A quarantotto ore dal "passo di lato" che ha consentito l'apertura formale del dialogo tra Lega e M5s, l'ex premier confessa quali sono i suoi maggiori timori. E lo fa durante una visita durata circa un'ora alla mostra mercato degli antiquari Amart, alla Permanente di Milano. Poi arriva la smentita dello staff
Non si sente tradito da Matteo Salvini ma spera che il dialogo tra Lega e Movimento 5 stelle s’interrompa presto. Il motivo? Ha paura che il nuovo governo introduca una tassa patrimoniale. A quarantotto ore dal “passo di lato” che ha consentito l’apertura formale del dialogo tra Luigi Di Maio e Salvini, Silvio Berlusconi confessa quali sono i suoi maggiori timori. E lo fa durante una visita durata circa un’ora alla mostra mercato degli antiquari Amart, alla Permanente di Milano.
“Non voglio fare nessuna dichiarazione, non è il caso. Vediamo come vanno le cose”, aveva detto prima di lasciarsi sfuggire un commento, conversando con uno degli espositori che gli stava mostrando la sua collezione.”Speriamo che questi due non vadano avanti perché mettono la patrimoniale“, ha detto il leader di Forza Italia. Poco dopo ecco che arriva la smentita: “La frase non è stata pronunciata nel corso della visita privata alla mostra e non corrisponde al pensiero del Presidente”, fanno sapere dallo staff. E dire che l’ex premier aveva già accusato i pentastellati di voler mettere la patrimoniale. “Il M5S vuole una patrimoniale sui risparmi degli italiani, un signore che è andato via schifato dal Movimento mi ha detto che si era parlato dell’8 per cento”, aveva detto alla vigilia del voto del 4 marzo scorso.
Appena due giorni fa, invece, era stato proprio l’ex premier a dare il suo via libera al governo Lega – M5s, compiendo quel passo di lato che era la condizione fondamentale dettata da Di Maio a Salvini. Non “saremo certo noi porre veti o pregiudiziali”, ma non voteremo la fiducia, aveva detto l’ex cavaliere, dando il suo ok a un esecutivo giallo-verde con l’astensione responsabile dei suoi parlamentari. “Se invece questo governo non potesse nascere – scrive infatti nella nota – nessuno potrà usarci come alibi di fronte all’incapacità – o all’impossibilità oggettiva – di trovare accordi fra forze politiche molto diverse. Di più a noi non si può chiedere, anche in nome degli impegni che abbiamo preso con gli elettori”. Una posizione che però non avrebbe rotto l’alleanza tra Forza Italia e la Lega, contrariamente a quanto sostenuto nei mesi scorsi. “Tutto ciò – recitava sempre la nota del leader di Forza Italia – non segna la fine dell’alleanza di centrodestra: rimangono le tante collaborazioni nei governi regionali e locali, rimane una storia comune, rimane il comune impegno preso con gli elettori. Continuiamo a lavorare per tornare a vincere, ma soprattutto perché torni a vincere l’Italia”.
Un concetto ripetuto anche oggi. I cronisti gli chiedono: visto che la Lega tratta con il Movimento 5 stelle, lui si sente tradito dall’alleato Salvini? “No, no”, ha risposto l’ex presidente del consiglio uscendo dalla mostra. Dove ha comprato un disegno di Marc Chagall, che ritrae un nudo di donna. Mistero sulla cifra pagata da Berlusconi per il suo acquisto. Il dipinto di Chagall più costoso di sempre è stato venduto a New York nel novembre 2017 in cambio di 24,8 milioni di dollari. Certo, quello di Berlusconi è solo un disegno, ma è da acquisti come questo che si capisce perché l’ex cavaliere teme così tanto un’eventuale patrimoniale. Al netto delle smentite.