Agli ex eletti di Ds, Margherita e Progetto sardegna della legislatura 2004-2009 sono contestati rimborsi dai 4500 euro ai 275mila
Sono stati tutti rinviati a giudizio i 30 ex consiglieri regionali della Sardegna, tutti eletti con il centrosinistra. Tutti sono accusati di peculato aggravato dopo un’inchiesta condotta dal pm Marco Cocco sulle spese dei gruppi consiliari della legislatura dal 2004 al 2009. Il processo per 29 imputati inizierà il 19 ottobre davanti alla seconda sezione penale del tribunale di Cagliari, mentre Mario Bruno, attuale sindaco di Alghero, sarà giudicato con il rito abbreviato, come da lui richiesto. Gli imputati sono esponenti che all’epoca rappresentavano Ds, Margherita e Progetto Sardegna. La lunga e complicata inchiesta, che si è poi sviluppata in diversi stralci, aveva portato già ad alcune condanne e anche ad alcune archiviazioni.
A processo invece andranno Antonio Ignazio Calledda (la Procura gli contesta spese per 275mila), Siro Marrocu (174 mila), Chicco Porcu (172mila), Giuseppe Cuccu (170mila), Antonio Biancu (quasi 97mila euro), Nazareno Pacifico (94mila euro), Alberto Sanna (83mila euro), Vincenzo Floris (82mila euro), Silvio Lai (81mila), Giovanni Battista Orrù (80mila), Angelina Corrias (quasi 80mila euro), Salvatore Mattana (79mila), Giacomo Spissu (79 mila), Giuseppe Matteo Pirisi (78mila), Renato Cugini (70mila), Francesco Sabatini (56mila), Alessandro Frau (54mila), Gavino Manca (52 mila), Mariuccia Cocco (48mila), Stefano Pinna (42 mila), Gianluigi Gessa (42mila), Simonetta Sanna (42mila), Elia Corda (39mila), Carmelo Cachia (35mila), Giommaria Uggias (28mila), Beniamino Scarpa (25mila), Giovanni Giagu (23.600 euro), Giovanni Tocco (17mila) e Tarcisio Agus (4500 euro).