Sì alla sospensione dei lavori per l’Alta velocità Torino-Lione. Anzi no. Nelle bozze del contratto di governo Lega-M5s il tema dello stop alla grande infrastruttura è durato il tempo di una bozza: stamattina c’era, nel pomeriggio è stato eliminato. A darne notizia le agenzie di stampa, secondo cui nella bozza ‘corretta’ da Di Maio e Salvini si va verso una revisione del progetto, che per i due capi politici va rimesso in discussione. Non si parla più, quindi, di uno stop ai lavori, così come risultava dal testo circolato ieri, in cui la parte in questione era evidenziata in rosso perché rimessa al loro giudizio. Nella versione del documento in questione c’era scritto testualmente: “Con riguardo alla Linea ad Alta Velocità Torino-Lione, nell’applicazione dell’accordo tra Italia e Francia, ci impegniamo a sospendere i lavori esecutivi e ridiscuterne integralmente il progetto. Con riferimento invece alla realizzazione del “terzo valico” ci impegniamo al completamento dell’opera”. Nel documento rivisto dai due leader, ora al vaglio del tavolo tecnico per le ultime limature, c’è invece scritto: “Con riguardo alla Linea ad Alta Velocità Torino-Lione, ci impegniamo a ridiscuterne integralmente il progetto nell’applicazione dell’accordo tra Italia e Francia”. Una novità che non è piaciuta Oltralpe. “La Francia ha sbloccato dei crediti, l’Europa ha fatto altrettanto. Se si decide unilateralmente di sospendere il progetto, di chiudere il cantiere, ciò comporterebbe necessariamente la conseguenza che il Paese che si ritira rimborsi all’Europa e al suo partner francese le somme che hanno speso” ha detto Stephane Guggino, delegato generale del comitato della Transalpine, che promuove la linea ad alta velocità Lione-Torino.
Salvo cambiamenti dell’ultim’ora, invece, resta il via libera al terzo valico, ovvero la linea ferroviaria che collega Genova con l’entroterra. Anche quest’ultimo punto, al pari dello stop all’Alta velocità Torino-Lione, era sottolineato in rosso, quindi aspettava il via libera di Luigi Di Maio e Matteo Salvini. La differenza di trattamento è il sintomo del fatto che per quanto riguarda la realizzazione delle grandi opere Carroccio e 5 stelle hanno dimostrato di avere idee diverse. Sempre in tema Tav, a luglio scorso aveva fatto discutere l’annuncio che la Francia (che ha realizzato il 33% dei lavori contro il 14% realizzato dall’Italia) si sarebbe presa “una pausa di riflessione” per quanto riguarda la propria tratta. L’ipotesi di stop, del resto, aveva sollevato polemiche. In prima fila il governatore Pd del Piemonte Sergio Chiamparino: “Una inaccettabile penalizzazione per la nostra Regione, per Torino e per la logistica del Nord Ovest. Cosa dicono Giovanni Toti e Attilio Fontana? Noi ci opporremo in ogni modo per impedire che si torni indietro”. Parole che ormai hanno perso peso politico con l’esclusione dello stop dal contratto di governo.
