Fiammata dei tassi di interesse sui Btp italiani il giorno dopo la rivelazione di una bozza (superata) del contratto di governo in discussione tra Lega e M5s, in cui compariva tra il resto la richiesta alla Bce di annullare 250 miliardi di debito pubblico italiano su un totale di oltre 2.300. Il rendimento dei titoli di Stato a dieci anni ha superato il 2,1%, il massimo dall’inizio dell’anno. Di conseguenza lo spread (cioè il differenziale tra il tasso pagato dai Btp e quello dei Bund tedeschi) si è allargato fino a sfondare i 150 punti base e toccare i 151. Un rialzo di 21 punti rispetto alla chiusura di martedì, quando si era assestato a 130. E’ il massimo da quattro mesi, dall’11 gennaio. Anche i credit default swap a 5 anni, titoli che consentono di proteggersi da un eventuale default del debito, scambiano al valore massimo da fine marzo.
Nel resto d’Europa anche la Spagna ha visto lo spread salire, ma l’incremento rispetto a martedì è stato di poco più di 8 punti e il livello raggiunto, 79,2, era stato toccato anche a metà marzo. Il rendimento dei Bonos a dieci anni è passato all’1,4% dall’1,36% della precedente chiusura. Il premio pagato dai decennali francesi rispetto a quelli della Germania si è fermato a 23,6, con un lieve aumento rispetto ai 22 punti di martedì. In Portogallo al contrario il differenziale rispetto ai titoli tedeschi è sceso da 121,6 a 119,1. In questo momento l’unico Paese europeo con uno spread superiore a quello italiano è l’Ungheria.
Piazza Affari maglia nera con le banche – Per quanto riguarda il mercato azionario, Piazza Affari ha chiuso in calo del 2,3% mentre tutte le altre borse del Vecchio continente archiviavano la seduta in territorio positivo. A soffrire sono soprattutto la Mediaset della famiglia Berlusconi (-5,3%) e i titoli bancari a partire da Banco Bpm (-5,5%), Finecobank (-5,3%) e Unicredit (-4,6%). Gli istituti hanno in pancia grandi quantità di titoli di debito pubblico e in caso di “ristrutturazione” sarebbero inevitabilmente colpite.
La bozza di lunedì: “cancellazione” di 250 miliardi di Btp acquistati dalla Bce – Martedì sera, dopo gli avvertimenti di alcuni membri della Commissione Ue sulla necessità di continuare a far scendere il rapporto debito/pil, l’Huffington Post aveva diffuso una bozza di “contratto per il governo del cambiamento” datata 9:30 del 14 maggio. Nel documento comparivano anche le ipotesi di individuare procedure per consentire ai Paesi di uscire dall’euro e di chiedere “congelamento e cancellazione” dei Btp in pancia alla Banca centrale europea al termine del quantitative easing, operazione quantificata in “circa 10 punti percentuali” di pil su un debito/pil attualmente al 131,8%.
Operazione vietata dai trattati. E i Btp sono in pancia a Bankitalia – Una manovra del genere da un lato non sarebbe tecnicamente fattibile, perché i trattati Ue infatti vietano all’Eurotower il finanziamento monetario agli Stati membri, dall’altro provocherebbe gravi danni alla Penisola. Sia perché diventerebbe poi difficile e molto più costoso rifinanziare il debito restante, sia perché il costo ricadrebbe quasi interamente sull’Italia. Infatti nell’ambito del piano lanciato da Mario Draghi nel 2015 e in via di esaurimento il prossimo autunno i titoli vengono di fatto acquistati dalle banche centrali dei singoli Paesi e il rischio di un eventuale default è condiviso solo in minima parte dagli altri Stati dell’Eurozona.
In mattinata l’economista della Lega Claudio Borghi – che siede al tavolo tecnico che lavora alla stesura del contratto – ha chiarito parlando con l’agenzia Reuters che il patto non ha mai previsto la cancellazione del debito, spiegando che Luigi Di Maio e Matteo Salvini stanno lavorando a “una sorta di sterilizzazione per tutti i paesi, ai fini del computo del rispetto del patto di stabilità, dei titoli acquistati da Francoforte con il quantitative easing”. Le parole di Borghi hanno provocato una temporanea ridiscesa dello spread a 136 punti base, ma poco dopo il premio di rendimento è risalito a 144 punti base.
