Basta avvicinarsi a Palazzo Chigi che i sondaggi cambiano direzione. M5s e Lega, dopo tendenze positive durante tutt’e due i mesi di trattative per formare una maggioranza di governo, per la prima volta segnano entrambi il segno meno, anche se restano di gran lunga le prime due forze politiche nei sondaggi. Secondo i dati di Emg per #Cartabianca la Lega cala dello 0,3 per cento in una settimana e si abbassa leggermente fino al 23,2, mentre il M5s – comunque prima forza in Italia – registra una flessione più brusca, dello 0,7, e si attesta al 30,8. E chi inverte la tendenza, invece? Forza Italia, Pd e perfino Liberi e Uguali. Un’interpretazione dei dati può essere che l’alleanza tra M5s e Pd che si sta stringendo in queste ore possa aver spaventato piccole sezioni di elettorato che avevano scelto Cinquestelle e Carroccio pur proveniendo da altre abitudini di voto: detto più chiaramente, è possibile che elettori di centrosinistra che hanno scelto i grillini non abbiano visto di buon’occhio il patto con una forza di destra come quella di Salvini, mentre gli elettori del centrodestra che hanno preferito la Lega a Forza Italia siano “insospettiti” dall’alleanza con i grillini.
Nel dettaglio i berlusconiani tornano sopra al 12, con un incremento in una settimana dello 0,4 per cento, mentre Fratelli d’Italia salgono dello 0,2. Rischiano la scomparsa invece i centristi di Noi con l’Italia, impalati ora allo 0,5. Dall’altra parte il Pd guadagna mezzo punto nonostante il caos assoluto ai vertici del partito e le guerre intestine che proseguono da settimane. All’interno della coalizione riprende la tendenza positiva perfino PiùEuropa di Emma Bonino. Liberi e Uguali, infine, sale addirittura al 4,3 che è più di quanto ha preso alle elezioni del 4 marzo.
Emg, diretto da Fabrizio Masia, ha anche posto alcuni quesiti sul governo che sta per nascere. In breve quasi 3 persone su 4 credono che l’esecutivo non durerà l’intera legislatura, mentre quasi il 47 per cento degli intervistati ha un giudizio negativo sul possibile governo Lega-Cinquestelle.