesa aerea hanno abbattuto più della metà dei missili”, ha fatto sapere Mosca.
L’esercito di Damasco ha annunciato di aver respinto un’”aggressione” al territorio siriano, intercettando “decine di missili” lanciati da Israele, riporta l’agenzia di stampa ufficiale siriana Sana, citando una fonte delle forze armate di Damasco. La fonte siriana ha spiegato che le forze di difesa aerea hanno impedito alla maggior parte dei missili di raggiungere gli obiettivi, ma ha ammesso che sono stati colpiti battaglioni di difesa aerea, radar e un deposito di munizioni. Secondo Sana, l’attacco è stato sferrato con aerei militari dai “territori occupati”, ovvero dalla zona del Golan. L’esercito libanese ha reso noto che quattro jet militari israeliani hanno violato lo spazio aereo del paese dei Cedri nelle stesse ore in cui è avvenuto l’attacco in Siria.
Il corrispondente dell’agenzia siriana a Quneitra, nel sud del paese, ha riportato che le forze di difesa aerea hanno abbattuto diversi missili nei pressi della città di al-Baath, spiegando che alcuni razzi israeliani hanno colpito l’area senza provocare feriti.
Mondo
Israele colpisce obiettivi iraniani in Siria: “Risposta a razzi contro di noi sul Golan” Mosca: “Idf ha lanciato settanta missili”
Il ministro della Difesa israeliano Avigdor Lieberman, citato da Haaretz, sostiene che è stata attaccata ""quasi tutte le infrastrutture di Teheran in Siria". L’esercito di Damasco ha annunciato di aver respinto l'"aggressione" intercettando molti razzi, ma sono stati colpiti battaglioni di difesa aerea, radar e un deposito di munizioni. Osservatorio nazionale per i diritti umani: "Almeno 23 morti"
L’attacco ha colpito “quasi tutte le infrastrutture iraniane“. Sono le parole con cui il ministro della difesa Avigdor Lieberman ha tracciato il bilancio dei raid compiuti la scorsa notte dall’aviazione in Siria. Israele ha colpito decine di obiettivi militari in territorio siriano, dopo aver accusato la forza iraniana Al-Quds di avere lanciato circa 20 razzi dal Golan verso postazioni israeliane. I raid hanno ucciso almeno 23 persone, secondo quanto afferma l’Osservatorio nazionale per i diritti umani, ong che ha sede in Gran Bretagna.
Secondo i militari si tratta di una delle più imponenti operazioni militari israeliane degli ultimi anni e del più grande attacco contro obiettivi iraniani. “Spero che questo capitolo sia chiuso e che ognuno abbia avuto il suo messaggio”, ha sottolineato Lieberman, aggiungendo che “nessuno dei razzi di Teheran” è riuscito a colpire il territorio ebraico. “Quella della scorsa notte è stata la nostra operazione aerea maggiore negli ultimi anni”, ha aggiunto il portavoce militare israeliano Jonathan Conricus. “Il nostro intento non era di provocare vittime, ma di colpire infrastrutture“. Secondo Conricus i danni inflitti “sono molto significativi” e all’Iran occorreranno mesi per ripararli.
Secondo il ministero della Difesa di Mosca, alleata di Teheran, l’Israel Defense Force ha lanciato circa 70 missili. “Nell’attacco sono stati usati 28 jet israeliani F15 ed F16, che hanno lanciato contro diverse zone della Siria circa 60 missili aria-terra, inoltre – sempre secondo il Cremlino – dal territorio israeliano sono stati lanciati oltre dieci missili tattici terra-terra”. I raid – ha proseguito il ministero della Difesa russo – hanno preso di mira luoghi dove sono dislocate truppe iraniane nonché posizioni con mezzi di difesa antiaerea della Siria vicino Damasco. “Le unità siriane di difesa aerea hanno abbattuto più della metà dei missili”, ha fatto sapere Mosca.
L’esercito di Damasco ha annunciato di aver respinto un’”aggressione” al territorio siriano, intercettando “decine di missili” lanciati da Israele, riporta l’agenzia di stampa ufficiale siriana Sana, citando una fonte delle forze armate di Damasco. La fonte siriana ha spiegato che le forze di difesa aerea hanno impedito alla maggior parte dei missili di raggiungere gli obiettivi, ma ha ammesso che sono stati colpiti battaglioni di difesa aerea, radar e un deposito di munizioni. Secondo Sana, l’attacco è stato sferrato con aerei militari dai “territori occupati”, ovvero dalla zona del Golan. L’esercito libanese ha reso noto che quattro jet militari israeliani hanno violato lo spazio aereo del paese dei Cedri nelle stesse ore in cui è avvenuto l’attacco in Siria.
Il corrispondente dell’agenzia siriana a Quneitra, nel sud del paese, ha riportato che le forze di difesa aerea hanno abbattuto diversi missili nei pressi della città di al-Baath, spiegando che alcuni razzi israeliani hanno colpito l’area senza provocare feriti.
