“Se fallisce l’accordo M5s-Lega, rischiano sia Salvini, sia Di Maio. Dopo le loro dichiarazioni ottimistiche rese fino a domenica sera, se salta tutto, saranno colpiti dal boomerang delle disillusioni”. Così il direttore de Il Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, commenta a Dimartedì (La7) l’ipotesi di un fallimento nell’accordo tra M5s e Lega. E aggiunge: “E’ ovvio che paga il partito più grosso, cioè il M5s, che ha la massima responsabilità di aver provato a fare un governo, quasi prostituendosi coi due forni del Pd e della Lega. Ma paga anche la Lega, perché stiamo scoprendo che quel partito senza macchia e senza paura, che giurava di poter fare da sé, senza Berlusconi ha il guinzaglio corto”. Riguardo all’eventualità di un pre-incarico a Salvini, così come invocato dal centrodestra, Travaglio osserva: “L’ho scritto anche io sul Fatto. Dato che Salvini, detto anche “il cazzaro verde” per le sue sparate, ha sempre detto che lui ha la panacea di tutti i mali e che è capace in quattro e quattr’otto di fare un governo, io auspicherei quel momento. E cioè la fine delle chiacchiere del grande chiacchierone. A Salvini darei l’incarico di governo, così finalmente ci fa vedere di cosa è capace. In fondo, su cosa lucra Salvini?” – continua – “Sul fatto di non essere mai messo alla prova. Se Salvini venisse messo alla prova, vedremmo innanzitutto dove e come prenderebbe quei 50 e passa deputati e altri senatori. E capiremmo se riuscirebbe finalmente a fare un decimo delle cose che ha promesso. Non vedo l’ora che Salvini venga messo alla prova, così le chiacchiere starebbero a zero”.

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