Numeri & News
Governo, dopo la bozza del contratto tra Lega e M5s salgono i tassi sui Btp e lo spread si allarga a 151 punti
E' il massimo degli ultimi 4 mesi. La differenza rispetto ai tassi pagati dai Bund tedeschi è aumentata di 21 punti rispetto ai 130 di martedì sera. Nel testo (superato) compariva la richiesta alla Bce di annullare 250 miliardi di debito pubblico italiano acquistato nell'ambito del quantitative easing. Piazza Affari maglia nera in Europa a -2,3% con le banche e Mediaset in picchiata
Fiammata dei tassi di interesse sui Btp italiani il giorno dopo la rivelazione di una bozza (superata) del contratto di governo in discussione tra Lega e M5s, in cui compariva tra il resto la richiesta alla Bce di annullare 250 miliardi di debito pubblico italiano su un totale di oltre 2.300. Il rendimento dei titoli di Stato a dieci anni ha superato il 2,1%, il massimo dall’inizio dell’anno. Di conseguenza lo spread (cioè il differenziale tra il tasso pagato dai Btp e quello dei Bund tedeschi) si è allargato fino a sfondare i 150 punti base e toccare i 151. Un rialzo di 21 punti rispetto alla chiusura di martedì, quando si era assestato a 130. E’ il massimo da quattro mesi, dall’11 gennaio. Anche i credit default swap a 5 anni, titoli che consentono di proteggersi da un eventuale default del debito, scambiano al valore massimo da fine marzo.
Nel resto d’Europa anche la Spagna ha visto lo spread salire, ma l’incremento rispetto a martedì è stato di poco più di 8 punti e il livello raggiunto, 79,2, era stato toccato anche a metà marzo. Il rendimento dei Bonos a dieci anni è passato all’1,4% dall’1,36% della precedente chiusura. Il premio pagato dai decennali francesi rispetto a quelli della Germania si è fermato a 23,6, con un lieve aumento rispetto ai 22 punti di martedì. In Portogallo al contrario il differenziale rispetto ai titoli tedeschi è sceso da 121,6 a 119,1. In questo momento l’unico Paese europeo con uno spread superiore a quello italiano è l’Ungheria.
Piazza Affari maglia nera con le banche – Per quanto riguarda il mercato azionario, Piazza Affari ha chiuso in calo del 2,3% mentre tutte le altre borse del Vecchio continente archiviavano la seduta in territorio positivo. A soffrire sono soprattutto la Mediaset della famiglia Berlusconi (-5,3%) e i titoli bancari a partire da Banco Bpm (-5,5%), Finecobank (-5,3%) e Unicredit (-4,6%). Gli istituti hanno in pancia grandi quantità di titoli di debito pubblico e in caso di “ristrutturazione” sarebbero inevitabilmente colpite.
La bozza di lunedì: “cancellazione” di 250 miliardi di Btp acquistati dalla Bce – Martedì sera, dopo gli avvertimenti di alcuni membri della Commissione Ue sulla necessità di continuare a far scendere il rapporto debito/pil, l’Huffington Post aveva diffuso una bozza di “contratto per il governo del cambiamento” datata 9:30 del 14 maggio. Nel documento comparivano anche le ipotesi di individuare procedure per consentire ai Paesi di uscire dall’euro e di chiedere “congelamento e cancellazione” dei Btp in pancia alla Banca centrale europea al termine del quantitative easing, operazione quantificata in “circa 10 punti percentuali” di pil su un debito/pil attualmente al 131,8%.
Operazione vietata dai trattati. E i Btp sono in pancia a Bankitalia – Una manovra del genere da un lato non sarebbe tecnicamente fattibile, perché i trattati Ue infatti vietano all’Eurotower il finanziamento monetario agli Stati membri, dall’altro provocherebbe gravi danni alla Penisola. Sia perché diventerebbe poi difficile e molto più costoso rifinanziare il debito restante, sia perché il costo ricadrebbe quasi interamente sull’Italia. Infatti nell’ambito del piano lanciato da Mario Draghi nel 2015 e in via di esaurimento il prossimo autunno i titoli vengono di fatto acquistati dalle banche centrali dei singoli Paesi e il rischio di un eventuale default è condiviso solo in minima parte dagli altri Stati dell’Eurozona.
In mattinata l’economista della Lega Claudio Borghi – che siede al tavolo tecnico che lavora alla stesura del contratto – ha chiarito parlando con l’agenzia Reuters che il patto non ha mai previsto la cancellazione del debito, spiegando che Luigi Di Maio e Matteo Salvini stanno lavorando a “una sorta di sterilizzazione per tutti i paesi, ai fini del computo del rispetto del patto di stabilità, dei titoli acquistati da Francoforte con il quantitative easing”. Le parole di Borghi hanno provocato una temporanea ridiscesa dello spread a 136 punti base, ma poco dopo il premio di rendimento è risalito a 144 punti base.
