Pochi giorni fa era stato accusato di associazione a delinquere – oltre che di concorso in corruzione, turbativa d’asta e peculato – nell’ambito di un’inchiesta su alcune partecipate regionali. Ora l’ex governatore della Valle d’Aosta Augusto Rollandin è finito anche al centro di un’altra indagine, quella sui finanziamenti pubblici a favore del casinò di Saint Vincent.
Insieme a lui, sono indagati l’assessore regionale Mauro Baccega, e l’ex assessore al bilancio Ego Perron, tutti accusati di concorso in truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Vicenda che arriva a tre giorni dalle prossime elezioni regionali.
Secondo gli inquirenti, la casa da gioco ha falsificato i suoi bilanci per creare dei piani di sviluppo grazie ai quali ottenere dei finanziamenti pubblici. L’ipotesi di truffa aggravata riguarda i 140 milioni di euro di fondi erogati dalla Regione e le ricapitalizzazioni avvenute tra il 2012 e il 2015. Come sostengono le carte dell’inchiesta, coordinata dal pm Eugenia Menichetti e dal procuratore Paolo Fortuna, nel 2012 le reali perdite della società erano state di 26 milioni, a fronte dei 18 dichiarati, nel 2013 37 anziché 21, nel 2014 41 contro i 19 scritti in bilancio e nel 2015 42 invece di 18.
Oltre a Rollandin, Baccega e Perron sono indagati anche gli amministratori del casinò Luca Frigerio (dal 2008 al 2015) e Lorenzo Sommo (dal 2015 al 2017) e i membri del collegio sindacale della Casinò de la Vallée spa Laura Filetti, Fabrizio Brunello e Jean Paul Zanini, che devono rispondere di truffa e falso in bilancio.