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Roma, 3 gen. (Adnkronos) - Un dorso di Economia per tutti i giornali del gruppo Angelucci. È tutto pronto, a quanto apprende l'Adnkronos, per il lancio di una nuova iniziativa editoriale che coinvolgerà 'Il Giornale' diretto da Alessandro Sallusti, 'Libero' diretto da Mario Sechi e 'Il Tempo' diretto da Tommaso Cerno. A coordinare il dorso di economia sarà il vicedirettore de 'Il Giornale' Osvaldo De Paolini tra i principali e più apprezzati giornalisti del settore. Il progetto prevedrebbe ben 40 pagine con anticipazioni, interviste, analisi e retroscena.
Secondo quanto risulta all'Adnkronos De Paolini, che già da tempo aveva messo a punto il progetto, ha praticamente messo a punto la squadra ed esordirà in edicola ad aprile puntando al target del dorso di Economia del 'Corriere della Sera'. A Milano non escludono che il Gruppo Angelucci non riesca anche ad anticipare i tempi.
Roma, 3 gen. (Adnkronos) - Un dorso di Economia per tutti i giornali del gruppo Angelucci. È tutto pronto, a quanto apprende l'Adnkronos, per il lancio di una nuova iniziativa editoriale che coinvolgerà 'Il Giornale' diretto da Alessandro Sallusti, 'Libero' diretto da Mario Sechi e 'Il Tempo' diretto da Tommaso Cerno. A coordinare il dorso di economia sarà il condirettore de 'Il Giornale' Osvaldo De Paolini tra i principali e più apprezzati giornalisti del settore. Il progetto prevedrebbe ben 40 pagine con anticipazioni, interviste, analisi e retroscena.
Secondo quanto risulta all'Adnkronos De Paolini, che già da tempo aveva messo a punto il progetto, ha praticamente messo a punto la squadra ed esordirà in edicola ad aprile puntando al target del dorso di Economia del 'Corriere della Sera'. A Milano non escludono che il Gruppo Angelucci non riesca anche ad anticipare i tempi.
Palermo, 3 gen. (Adnkronos) - Una donna di Catania ha chiesto l’intervento della Polizia di Stato, di buon mattino, dopo aver trovato accovacciato sul cofano della sua auto un uomo che non ha voluto sentire ragione di scendere dal mezzo per consentire alla proprietaria di andare a lavoro.
L’uomo, un 35enne di origine rumene, ha farfugliato alcune parole alla donna, rimanendo saldamente seduto sul cofano al punto tale che la signora, impaurita, ha messo in moto l’auto per cercare di farlo desistere e poi si è rivolta alla Sala Operativa della Questura di Catania che, prontamente, ha inviato due volanti in suo soccorso. Nel frattempo, viste le rimostranze dell’uomo, la donna ha cercato di portare l’auto, procedendo a passo d’uomo, nella vicina piazza Pietro Lupo. Qui, alla vista degli agenti della squadra Volanti, il 35enne rumeno è balzato giù dall’auto per afferrare una transenna e lanciarla contro il portone degli uffici di Polizia. I poliziotti hanno tentato più volte di bloccarlo nel tentativo di farlo ragionare, ma l’uomo ha più volte opposto una forte resistenza, sferrando un calcio contro una volante, danneggiandola.
Per questa sua condotta il 35enne è stato arrestato, ferma restando la presunzione di innocenza dell’indagato valevole ora e condanna definitiva, e, a seguito di rito direttissimo, l’Autorità Giudiziaria ha convalidato l’arresto applicando nei suoi confronti la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.
Roma, 3 gen. (Adnkronos/Labitalia) - Vicenza come centro dell’innovazione tecnologica per il settore orafo con il ritorno di T.Gold, evento di riferimento globale per i macchinari e le tecnologie all’avanguardia per la lavorazione dei gioielli. Organizzato da Italian Exhibition Group in contemporanea con Vicenzaoro January, T.Gold riunisce dal 17 al 21 gennaio l’offerta più completa di macchinari e tecnologie orafe grazie a 170 aziende da 16 Paesi, per una manifestazione sempre più globale con tutta l’eccellenza del Made in Italy e il 40% di espositori esteri. Germania, Turchia, Svizzera, Stati Uniti e Regno Unito i Paesi più rappresentati.
In fiera aziende di punta quali Elettrolaser, Italimpianti Orafi, Sisma, Orotig e Legor Group, che confermano la leadership del Made in Italy nel settore. Mentre si distinguono tra i migliori player internazionali realtà come le tedesche Heimerle + Meule e Schultheiss, la svizzera Starrag Vuadens e Goodwin Refractory Services dal Regno Unito. Torna anche il Jewellery Technology Forum (Jtf), organizzato da Ieg in collaborazione con Legor Group. Tra i momenti più attesi della manifestazione, offrirà una panoramica sulle tendenze future e le sfide del settore.
Evento strategico per l’industry del gioiello, a T.Gold l’alta tecnologia incontra la tradizione orafa per rispondere alle esigenze di un mercato in costante evoluzione, sempre più competitivo e attento alla sostenibilità di prodotti e processi produttivi, alla personalizzazione e alla massima precisione tecnica.