Politica
Contratto governo, nella bozza entra ed esce lo stop alla Tav Torino-Lione. Dalla Francia: “Allora l’Italia deve rimborsare”
Nella versione del documento 'corretto' da Di Maio e Salvini si va verso una revisione del progetto, che per i due capi politici va rimesso in discussione. Non si parla più, quindi, di uno stop all'opera, così come risultava dal testo circolato ieri
Sì alla sospensione dei lavori per l’Alta velocità Torino-Lione. Anzi no. Nelle bozze del contratto di governo Lega-M5s il tema dello stop alla grande infrastruttura è durato il tempo di una bozza: stamattina c’era, nel pomeriggio è stato eliminato. A darne notizia le agenzie di stampa, secondo cui nella bozza ‘corretta’ da Di Maio e Salvini si va verso una revisione del progetto, che per i due capi politici va rimesso in discussione. Non si parla più, quindi, di uno stop ai lavori, così come risultava dal testo circolato ieri, in cui la parte in questione era evidenziata in rosso perché rimessa al loro giudizio. Nella versione del documento in questione c’era scritto testualmente: “Con riguardo alla Linea ad Alta Velocità Torino-Lione, nell’applicazione dell’accordo tra Italia e Francia, ci impegniamo a sospendere i lavori esecutivi e ridiscuterne integralmente il progetto. Con riferimento invece alla realizzazione del “terzo valico” ci impegniamo al completamento dell’opera”. Nel documento rivisto dai due leader, ora al vaglio del tavolo tecnico per le ultime limature, c’è invece scritto: “Con riguardo alla Linea ad Alta Velocità Torino-Lione, ci impegniamo a ridiscuterne integralmente il progetto nell’applicazione dell’accordo tra Italia e Francia”. Una novità che non è piaciuta Oltralpe. “La Francia ha sbloccato dei crediti, l’Europa ha fatto altrettanto. Se si decide unilateralmente di sospendere il progetto, di chiudere il cantiere, ciò comporterebbe necessariamente la conseguenza che il Paese che si ritira rimborsi all’Europa e al suo partner francese le somme che hanno speso” ha detto Stephane Guggino, delegato generale del comitato della Transalpine, che promuove la linea ad alta velocità Lione-Torino.
Salvo cambiamenti dell’ultim’ora, invece, resta il via libera al terzo valico, ovvero la linea ferroviaria che collega Genova con l’entroterra. Anche quest’ultimo punto, al pari dello stop all’Alta velocità Torino-Lione, era sottolineato in rosso, quindi aspettava il via libera di Luigi Di Maio e Matteo Salvini. La differenza di trattamento è il sintomo del fatto che per quanto riguarda la realizzazione delle grandi opere Carroccio e 5 stelle hanno dimostrato di avere idee diverse. Sempre in tema Tav, a luglio scorso aveva fatto discutere l’annuncio che la Francia (che ha realizzato il 33% dei lavori contro il 14% realizzato dall’Italia) si sarebbe presa “una pausa di riflessione” per quanto riguarda la propria tratta. L’ipotesi di stop, del resto, aveva sollevato polemiche. In prima fila il governatore Pd del Piemonte Sergio Chiamparino: “Una inaccettabile penalizzazione per la nostra Regione, per Torino e per la logistica del Nord Ovest. Cosa dicono Giovanni Toti e Attilio Fontana? Noi ci opporremo in ogni modo per impedire che si torni indietro”. Parole che ormai hanno perso peso politico con l’esclusione dello stop dal contratto di governo.
Il potere dei segreti
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Governo, seconda bozza contratto. Codice etico per i ministri: no a condannati, massoni o in conflitto di interessi
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Damasco, 16 mar. (Adnkronos) - Il ministero della Difesa siriano ha accusato domenica il gruppo libanese Hezbollah di aver rapito e ucciso tre soldati in Libano. Lo hanno riferito i media statali.
"Un gruppo della milizia di Hezbollah... ha rapito tre membri dell'esercito siriano al confine tra Siria e Libano... prima di portarli in territorio libanese ed eliminarli", ha affermato il ministero della Difesa, citato dall'agenzia di stampa Sana.
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - L'esercito israeliano ha dichiarato che un colpo d'arma da fuoco proveniente dal Libano ha colpito un veicolo all'interno di un centro residenziale nel nord di Israele. "Stamattina, uno sparo ha colpito un veicolo parcheggiato nella zona di Avivim. Non sono stati segnalati feriti. Lo sparo è molto probabilmente partito dal territorio libanese", ha affermato l'esercito in una dichiarazione. "Qualsiasi fuoco diretto verso Israele dal territorio libanese costituisce una palese violazione degli accordi tra Israele e Libano", ha aggiunto l'esercito.
