“Berlusconi? Con lui è impossibile rinnovare l’Italia ed è impossibile intaccare quegli interessi criminali, lobbistici, corporativi che hanno sempre trovato protezione sotto le ali di Berlusconi e di un pezzo del Pd“. Sono le parole di Marco Travaglio, direttore de Il Fatto Quotidiano, nel corso di Otto e Mezzo (La7). “La Lega e il M5S sono i due partiti più estranei a un certo mondo di lobby” – continua – “Il problema è capire se hanno il freno a mano tirato oppure le mani libere. Salvini e Di Maio dovranno chiarire bene che ruolo avrà Berlusconi. Se Salvini dovrà occuparsi di tenere unito il centrodestra e accontentare chi formalmente sta fuori o addirittura contro questo accordo, è evidente che farà interdizione su tutti i punti qualificanti di questo governo”. E sottolinea: “Peraltro, sono tutti punti a costo zero. Le riforme anti-corruzione, contro la prescrizione, contro l’evasione fiscale non solo non costano nulla, ma portano soldi allo Stato. Non sono l’abolizione della legge Fornero, il reddito di cittadinanza e la flat tax, che invece costano un sacco di soldi. Quindi, se dicono di no a quelle riforme, vuol dire che qualcosa non ci hanno raccontato”. Il direttore del Fatto sottolinea: “Mi auguro che Berlusconi sia fuori dal governo, ma sono come San Tommaso: voglio vedere chi sarà il ministro della Giustizia, quello delle Telecomunicazioni e se nel contratto di governo ci saranno norme che possono dare fastidio a un grande corruttore, frodatore fiscale, amico dei mafiosi, come è stato sempre Berlusconi. Io l’ho sentito dare per morto 200mila volte”. Travaglio poi si sofferma su “Loro”, il lungometraggio di Paolo Sorrentino su Berlusconi: “Suggerirei a Di Maio e a Salvini di farsi un bel ripasso, guardando questi film. In “Loro 2” c’è un bellissimo dialogo. Quando la signora Tarantini chiede al marito dove abbiamo sbagliato, lui risponde: “Ci credevamo più furbi di lui”. Ecco, io non vorrei che Di Maio e Salvini si credessero più furbi di Berlusconi, perché i cimiteri sono lastricati di lapidi di persone che si credevano più furbe di lui. Ne abbiamo seppellite tante in questi 25 anni”
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