Articolo Precedente
Rottamazione cartelle, “sito dell’Agenzia delle Entrate a singhiozzo da venerdì per le troppe domande. Serve una proroga”
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione
Politica
La Camera respinge la sfiducia a Santanchè: “Sulle dimissioni rifletterò”. Conte: “Siete responsabili di un disastro morale”. Schlein: “Meloni ancora in fuga”
Economia & Lobby
A Milano indagine per evasione fiscale su Twitter-X. Mancati pagamenti Iva per 12,5 milioni
Cronaca
Francesco, condizioni critiche ma stazionarie: “Nuova tac di controllo”. Ha visto il cardinale Parolin. Buenos Aires in ansia per il ‘suo’ Papa
Tel Aviv, 25 feb. (Adnkronos) - Ofri Bibas, sorella dell'ostaggio liberato Yarden Bibas, ha criticato duramente il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, nonché i notiziari, gli utenti dei social media e i diplomatici pubblici, per aver descritto in dettaglio, contro la volontà della famiglia, gli omicidi avvenuti durante la prigionia della moglie di Yarden, Shiri, e dei suoi figli piccoli Ariel e Kfir. Pubblicare tali informazioni nonostante le ripetute richieste della famiglia è stato "un abuso fine a se stesso nei confronti di una famiglia che ha attraversato 16 mesi di inferno e che deve ancora affrontare il peggio", ha sritto Ofri Bibas su Facebook.
Netanyahu ha descritto l'omicidio dei ragazzi in modo molto dettagliato in un discorso tenuto davanti all'America Israel Public Action Committee e, mentre teneva in mano una foto delle vittime, durante una cerimonia militare tenutasi ieri, in seguito alla quale, la famiglia Bibas ha inviato una lettera di diffida a Netanyahu e ad altri uffici governativi, chiedendo loro di smettere di pubblicare dettagli non approvati sugli omicidi, riporta il sito di notizie Ynet.
Washington, 25 feb. (Adnkronos) - "Questa decisione lacera l'indipendenza di una stampa libera negli Stati Uniti". Lo ha detto il presidente della White House Correspondents' Association Eugene Daniels, criticando l'amministrazione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per aver affermato che d'ora in poi sarà lei stessa a decidere quali giornalisti potranno seguire gli eventi della Casa Bianca. "In un paese libero, i leader non devono scegliere le testate" da accreditare, ha aggiunto.
Washington, 25 feb. (Adnkronos) - La portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha dichiarato durante il briefing di oggi che l'amministrazione determinerà quali organi di stampa faranno parte del pool stampa della Casa Bianca. Attualmente la White House Correspondents Association aiuta a coordinare la copertura del pool.
La Leavitt ha affermato che alle "testate tradizionali" sarà comunque consentito di unirsi al pool, ma ha osservato che l'amministrazione consentirà l'adesione anche ad altri siti. "Sono orgogliosa di annunciare che restituiremo il potere alle persone che leggono i vostri giornali, che guardano i vostri programmi televisivi e che ascoltano le vostre stazioni radio", ha aggiunto.
(Adnkronos) - L'indagine su Twitter International Uk vede due indagati - si tratta di due ex amministratori (un irlandese e un indiano) - che si sono succeduti negli ultimi anni alla guida del social poi rilevato da Elon Musk a fine 2022. L'indagine nasce da un controllo fiscale della Gdf, concluso ad aprile 2024, proprio sulla piattaforma americana, che oggi si chiama 'X', sulla scia delle stesse verifiche fatte su Meta. Il fascicolo è affidato dal pm Giovanni Polizzi, già protagonista di altre indagini sui colossi del web.
Il punto centrale del fascicolo affidato a Polizzi, lo stesso che si è occupato dell'inchiesta su Meta, è l'idea che debbano essere tassate come transazioni commerciali le iscrizioni gratuite alle piattaforme online in cambio della cessione dei propri dati personali, che hanno un valore economico, visto che consentono la profilazione degli utenti.
Solo lo scorso dicembre la procura di Milano ha notificato l'avviso di conclusione delle indagini preliminari nei confronti dei rappresentanti legali della società di diritto irlandese Meta, titolare dei social Facebook e Instagram. L'inchiesta - ancora aperta - ipotizza per il colosso l'omessa dichiarazione e mancato pagamento - tra il 2015 e il 2021 - dell'Iva per un totale di oltre 877 milioni di euro.
Washington, 25 feb. (Adnkronos) - La Casa Bianca attribuisce il grosso livido sulla mano destra di Donald Trump, che era visibile durante l'incontro di ieri con il presidente francese Emmanuel Macron, alle strette di mano del presidente americano.
"Il presidente Trump è un uomo del popolo", ha affermato la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt, aggiungendo: "Il suo impegno è incrollabile e lo dimostra ogni singolo giorno. Il presidente Trump ha lividi sulla mano perché lavora costantemente e stringe mani tutto il giorno, tutti i giorni".
