Il testo era nascosto da una carta marrone incollata dalla stessa autrice sul suo taccuino. Il merito della scoperta è della Fondazione Anna Frank, che ha portato alla luce i fogli inediti dopo due anni di lavoro e grazie all'impiego di nuove tecnologie
A più di settant’anni dalla prima pubblicazione, sono state ritrovate due pagine inedite del Diario di Anna Frank. Due pagine, contenute nei taccuini originali e nascoste da una carta marrone incollata dalla stessa autrice, che nessuno ha mai letto. Almeno fino a oggi. A rivelare la scoperta è stata la Fondazione Anna Frank, che ha ricostruito il testo dopo due anni di lavoro e grazie all’uso di tecnologia specializzata. E il contenuto è sorprendente: si tratta di barzellette, curiosità e appunti sul tema della sessualità. Pensieri che ci ricordano come Anna Frank non sia “soltanto” un simbolo dell’Olocausto, ma anche e soprattutto un’adolescente.
Le pagine nascoste sono state scritte il 28 settembre del 1942, quando Anna viveva in clandestinità ad Amsterdam con la sua famiglia già da due mesi. Gli appunti sono intitolati “Materie sessuali” e comprendono una serie di riflessioni sulla prostituzione, sulla presunta omosessualità dello zio Walter, sull’arrivo del ciclo mestruale. Ma c’è spazio anche per quattro barzellette sconce. Una di queste – esemplificativa del periodo storico – recita: “Sai perché ci sono ragazze delle Forze armate tedesche nei Paesi Bassi? Per fare da materasso ai soldati”.
The @annefrankhouse , with @HuygensING and @NIODAmsterdam, today presented the hidden text on two pages covered up with gummed paper in the first #diary of #AnneFrank, with its red checked cover. Thanks to new technology the text on the hidden pages has now been made legible. pic.twitter.com/cw9z0JnNFI
— Anne Frank House (@annefrankhouse) 15 maggio 2018
Anna scrive poi di educazione sessuale, immaginando un giorno di doverla spiegare a qualcuno. Parla dei “movimenti ritmici” che sono alla base del rapporto e sostiene che “l’uomo considera questa convivenza come un piacere ed ha anche desiderio di questo. Anche la donna, ma meno”. Secondo il direttore esecutivo della Fondazione, Ronald Leopold, “Anna Frank ha scritto sulla sessualità in modo disarmante. Come ogni adolescente anche lei è curiosa del tema”. Le nuove pagine vanno a completare i Diari scritti dalla giovane, uccisa nel campo di concentramento di Bergen-Belsen pochi mesi prima della fine della guerra, durante il periodo di clandestinità nell’appartamento di Prinsengracht 263 ad Amsterdam. E ci restituiscono l’immagine di una ragazza curiosa e aperta, che si chiede persino perché gli adulti debbano trattare la sessualità come una materia segreta.
Foto tratta dal profilo Twitter della Anne Frank House