Cercavano incontri con i minori grazie a circuiti selezioni di alcuni social network. Le vittime erano quasi sempre minori provenienti da famiglie molto povere, costretti a prostituirsi in cambio di pochi soldi
Le vittime erano quasi sempre minori provenienti da famiglie molto povere, costretti a prostituirsi in cambio di pochi soldi. Tre persone sono state arrestate venerdì mattina a Bari nell’ambito di un’indagine iniziata lo scorso marzo per cercare di arginare il fenomeno della prostituzione minorile. Si tratta di tre incensurati residenti in provincia che cercavano incontri con i minori grazie a circuiti selezioni di alcuni social network, incontri che avvenivano in gran parte nella zona dello stadio San Nicola. In carcere è finito un 58enne, mentre un 51enne e un 46enne sono ai domiciliari.
Le indagini, coordinate dal pm Marcello Quercia, si sono avvalse di intercettazioni, perquisizioni e sequestri nelle abitazioni degli indagati e di una consulenza informatica, e hanno consentito di documentare “intense attività di procacciamento di minori con l’utilizzo dei social network in circuiti amicali selezionati, i cui appartenenti erano accomunati dalla medesima devianza sessuale“, hanno spiegato gli investigatori baresi.
Il fenomeno della prostituzione minorile nelle aree intorno allo stadio del capoluogo pugliese era stato documentato da un servizio del programma “Le Iene“, andato in onda il 19 marzo 2017, che aveva mostrato scene di adescatori e minorenni appartati nelle aree di parcheggio. Le indagini avevano portato il 13 aprile di quell’anno all’arresto di due anziani responsabili di aver avuto rapporti sessuali con un rom di 13 anni, I due sono già stati condannati lo scorso marzo dopo il rito abbreviato. “Le indagini proseguiranno – concludono gli investigatori baresi – per approfondire tutti gli spunti investigativi raccolti dall’analisi dei reperti informatici e dei messaggi e foto scambiate tramite i social network“.