Roma, 25 feb. (Adnkronos) - Sono due i momenti della replica di Daniela Santanchè sottolineati dalle opposizioni, che oggi hanno votato compatte la mozione di sfiducia alla ministra del Turismo. Il primo quello sull''intemerata' del tacco 12 e il glamour, della sinistra che odia la ricchezza. Un tentativo di 'buttarla in caciara' e uscire dal merito, grave, della vicenda, dicono le opposizioni. L'altro passaggio è meno di colore e più inquietante, sostengono, ed è quando la ministra ha detto che alla prossima udienza valuterà le dimissioni "ma lo farò da sola - ha scandito- con me stessa, senza nessuna costrizione e forzatura". Una sottolineatura che, secondo le opposizioni, è un chiaro messaggio a Giorgia Meloni. E fa crescere l'interrogativo: perché la premier Meloni si fa trattare in questo modo? E' la domanda dei parlamentari di minoranza in Transatlantico.
Giuseppe Conte intervenendo in aula nelle dichiarazioni di voto ha dato una sua versione: "Ci sono solo due plausibili spiegazioni. La prima è che lei, Santanchè, ricatta Meloni. Può darsi che all'opposizione abbiate condiviso segreti che oggi mettono in imbarazzo la presidente del Consiglio e allora comprenderemmo perché ogni giorno Meloni dice che non è ricattabile... La seconda è che Fdi dopo aver avuto come motto 'legge e ordine', oggi che siete al potere si sentite casta intoccabile. Il caso Delmastro è l'esempio di questa vostra convinzione di essere al di sopra della legge".
Anche Elly Schlein si rivolge alla premier Meloni: "Cosa le impedisce di far dimettere Santanchè? Come è possibile accettare in silenzio, dopo che Santanchè ha detto che del pressing di Fdi se ne frega, che lei e solo lei decide se dimettersi come se non esistesse una presidente del Consiglio?". E insiste: "Meloni è stata campionessa mondiale di richieste di dimissioni e oggi ha disertato quest'aula, come fa non vergognarsi della sua incoerenza, come fa a non rendersi conto di quanto sia vigliacco il suo atteggiamento di continua fuga da quest'aula e dalla realtà? Dove si è nascosta la premier? Forse sta registrando un altro video, un contributo da inviare a una convention fra motoseghe e saluti nazisti?".
Conte ribatte anche al passaggio 'tacco 12' della ministra: "Lei ha detto che odiamo la ricchezza, ma non dica baggianate, siete voi che avete fatto la guerra ai poveri, che odiate i poveri. Noi odiamo o meglio ancora contrastiamo, la disonestà". Una questione, quella dei tacchi e delle borsette, che fa sbottare Schlein: "Lei viene qui a difendere le borsette, chi difende gli italiani dalla bollette? Noi non siamo qui per fare un processo ma per porre una gigantesca questione di opportunità politica: davanti ad accuse così gravi, per non ledere le istituzioni, avrebbe dovuto dimettersi".
La segretaria del Pd si rivolge quindi alla maggioranza: "Speriamo in un sussulto della maggioranza e dei singoli parlamentari. Se oggi salvate Santanchè dimostrate che a voi interessa difendere i vostri più che difendere l'onore delle istituzioni. Questa non è difesa nazionale, è difesa tribale". Per Elisabetta Piccolotti che interviene a nome di Avs, "il problema non è la ricchezza della ministra, il problema è che quando si è ricchi e non si pagano" gli stipendi ai lavoratori e si umiliano "le persone più povere".
Anche Iv, Più Europa e Azione che non avevano sottoscritto la mozione di sfiducia, hanno comunque dichiarato il voto a favore in aula. "Noi sappiamo che la mozione di sfiducia non sarà approvata, ma chiunque si è accorto che la ministra Santanchè non è sfiduciata da coloro che hanno presentato questa mozione ma dalla sua stessa maggioranza, dalla premier Meloni", dice Davide Faraone di Iv. Per Azione Antonio D'Alessio spiega: "Le mozioni di sfiducia non ci piacciono" e "la ministra non è colpevole fino a prova contraria" ma "è il quadro complessivo che finisce con il restituirci una politica rispetto alla quale scivolano via situazioni che non consentono una azione della ministra libera di condizionamenti". Linea simile a Riccardo Magi di Più Europa: "Per noi Santanché dovrebbe dimettersi" non per le questioni giudiziarie, ma "perché ha inanellato una serie di fallimenti da ministro". Intanto in serata l'aula ha respinto la sfiducia con 206 voti.
Londra, 25 feb. (Adnkronos/Afp) - Il primo ministro britannico Keir Starmer ha confermato che ospiterà colloqui sull'Ucraina con gli alleati nel fine settimana, dopo essere tornato dall'incontro con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump alla Casa Bianca. "Ospiterò diversi paesi questo fine settimana per continuare a discutere di come procedere insieme come alleati alla luce della situazione che ci troviamo ad affrontare", ha detto ai giornalisti.