Nella Hall 9, comodamente connessa al quartiere fieristico di Ieg con un servizio navetta gratuito, tutte le soluzioni più all’avanguardia che trasformano la manifattura, migliorano l’efficienza produttiva, favoriscono la riduzione dell’impatto ambientale, l’uso responsabile delle risorse e la tracciabilità lungo la filiera.
T.Gold risponde a una domanda articolata che spazia dai macchinari multifunzione per ottimizzare la lavorazione dei materiali preziosi, a soluzioni completamente customizzate per produzioni di nicchia che esaltano l’artigianalità e il design, fino ad attrezzature e utensili per banchi da lavoro e laboratori orafi.
Sei le categorie principali in cui è organizzata l’offerta della più ampia vetrina per la produzione e la lavorazione del gioiello: trattamenti delle leghe e galvanica, tecnologie per la prototipazione e la produzione digitale, lavorazioni meccaniche avanzate, montaggio e tecniche di saldatura, processi di affinazione e recupero, strumenti per la finitura e l’utensileria.
Roma, 3 gen. (Adnkronos/Labitalia) - Vicenza come centro dell’innovazione tecnologica per il settore orafo con il ritorno di T.Gold, evento di riferimento globale per i macchinari e le tecnologie all’avanguardia per la lavorazione dei gioielli. Organizzato da Italian Exhibition Group in contemporanea con Vicenzaoro January, T.Gold riunisce dal 17 al 21 gennaio l’offerta più completa di macchinari e tecnologie orafe grazie a 170 aziende da 16 Paesi, per una manifestazione sempre più globale con tutta l’eccellenza del Made in Italy e il 40% di espositori esteri. Germania, Turchia, Svizzera, Stati Uniti e Regno Unito i Paesi più rappresentati.
In fiera aziende di punta quali Elettrolaser, Italimpianti Orafi, Sisma, Orotig e Legor Group, che confermano la leadership del Made in Italy nel settore. Mentre si distinguono tra i migliori player internazionali realtà come le tedesche Heimerle + Meule e Schultheiss, la svizzera Starrag Vuadens e Goodwin Refractory Services dal Regno Unito. Torna anche il Jewellery Technology Forum (Jtf), organizzato da Ieg in collaborazione con Legor Group. Tra i momenti più attesi della manifestazione, offrirà una panoramica sulle tendenze future e le sfide del settore.
Evento strategico per l’industry del gioiello, a T.Gold l’alta tecnologia incontra la tradizione orafa per rispondere alle esigenze di un mercato in costante evoluzione, sempre più competitivo e attento alla sostenibilità di prodotti e processi produttivi, alla personalizzazione e alla massima precisione tecnica.
Nella Hall 9, comodamente connessa al quartiere fieristico di Ieg con un servizio navetta gratuito, tutte le soluzioni più all’avanguardia che trasformano la manifattura, migliorano l’efficienza produttiva, favoriscono la riduzione dell’impatto ambientale, l’uso responsabile delle risorse e la tracciabilità lungo la filiera.
T.Gold risponde a una domanda articolata che spazia dai macchinari multifunzione per ottimizzare la lavorazione dei materiali preziosi, a soluzioni completamente customizzate per produzioni di nicchia che esaltano l’artigianalità e il design, fino ad attrezzature e utensili per banchi da lavoro e laboratori orafi.
Sei le categorie principali in cui è organizzata l’offerta della più ampia vetrina per la produzione e la lavorazione del gioiello: trattamenti delle leghe e galvanica, tecnologie per la prototipazione e la produzione digitale, lavorazioni meccaniche avanzate, montaggio e tecniche di saldatura, processi di affinazione e recupero, strumenti per la finitura e l’utensileria.
Roma, 3 gen. (Adnkronos) - Lunedì 6 Gennaio alle ore 11 in via Nomentana 361, a Roma, il Partito radicale convoca una manifestazione a sostegno della liberazione di Cecilia Sala.
"Dopo aver manifestato per quasi due anni davanti all'ambasciata iraniana contro il regime oppressivo, violento e misogino degli Ayatollah nei confronti del suo popolo - si legge in una nota di Maurizio Turco e Irene Testa, segretario e tesoriere del Partito radicale -, non possiamo rimanere inermi nei confronti di una nostra concittadina ostaggio di pericolosi criminali. Abbiamo piena fiducia nel lavoro che sta svolgendo la Farnesina con il ministro Antonio Tajani ed è proprio in quest'ottica che intendiamo supportare il prezioso lavoro che si sta svolgendo in queste ore. L'appuntamento è lunedì 6 davanti all'ambasciata".
Roma, 3 gen. (Adnkronos) - "La convocazione di un ambasciatore alla Farnesina è uno strumento molto importante e assai riconoscibile sul piano diplomatico per esercitare una pressione su uno Stato. C’è da dire che Tajani ha sempre utilizzato questo strumento con parsimonia, forse eccessiva, e dunque spesso con ritardo. Speriamo in futuro voglia essere più deciso, specie quando ci sono in gioco interessi vitali e che non si debba attendere, per esercitare questo passo, l’intervento delle opposizioni". Lo dice Ivan Scalfarotto, senatore e responsabile Esteri di Italia viva.