Kiev, 16 mar. (Adnkronos/Afp) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha sostituito il capo di stato maggiore delle forze armate, con un decreto emesso oggi, mentre le truppe in prima linea di Kiev continuano ad essere in difficoltà. Secondo un comunicato, Anatoliy Bargylevych è stato sostituito da Andriy Gnatov, a cui "è stato affidato il compito di aumentare l'efficienza della gestione".
"È un combattente", ha detto Zelensky parlando di Gnatov. "Il suo compito è quello di apportare maggiore esperienza di combattimento, l'esperienza delle nostre brigate nella pianificazione delle operazioni, difensive e offensive, nonché uno sviluppo più attivo del sistema dei corpi d'armata", ha aggiunto. "Tutto ciò che le nostre brigate hanno imparato dalla guerra dovrebbe essere implementato al cento per cento a livello di pianificazione".
Washington, 16 mar. (Adnkronos) - Un uomo di 45 anni è stato dato alle fiamme nel bel mezzo di Times Square, a New York, la scorsa notte. Lo ha riferito la polizia. Le immagini delle telecamere hanno immortalato il momento in cui l'uomo, a torso nudo e gravemente ustionato, è stato trasportato d'urgenza dalle autorità in ambulanza dopo che le fiamme erano state spente.
La polizia afferma che il 45enne è stato soccorso alle 4 del mattino ed è stato portato in un ospedale vicino in condizioni stabili. Il suo aggressore sarebbe fuggito dalla scena ed è ricercato dalle autorità. Non sono state in grado di dire se l'attacco fosse casuale o mirato.
Gli investigatori hanno riferito che l'uomo era stato cosparso con un liquido infiammabile prima che qualcuno appiccasse il fuoco. La vittima, avvolta dalle fiamme, si era messa poi a correre, quando qualcuno è uscito da un'auto e ha spento il fuoco con un estintore a polvere.
Skopje, 16 mar. (Adnkronos) - La Macedonia del Nord ha dichiarato un periodo di lutto nazionale di sette giorni per l'incendio in una discoteca che ha causato almeno 59 morti e decine di feriti, mentre le autorità hanno arrestato 15 persone per interrogarle e il ministro degli Interni ha affermato che un'ispezione preliminare ha rivelato che il club stava operando senza la licenza necessaria.
Al termine di una giornata in cui il piccolo Paese balcanico è stato alle prese con un disastro mai visto da decenni, il ministro degli Interni Panche Toshkovski ha dichiarato che il club nella città orientale di Kočani, dove si è verificato l'incendio prima dell'alba, sembrava operare illegalmente.
Più di 20 persone sono sotto inchiesta, 15 delle quali sono sotto custodia della polizia, mentre altri sospettati di coinvolgimento si trovano in ospedale, ha aggiunto Toshkovski. La maggior parte delle vittime dell'incendio, che ha devastato il nightclub Pulse durante un concerto hip-hop, erano adolescenti e giovani adulti. Circa 155 sono rimasti feriti, molti in modo grave.
Mosca, 16 mar. (Adnkronos) - Il desiderio della Gran Bretagna di rubare i beni russi è legato alla lunga tradizione inglese della pirateria, diventata un segno distintivo della corona britannica insieme a "rapine e omicidi". Lo ha affermato la portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova.
"Questa è una delle tradizioni inglesi, come bere il tè e le corse di cavalli. Il fatto è che la pirateria è stata legalizzata in Inghilterra", ha scritto la diplomatica sul suo canale Telegram. "Ai pirati era proibito attaccare le navi inglesi, ma era loro permesso derubare le navi dei concorrenti. Moralità immorale".
Beirut, 16 mar. (Adnkronos) - I media libanesi riferiscono di un morto in un attacco aereo israeliano nella città meridionale di Aainata. Ulteriori raid sono stati segnalati a Kafr Kila. Non ci sono commenti immediati da parte delle Idf.