Sempre più in tv, sempre meno in cucina. Così gli chef di oggi, super star del piccolo schermo più che danzatori tra i fornelli. E la domanda che spesso si fa lo spettatore, o chi ha la fortuna di frequentare i loro ristoranti, è sempre la stessa: “Ma come riescono a far tutto?“. Carlo Cracco, per esempio, è uno che si è dedicato un bel po’ al lusinghiero luccichio del tubo catodico prima di decidersi a lasciarlo (quasi) completamente e a tornare nella cucina del suo ristorante nuovo di pacca, in galleria Vittorio Emanuele a Milano. Diverso è il caso di chi lo ha sostituito a Masterchef, la 38enne chef triestina Antonia Klugmann, che a Repubblica ha raccontato di voler lasciare il cooking show di SkyUno, dopo solo una stagione: “È più che altro una questione pratica. Partecipare a Masterchef per me significa chiudere il mio ristorante, L’Argine, perché non posso essere presente in cucina. Quest’estate ho deciso di restare a Vencò”.
Insomma, la Klugmann chiarisce una cosa sulla quale in tanti avrebbero potuto scommettere: tutto non si può fare. “Non è una decisione presa d’impulso, ci ho riflettuto parecchio perché ammetto – continua la chef – di aver raccolto tante opportunità dall’esperienza di Masterchef”. Antonia racconta di volersi dedicare al suo ristorante, ai progetti di ristrutturazione e soprattutto alla cucina con “una parte dedicata alla pasticceria, ai lievitati e alla panificazione”. Eppure, nel ruolo di giurata di Masterchef, la Klugmann aveva iniziato pian piano a ingranare la marcia giusta, e dopo un iniziale spaesamento (il carisma di Cracco non si può mica negare), aveva saputo trovare una sua cifra, sempre più apprezzata dagli spettatori.
Ma se è vero che la tv, Re Mida imbattibile perfino ai tempi della rete, ha fatto sì che il suo Argine sia “sempre pieno nel servizio del pranzo e in quello della cena”, Antonia non ha comunque dubbi: “Ben venga la televisione ed è bene che i cuochi la occupino, a patto che non ci trasformi in qualcosa che non siamo: io sono la cuoca di un piccolo ristorante in mezzo alla campagna, con sedici coperti e un orto da curare”.
Una scelta, questa della chef Antonia, che farà gongolare i clienti del suo ristorante, a questo punto certi di trovarla dove se la immaginano, cioè nella sua bellissima cucina. E probabilmente, anche una lezione involontaria per tanti illustri colleghi. Per quegli chef che sono sempre, o quasi, in tv, e che hanno anche un ristorante, magari stellato. Uno dice: avranno sicuramente uno staff preparato, e capace di riprodurre al meglio i loro menù. Ma se andate a mangiare da Antonia Klugmann, non volete trovarci proprio lei, in cucina?