La ragazzina originaria dello Sri Lanka, ospitata in una struttura protetta dopo l'episodio di aprile, ha raccontato tutto alla professoressa. L'adolescente si trova in una struttura protetta, indaga la Procura dei minori di Lecce
Un mese fa svelò alla sua insegnante che si era tagliata i polsi perché il papà le aveva tolto lo smartphone. Ma non era andata così e alla fine lo ha confessato proprio alla professoressa. La verità di quel gesto è venuta fuori negli scorsi giorni, sempre nella scuola del Leccese frequentata dalla 14enne, ed è stata raccontata dal Nuovo Quotidiano di Puglia.
La ragazzina, ospitata in una struttura protetta dopo l’episodio di aprile, ha raccontato per quale motivo il padre le aveva sottratto il telefonino: il genitore temeva che la figlia chattasse con qualche coetaneo, forse un fidanzatino, e che questo avrebbe compromesso l’accordo raggiunto per dare in sposa la ragazza a un uomo originario dello Sri Lanka attraverso un matrimonio combinato. Sull’episodio indaga ora la Procura per i minori di Lecce che ha acquisito le dichiarazioni dell’adolescente.
Il matrimonio imposto dalla famiglia è infatti illegale in Italia, ma non nel Paese d’origine della ragazza. Il padre – stando al racconto della giovane – avrebbe preso la decisione quando la figlia aveva appena 10 anni. Per la prima confessione fatta alla professoressa erano intervenuti i servizi sociali che avevano allontanato l’adolescente dalla famiglia affidandola a un centro ecclesiastico, dove vive nelle ore in cui non frequenta la scuola.
Quello avvenuto nel Salento, è l’ultimo episodio riguardante il fenomeno dei matrimoni “forzati”. Non esistono dati ufficiali su quante ragazze in Italia siano obbligate a sposarsi, spesso con parenti residenti in Italia o nel Paese d’origine. Come raccontato da FqMillenniuM di marzo, dal 2011, la sola onlus Trama dei Terre si è occupata di 49 giovani donne: 31 dal Pakistan, 4 dall’Albania, 3 dal Bangladesh, 3 dal Marocco, 2 dall’India, 1 dallo Sri Lanka, 1 dalla Tunisia, 1 dalla Costa d’Avorio, 1 dall’Afghanistan, 1 dal Kurdistan, 1 dall’Iran.